Da 34 anni i calciatori francesi cercano la vittoria contro gli azzurri

Da 34 anni i calciatori francesi cercano la vittoria contro gli azzurri Da 34 anni i calciatori francesi cercano la vittoria contro gli azzurri // grande incontro di domenica a Parigi - Ricordi della prima partita all'Arena - Il bilancio di 19 gare nettamente favorevole agli italiani - Impegnata a Roma la nazionale dei cadetti Sosta del campionato, a sette tappe dal termine della competizione. Sosta che ha per scopo l'effettuazione di un incontro internazionale, e per effetto la disintossicazione dell'ambiente dalle conseguenze delle lotta interne. Dell'una e dell'altra cosa si sentiva il bisogno. Occorreva sottoporre l'undici che rappresenta i nostri colori ad un collaudo serio e probativo, a qualche settimana dall'inizio del Campionato del Mondo: che le prove finora sostenute nella stagione non hanno detto né potevano dire grati che, per la qualità tult'altro che eccelsa degli avvi rsari incontrati. Necessitava d'altra parte fermar si un istante e concedere un po' di riposo alle squadre nostre direttamente interessate ai problemi del primato e della retro cessione — e sono in molte ad esserlo — prima dello sforzo finale. Il primo successo La pausa dà luogo a tre prove, con disputa di due. domenica 11 corrente, e della terza il martedì seguente. La più ini portante contrappone le due squadre nazionali propriamente dette, della Francia e dell'Italia, eri ha per teatro lo storico stadio di Colombes a Parigi. In contemporaneità con questa gara, i Cadetti dei due paesi si incontrano allo Stadio Olimpico di Roma. Come chiusura del breve ed interessante ciclo, l'undici nostro dei Giovani — con qualche modificazione da quello che coni brillantemente si è portato contro gli Inglesi alcune settimane fa — scenderà in campo a Bologna contro una consimile compagine della Germania del Sud. lì presente e l'avvenire delle nostre possi bililà rappresentative calcistiche che vengono presi in esame c sottoposti a prova pratica nello stesso momento. Naturalmente, il numero principale del programma è quello che ha svolgimento a Parigi. Gli alfieri delle rappresentanze calcistiche dei due paesi, non possono essere presenti se non nella capitale francese Per raaioni ovvie. Le alt^f pnrtite hanno, al confronto, ini portanza tecnica più clic riso nanza diretta: costituiscono materia di studio più che esercitare un richiamo clamoroso. Costituiscono una pagina particolare, per l'importanza e le caratteristiche una pagina della, nostra storia internazionale calcistica, 'gli incontri fra le squadre nazionali dell'Italia e della Francia. Sono stati i nostri vicini d'oltr'Alpc, a tenere a battesimo gii Azzurri. Il 1S maggio del 1910 quando la Squadra Nazionale venne formata per la prima voi fa e scese in campo nella tuttora esistente Arena di Milano, essa si trovò di fronte i rappresentanti dal calcio francese I nostri avversari erano più anziani degli italiani, di parecchi anni: avevano esordito sci anni prima, nel 190i, e si erano già misurati col Belgio, col- c■ ìIÌì\; \ì\ì!i',■\|'Iìiis|\t\ì'' o e a o è a e o . e e e e i e , i o - VOlanda, colla Svizzera, coi dilettanti dell'Inghilterra, parecchie volte, E pur dovettero inchinarsi all'entusiasmo ed al ■ brio di coloro clic stavano movendo i loro primi passi: sulnìvaìio la loro prima rete iill'utItavo minuto, perdevano per due. a zero alla metti tempo, chiudevano in svantaggio pur svi a due. Il mediano sinistro dell'undici francese di quel giorno. ÌJeun Rigai è, combinazione, uno dei in Commissari Tecnici attuali della vicina Fedcraìzione. e sarà presente a Pa\rigi, investito del comando e ih Ila responsabilità della gior; naia da colleglli che pure con\tro l'Italia hanno in passato ìgiuocato. Barreau e Thèpot. Da quella lontana data. — si tratta di quarantaquattro anni or sono - - francesi ed italiani \s% sono incoili rati la bellezza ili ìdiciolto volte: otto in Francia !— ti? una sola occasione a Marisiglìa, altrimenti sempre a Parigi — otto in Italia — tre a To', rino, una ciascuno a Milano. ■Bologna, Roma, Napoli e Geno\va — <; due in campo neutro |— ad Anversa nel Belgio e ad 'Amsterdam in Olanda m occaIsione di (orfici delle Olimpiadi, ìli bilancio delle diciannove pariate — compresa cioè quella iniizialc di Milano — pende decisamente a favore dell'Italia: |(reriict vittorie, tre pareggi e (io sconfitte. Le reti segnate \dagli Azzurri superano addirittura il doppio di quelle reaìiz\zatc dai loro avversari: 59 conìtro 28. Il suo vantaggio, l'Italia 'lo ha conquistato — rosa che non va dimenticata pensando 'all'incontro di domenica prosst ima — principalmente operando fuori di casa propria. Occorri [aggiungere che la terza od ulti\ma vittoria francese sugli azjsiirri risale nientemeno che al 39 agosto 1930 (Olimpiadi di Anversa! cioè la bellezza di 34 anni fa. L'Orco della fiabe... Il passato darebbe quindi senza esitazione ragione ai rappresentanti dei colori nostri. La stessa cosa può dirsi per quanito riguarda la storta dei con'fronti /va i Cadetti dei due paesi: cinque gare, di cui quattro ! disputate in Francia — Marsiìglia, Nizza ed Antibes — ed una \sola in Italia — danno come riesultato totale tre vittorie italiane, un pareggio, ed un successo francese. Con questo passato da difenidere, gli Azzurri partono stasIscra per Parigi. Le condizioni \in cui essi sono chiamati a scendere in campo — contro un undici consolidato, si può dire, da più di una mezza dozzina dì prove — sono la diretta conseguenza di quanto avvenuto nell'ultima giornata del campionato, e su di essa bisogna attcn\dcre il verdetto definitivo dei responsabili, per ritornare. Il campionato è come l'orco delle fiabe: si diletta spesso ad ini/oiarc le creature che ha prodotto. Vittorio Pozzo Giacomazzi fra Ricagnl (a sinistra) e Boniperti al raduno

Persone citate: Azzurri, Boniperti, Giacomazzi, Vittorio Pozzo