Il figlio degli avvelenati rinchiuso nel riformatorio

Il figlio degli avvelenati rinchiuso nel riformatorio Il figlio degli avvelenati rinchiuso nel riformatorio Il giovane è sialo rintraccialo a Cuorgnè in una osteria - E' sospettalo per il furto di una macchina commesso a Favria Ci telejonano da Rivarolo: Ieri mattina ì carabinieri sono ternat, alla cascina della frazione S. Grato .di Oghanico in cui, il 13 marzo scorso, si manifestò il noto, misterioso caso di avvelenamento collettivo. 1 militi non incendevano compiere un nuovo sopraluogo; cercavano bensì uno dei tigli dell'affittuario, il sedicenne Pietro Basso, per portarlo a Torino, al riformatorio « Ferrante Aporti », su ordine della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni. Ma il ragazzo non c'era. « E' uscito di buon ora per andare a Cuorgnè con i coscritti * ha risposto il padre alle insistenti domande de] sottufficiale incaricato di eseguire l'ordine. Un motociclista è stato allora mandato in tutta fretta a Cuorgnè per richiedere la col lavorazione dei militi della cittadina e questi, nel primo pomeriggio, scovato il giovane in un'osteria, l'hanno accompagnato sotto debita scorta alla caserma di Rivarolo. Come i lettori certamente ricorderanno, di Piero Basso si è parlato molto subito dopo l'avvelenamento, che colpi — fortunatamente m modo lieve — i suoi genitori e la sorella Luigina, provocando la morte di due poveri cani a; quali era stato dato lo stesso latte utilizzato per preparare la « bagna caùda » che s: presume abbia provocato l'intossicazione dei Basso. Dato il riserbo mantenuto dall'autorità inquirente, non si può sapere se l'ordine di condurre il giovane ai riformatorio sia connesso o meno all'inchiesta che l'autorità sta svolgendo su quanto accadde il 13 marzo. A tal proposito rammentiamo che ì periti cui è stato aftldato il compito di analizzare il latte non avrebbero ancora pronunciato il loro responso. Per il giovane le cose stanno comunque mettendosi male perchè egli è ritenuto coinvolto in un furto avvenuto ieri notte a Favria. Si tratta della visita che ignoti ladri hanno fatto alla casa e ai negozio del commerciante Dionigi Enrietto. Entrati nell'edificio attraverso una finestra della cucina, gli sconosciuti hanno prima fatto repulisti nella bottega, rubando generi alimentari, tabacchi, due biciclette, un rasoio elettrico e 15 mila lire in contanti. Quindi sono passati nell'attigua autorimessa e se ne sono andati a bordo della t 1400 » del commerciante, che stamane è stata trovata abbandonata alle porte del paese. I motivi che hanno fatto sorgere ai carabinieri il sospetto che il Basso non sia estraneo al « colpo » sono ignoti. Il fatto, però, che i militi siano andati a cercarlo a S. Grato prima di aver ricevuto l'ordine di accompagnarlo al ♦ Ferrante Aporti » lascia supporre che si tratti di Qualcosa di più di un sospetto.

Persone citate: Dionigi Enrietto, Piero Basso

Luoghi citati: Cuorgnè, Favria, Rivarolo, Torino