Sepolti tre volte dalle macerie due muratori riemergono illesi

Sepolti tre volte dalle macerie due muratori riemergono illesi Sepolti tre volte dalle macerie due muratori riemergono illesi Lo slancio e la solidarietà dei soccorritori: operai, scavano tutti insieme nel monte di pietre, coi picconi dirigenti, tecnici o con le mani j (Dal nostro corrispondente) Milano, 9 aprile. Poco prima delle ll> un enor Ime fragore ha messo in allarinle ia popolosa zona della Sta istorie Centrale. Un nuvolone di . poJvere si levava da un ca„. Uere edUc di via Pirelli, dove .. stavan0 escguendo lavori di „ „, " ., ... . \m guerra. ! Un ampia parete provvisoria «* muratura, tenuta insieme a e soltanto da malta, era improvvisamente crollata. Con orrore si è constatato che sotto la pioggia di mattoni e di detriti erano spariti due manovali, Achille Monizza e Giacomo Bonati, entrambi di trent'anni. sposati e con bambini e residenti ad Asola, in provincia di Affi ntova. La gravità del sinistro era in questo, che la parete aveva un'altezza di ben cinque metri, e quindi i due disgraziati si trovavano sepolti da una vera montagna di pietre e terriccio. Tuttavìa erano ancora vivi; si sentivano le loro voci invocare soccorso. , Immediatamente i compagni di lavoro si davano d'attorno per tentar di recare i primi soccorsi alle vittime, mentre giungevano sul luogo della sciagura » vigili del fuoco e alcune autolettighe della Croce Rossa. Lavorando febbrilmente di piccone e di badile, j, soccorritori riuscivano ad aprire un varco nel cumulo di pietre, attraverso il quale i due disgraziati potevuno finalmente mettere fuori la testa e respirare. Ma improvvisamente, quando già con l'aiuto dei vigili si stava allargando la breccia per estrarli^ il cumulo di pietre è franato di nuovo e i due disgraziati scomparivano ancora, rimanendo sepolti per la seconda volta. Con rinnovata lena operai e vigili del fuoco riprendevano l'opera di soccorso facendo uso di strumenti più adatti e predisponendo intanto una bar- _ nera di lastre e di pali contro la massa franante. Stavolta tutto stava procedendo neimodo più soddisfacente; si sen- Hvono già le voci affannose dei due sepolti vivi, quando con un fragore più alto e più sinistro è crollato un altro vasto tratto di parete, rovesciando un nuovo cumulo di pietre e di terriccio sul varco che si stava riaprendo e tornando a seppellire, per la terza volta^ i due disgraziati. Quando il «uuolo>ie di polvere sollevato dal crollo si dissipò, non si udivano più le loro voci. Ma fu l'accanirsi della sventura contro due uomini, che rese più ostinati i soccorritori e moltiplicò le loro energie. iiiMiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Nessuno volle credere che fossero morti. € Bisogna salvarli a ogni costo > si gridò. In breve tutti gli operai del cantiere, tutti i dirigenti, tutti i tecnici, insieme ai vigili del fuoco ed agli infermieri della Croce Rossa, erano al lavoro intorno al tragico mucchio di macerie. Chi non potè avere un piccone e un badile, si buttò con acca- ] ii trita decurione sulla frana ro- spando con le mani fino a che i due volti riaffiorarono. Avevano gli occhi chiusi, ma respiravano, eran vivi! Per prima cosa si dovette somministrare del cognac ai due sepolti; quando fu possibile trarre fuori almeno un braccio, due medici si affrettarono a praticar iniezioni. Soltanto dopo oltre un'ora e mez- zo i due manovali poterono es-,sere tratti in salvo e truspor-\fati all'Ospedale Maggiore. Co- !sa straordinaria: né l'uno nè l'altro avevano riportata la più ptecoìo frattura: se la sono co- vata con qualche ecchimosi e leggere escoriazioni al viso e „.j.-j i- ji atte mam; i medici U hanno di- chìarati guaribili in otto giorni. L'autorità giudiziaria pero ha aperto un'inchiesta per ac- certare le eventuali responsa- oilità. \, c, I due operai Bonatt « Monizza vengono strappati, centimetro per centimetro, alla tremenda morsa del terreno A Giacomo Sonati, ancora sepolto fino alla cintola, un vigile offre una bevanda tonificante (Dl t idt)

Persone citate: Achille Monizza, Giacomo Bonati, Giacomo Sonati, Monizza

Luoghi citati: Affi, Asola, Milano