Due persone in un volto di Angelo Viziano

Due persone in un volto FASCINO DI PICCOLI ERRORI ANATOMICI Due persone in un volto L'asimmetria della faccia è normale, -e fa correre sul viso un fremito di vita; spesso è una grazia in più - A destra l'impronta dell'interiorità, a sinistra l'espressione dei rapporti sociali L'uomo visto da deatra non è lo stesso di quello visto da sinistra; anche se il fatto, noto da secoli, è ignorato dai più. Tanto distratti siamo, invero, che, pur radendoci ogni giorno adinnanzi lo specchio, mai ci ac-lcorgiamo dell'asimmetria dellnostro volto, amenochè non vijsi impianti un bel difetto. An- che la donna, per quanto abbia Imaggior scrupolo nell'osservar-j si, sa cogliere soltanto i moti- vi di turbamento, l'insinuarsi. Rad esempio, di una ruga a de- ! stra, che ancor non s'affacci ai sinistra. Eppure se sapesse che j in una lieve asimmetria con- genita può celarsi la fonte di jun certo fascino, un'attrattiva jpaiticolare, non le spiacerebbe davvero lo scoprirla. Probabil-J mente gli stessi interventi di lbellezza non sarebbero spinti [all'estremo della perfezione. iRicordo, quando muovevo i primi passi professionali, il voi-1 to di una giovane paziente, stu-] dentessa di canto; nulla di bello, invero, su quel viso, ma un qualcosa di imprecisabile, forse di grazioso, ispirante simpatia immediata. Sostava, tuttavia, nel bel mezzo di quella faccia un errore; il naso sbandava discretamente a sinistra. Se n'era accorto un impresario teatrale, che, pertanto, non ave-]va creduto possibile concedere;la quella ragazza dall'ugola d'o 1 ro l'onore della ribalta. Fu così |che un giovane fautore della allor nascente chirurgia plastica, assurto oggi ai fastigi della celebrità, con forbici e bisturi raddrizzò quel nasino al vento con magistrale perfezione. Ma, ahimè, il nuovo volto, anatomi- lcamente a posto e simmetrico, lapparve tosto ai miei occhi orjbato del brio precedente, direi freddo, atono. Cosi come fred Idi, pure nella loro indiscussa j bellezza, sono i volti delle anti- che statue elleniche, non visi Riprodotti fedelmente, ma cor ! retti dall arte, i Forse bisogna giungere, di j fatti, sino alla Venere di Milo per sorprendere nella lieve jasimmetria un fremito di /ita. jCertamente l'asimmetria natu rale delle due metà del volto J umano non è sempre spiccata lai punto da farsi riconoscere ad [un semplice esame superficiale; iperò, a ben scrutarla si scorge, e ci si convince allora che le 1 divergenze di certi tratti, pur ] rassomiglianti, sono le condì zioni necessarie per dar vita, espressione e, talvolta, persin fascino ad un viso. Ma il fatto interessante è che una corrente di psicologi oggi, accogliendo, sia pure con buone riserve, quella che si potrebbe definire la scienza fisiognomica, che nel volto intende leg- ]gere il carattere, è disposta a ;scoprire nella disarmonia della faccia non soltanto un motivo estetico, bensì anche le stimmate d'un possibile sdoppiamento della personalità, insomma due.persone in un solo volto. La metà destra del viso sarebbe lo!specchio delle manifestazioni | interne, della personalità ge-inuina, dell'uomo profondo; j mentre alla metà sinistra spot-,terebbe esprimere la personali-;tà modificata dalle influenze j dell'ambiente, del mondo chelcirconda il soggetto, che rea- igisce o sì adatta agli stimoli sociali. Va riaffiorando e prendendo corpo, dunque, quella dottrina che due decenni addietro avevamo sentito enunciare da Pietro Abraham per la prima volta. Per mettere in evidenza e studiare con occhio di psicologo le asimmetrie de! volto, si ricorre ad un artificio, il solo che conceda di cogliere le più fini differenze della mimica delle due metà del viso, siano esse allogate nella forma dell'ar cata sopracciliare o nell'angolo I I j della bocca, oppure nel taglio del labbro o nell'aspetto delle narici, in rughe o nello sguardo. Si avvicina alla metà destra o sinistra di un ritratto, eseguito di fronte, la rispettiva immagine speculare, quanto dire l'identica metà stampata a rovescio. Si hanno allora due ritratti, l'uno composto di due metà di destra e l'altro di due di sinistra; quanto dire due volti dalla simmetria perfetta, che, pur somigliando, hanno diversa espressione e rivelano allo psicologo due differenti personalità. La costruzione di una specie di tabella di rapporti tra espres. sione mimica di destra o di sinistra e personalità del soggetto è avvenuta mediante lo studio delle due semi-faccie di un notevole numero di poeti, filosofi, fisici, fisiologi, scienziati, di cui erano ben note le peculiari doti psico-morali. Pertanto in Claude Bernard, per citare un esempio, ad un tempo fisiologo e filosofo, l'aspetto di sinistra fu visto indicare l'uomo .dallo spirito acuto, ardente nell'osservazione e nell'azione; mentre il volto di destra mostrava il pensatore profondo Anche il vaglio di individui raccolti in uno strato infimo della società, tra i delinquenti od _i selvaggi, appare non meno stuporoso. Ecco nei caso di un recidivo con venti condanne cosa dicono i due volti: quello di destra ci svela la personalità interiore d'un uomo violento, con lo sguardo energico sotto le sopracciglia rettilinee; quello di sinistra, invece, ci indica l'infelice, il disgraziato, con l'aspetto pietoso dell'inadatto sociale. A vero dire, secondo i nuovi «lettori del viso >, nella donna le impronte di asimmetria sono generalmente meno marcate, salvo che si tratti di donne dalla personalità molto spiccata, come è stato rilevato nell'esame della Sand. Ove son da ricercarsi le cau-se dell'asimmetria, che ancorrientri nell'ambito del fisiologico? Evidentemente in particolari condizioni anatomiche, quali la disposizione dello scheletro e dei punti di inserzione ad esso dei muscoli; in differenze di nutrizione e di mobilità di questi ultimi, che a lungo andare sono incise nel viso dalla mimica volontaria o subcosciente, da quella mimica che, in ultima analisi, è la su prema forgiatrice dell'espressione del volto. Ma non basta ciò a spiegare perchè la personalità interiore si rifletta a destra e quella sociale a sinistra. Dove sono i rispettivi motorini e le vie di conduzione? Già l'Abraham ammetteva,- ed i suoi seguaci oggi ribadiscono, che tutto ciò sia in relazione con la funzione dei due emisferi cerebrali; quasi riconoscendo nell'emisfero destro — a causa dell'incrocio delle fibre che portano gli impulsi alla periferia — l'esistenza di un ministero dei rapporti sociali e nel sinistro un dicastero degli affari interni! Però l'ipotesi è rimasta per ora senza prove efficienti. Quel che conta, ad ogni modo, nel profilo psicologico bifronte dell'uomo, è il tentativo di chiarire, come in ogni essere umano, accanto ad un lata grande, possa nascondersi un lato meschino della persona e viceversa come talora anche negli esseri peggiori affiorino improvvisamente certi stati di incomprensibile generosità. Angelo Viziano

Persone citate: Claude Bernard, Pietro Abraham, Sand

Luoghi citati: Milo