Attrici attori e registi non trovano più lavoro

Attrici attori e registi non trovano più lavoro CRISI NELLA PRODUZIONE CINEMATOGRAFICA I Attrici attori e registi non trovano più lavoro Brevi contratti solo per la Pampanini e la Lollobrigida (Nostro servizio particolare) Roma, 14 aprile. I provvedimenti di censura adottati o minacciati contro film prodotti o in corso di lavorazione stanno provocando una certa agitazione nell'ambiente cinematografico, specie fra gli elementi di sinistra abbastanza numerosi in questo settore. Al Circolo romano del cinema è indetto per il 24 aprile un convegno di protesta nel quale l'argomento della censura posticipata e preventiva formerà oggetto di vivaci interventi polemici. Al lavori preparatori del convegno partecipano in questi giorni numerosi cineasti, fra i quali Zampa, Germi, Zavattini, Suso Cecchi D'Amico, Emmer, De Santis, Chiarini, Forges e altri. All'agitazione hanno ade- rito Blasetti, De Sica, l'on Melloni e Fellini, ai quali si sono associati anche alcuni produttori. Il punto sul quale si basa la polemica è la proibizione della proiezione di « Totò e Carolina > di Monicelli nonché la minaccia di analoghe difficoltà per « La romana » di Zampa e « Mambo » di Rossen, fatti dei quali abbiamo dato notizia. Ponti e De Laurentiis, produttori dei tre film, hanno minacciato la sospensione delle riprese degli ultimi due, che si trovano in corso di lavorazione. Il personale tecnico e le maestranze relative — circa 120 elementi — si troverebbero così senza lavoro a meno che i produttori non raggiungano un < modus vivendi > con il sottosegretariato di Stato competente, adattandosi a qualche in questi giorni un tempo dar-lresto nella produzione. Il boi-1lettino dell'A.N.I.C.A. (Associa. I emendamento delle sceneggiature ed a qualche taglio nel materiale già girato. In realtà, nel campo cinematografico, si manifesta proprio zione produttori film), che riferisce circa le disponibilità degli attori, registi e tecnici, ha annunciato che per la fine di maggio tutti gli attori ed i registi di un certo nome sono liberi ^a impegni, e quindi praticamente senza lavoro, salvo la Pampanini, che ha un contratto che sta per scadere, e la Lollobrigida, alla quale sarebbe stata fatta un'offerta per un filmetto da girarsi in poco più di trenta giorni. Vi sono, è vero, dei progetti di lavoro, ma siamo ben lontani dall'attività produttiva degli anni scorsi, particolarmente fervida di iniziative proprio all'avvicinarsi dell'estate. Questa < crisi > non è, però, imputabile all'irrigidimento degli organi di censura. E' piuttosto da ricercarsi nell'imminenza dello scadere della legge sul cinema, che avverrà col 31 dicembre. Per beneficiare delle attuali provvidenze a favore della produzione è necessario che i film — da prodursi attualmente — siano programmati nelle sale entro il 1954 Ora, molti film già finiti aspettano fin d'ora di essere programmati e vi è da tener calcolo della normale stasi estiva delle prime visioni: non rimangono che due periodi utili: il prossimo maggio e giugno e il quadrimestre da settembre a dicembre. E' questo il motivo vero dei- luna decisione governativa al 1riguardo. Essa può consistere,! I come i produttori sperano, in l'assenza quasi totale di iniziati ve nell'attività cinematografica. Per sanare la situazione e rimettere in moto la macchina: della produzione è sufficiente ! una tempestiva proroga di un anno allo scadere della legge, poiché non si vede come, nel, periodo valido che ci separa dall'estate, il nuovo provvedi mento legislativo allo studio i possa essere varato. a. n.

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