Uno studente durante un'ascensione precipita e rimane gravemente ferito

Uno studente durante un'ascensione precipita e rimane gravemente ferito Uno studente durante un'ascensione precipita e rimane gravemente ferito La sciagura è avvenuta Ieri sul Plechi del Pagliaio ' Sui Picchi del Pagliaio - i tor rioni rocciosi che si ergono In UottAo alla valle del Sangone - è avvenuto ieri un incidente alpi nistlco che per vero miracolo i"»" ha avuto conseguenze mor tali: un giovane, un giovane, capo di una cordata di tre scalatori, è precipitato ferendosi in modo grave e ^solo grazie all'intervento dei l'amico che Io seguiva, il quale e riuscito a trattenerlo, la scia fura non è divenuta irreparabile, I protagonisti della paurosa av ventura sono: Fiorenzo Morra, di 22 anni, abitante ne la nostra città in corso Moncalieri 379, stu dente del primo anno di inge gneria: Luigi Miletto, di 24 anni, Pure abitante a lormo in via San Secondo 98, impiegato, e iGiuseppe Morra, di 20 anni, resi idente a Bra, compagno di stu!di dell'altro Morra, che pur aven do lo stesso nome non è suo iparente. I giovani lasciavano la città ! ieri mattina alle 5 sull auto del | Giuseppe Morra. Avevano decise I di approfittare della giornata, di festa per prepararsi ai cimenti al ] pinistici estivi con una salita di | llllllIlirillllItlIt lllllllIllllIlIlllllItlllllllllllIMlt addestramento era caduta sui gliaio, una « palestra di roccia » di prim'ordine che fin dalla pri mavora è meta — come Rocca Sella, il Freidour e- I Denti dì Cumiana — di numerose comitive di arrampicatori. A Forno di Coazze, dove ha termine la strada, lasciavano la macchina e proseguivano a piedi. Con poco più di un'ora di marcia si portavano alla base dei picchi, e più esattamente di quello denominato Rocca Muterà, un vertiginoso torrione di granito che presenta non poche difficoltà. Dopo i necessari preparativi, i tre cominciavano l'ascensione in cordata. Ne era a capo Fiorenzo Morra; seguivano il Miletto e 11 Giuseppe Morra. Pur essendo alpinisti abbastanza esperti, fin dall'» attacco » della parete i giovani venivano messi a dura prova, anche a causa del vento gelido che li sferzava. Fiorenzo Morra, perciò, riteneva opportuno mettere in atto tutte le misure di sicurezza e cominciava a piantare chiodi nelle fessure della roccia in tutti i « passaggi » che 1111 1M111 ( 111111 ■ ■ 111 Il iii Utili 11II111I( la loro scelta isPicchi del Pa- acascllepdMcodpsual'vAmtucomero a telucicoziròmla isl presentavano maggiormente ardui. Ed era proprio questa precauzione, oltre alla prontezza di spirito dell'amico che lo seguiva, clic evitava la catastrofe. L'incidente si verificava verso le 9, quando 1 tre si trovavano a poco più di una trentina di metri dalla base del torrione. Fiorenzo Morra aveva appena passato la corda nel moschettone di un chiodo e il Miletto, ben saldo su un piccolo terrazzino, seguiva ogni suo movimento con la massima attenzione. Un po' più in basso, l'altro giovane si teneva a sua volta pronto ad ogni evenienza. All'Improvviso, mentre stava per muovere verso una «cengia» situata poco più in alto, il capocordata era visto vacillare. Aveva messo un piede in fallo, forse era scivolato su un ciuffo d'erba o su un tratto di roccia gelata. Egli subito tentava di afferrarsi a qualche appiglio, ma Inutilmente. Gli amici che erano sotto di lui lo vedevano, sbigottiti, precipitare nel vuoto. Resosi subito conto della gravità della situazione, il Miletto non esitava però un istante: afferrava saldamente la corda e addossatosi alla parete, poggiando bene i piedi, sosteneva lo sventurato. Dopò un volo di 5 o 6 metri il Morra infatti si arrestava. Urtando, però, contro la roccia, riportava ferite al capo " ad una spalla, e perdeva 1 sensi. Senza perdere tempo, con rapida manovra 1 compagni dopo averlo assicurato alla corda, lo calavano adagio alla base del torrione e di qui cominciavano la discesa su Forno di Coazze, recando il Morra a spalle. La faticosa marcia aveva termine presso la borgata Crocetta, dove un gruppo di «scouts » che si trovava in gita in quella zona, aiutavano a trasportare l'infortunato a Forno. Di qui, 11 Morra veniva fatto proseguire per Torino su un'autoambulanza della Crace Rossa, seguito a breve di stanza dal genltori, , quali| avu. ta notizia dell'accaduto, erano subito partiti in macchina per Forno. All'ospdale, 11 giovane alpinista è stato affidato alle cure del prof. Enria. Ha riportato la frattura della base cranica e della spalla sinistra. Le sue condizioni sono pertanto assai gravi. Oggi 11 poveretto — assai conosciuto negli ambienti alpinistici, nei quali la notizia della disgrazia ha susciiato viva impressione — sarè soltoposto ad ulteriori esami in vista di un eventuale intervento

Luoghi citati: Bra, Coazze, Cumiana, Torino