La donna ferita a Sestri ha tentato di suicidarsi?

La donna ferita a Sestri ha tentato di suicidarsi? La donna ferita a Sestri ha tentato di suicidarsi? Sestrl Ponente, 7 aprile. La donna che ieri è stata trovata stesa sul letto, sanguinante da una ferita da taglio prossima alla carotide che le avrebbe inferto un mendicante, sem bra vittima di un anormale stato psichico: la aggressione sarebbe stata simulata; si tratterebbe di un mancato suicidio. Vittorina Lugano, una vedova di cinquantaquattro anni, parla con facilità nel lettino dell'ospedale di Sestri; va continuamente migliorando, tanto da essere considerata del tutto fuori pericolo. Racconta quasi compiaciuta l'avventura, che giustifica molti dubbi e perplessità. «Erano le dieci, forse, non so esattamente. Ho sentito bussare alla porta, ho chiesto chi era, mi è stato risposto: "Un mendicante " Ho aperto, lui mi ha spinta in cucina, poi mi ha chiesto un tovagliolo. Poi mi ha chiesto anche un coltello, gliene ho dato uno, ma avvertendolo che non tagliava. Allora gli ho dato la mezzaluna, e lui mi ha spinta sul letto, cominciando a segarmi la gola. Mi aveva intimato di non gridare altrimenti mi avrebbe sparato >, Il racconto, ripetuto con espressione un po' allucinata, è leggermente diverso da quello fatto in un primo tempo, "quando la vedova aveva affermato che l'aggressore aveva afferrata la mezzaluna e lottato con lei. A chi le domanda come mai non abbia reagito, la Lugano continua a rispondere: < Ero terrorizzata, e poi mi aveva detto che avrebbe sparato se resistevo ». Anche la figura dell'aggressore resta piuttosto confusa: un giovanotto sui trentanni, quasi elegante, nè alto nè basso, ne biondo nè bruno. I vicini di casa erano fuori, al lavoro, non sanno aggiungere gran che, sanno solamente che la vedova aveva una gran paura dei ladri, quasi una ossessione. E' una casa molto modesta quella in cui abita, nei pressi del Cantiere Navale, in una zona molto frequentata. Chi conosce la Lugano da molto tempo ritiene che si tratti non di una aggressione, ma del frutto di una fantasia malata. fi Vlttorlna Lugano (Telefoto)

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