Un giovane giaceva ucciso presso la cugina moribonda

Un giovane giaceva ucciso presso la cugina moribonda Suicidio di innamorati o delitto d'onore a Napoli? Un giovane giaceva ucciso presso la cugina moribonda Un altro dramma in Val Brembana : un [idanzalo spara sulla ragazza e sopravvive al veleno e al taglio delle vene Napoli, 5 aprile. Un'altra tragedia d'amore è avvenuta a Castellammare di Stabia. Due giovani, cugini primi fra loro, sono stati trovati, ieri all'alba, presso il fienile di un cascinale della periferia in una pozza di sangue. Lui — Giovanni Angelotti, 27enne — era già deceduto, col cuore squarciato da un colpo di rivoltella; lei — Angela Angelotti di 21 anno — rantolava tra gli spasimi dell'agonia per due colpi della stessa arma al petto. E' stato uno zio che ha fatto la macabra scoperta. 1 corpi insanguinati dei due giacevano nel cascinale adibito a deposito di paglia, in località Schito, presso il fiume Sarno, a meno di 500 metri dalle loro abitazioni che sono attigue. Erano stati inutilmente cercati per -tutta la notte, essendosi allontanati da casa fin dalle prime ore della sera di domenica. In un primo momento si era supposto che si trattasse di un episodio di natura romantica in quanto la relazione amorosa fra i due giovani era vivamente contrastata dai rispettivi familiari. I carabinieri cioè erano convinti che i due si fossero suicidati volontariamente. Stasera una constatazione ha fatto sorgere gravi sospetti e forti perplessità. L'arma dalla quale sono partiti i tre colpi omicidi è stata infatti rinvenuta in una stalla distante alcuni metri dal tragico cascinale. Per andare da questo a quella è necessario scavalcare un muro. E' affiorato quindi il dubbio che sia stato qualcuno dei congiunti dei due innamorati che abbia voluto suggellare il proprio odio, eliminando la coppia desiderosa solo di sposarsi. A tale riguardo pare che lo zio abbia dichiarato di avere personalmente prelevato la pistola, nascondendola poi nella stalla per evitare che su lui cadessero i sospetti del delitto. è i , i n — — e a e o. o i à o, o e. ti si e oa n a oaiè se. e i i e a e o e a A o a i . La ragazza è ricoverata, in disperate condizioni, all'ospedale Civile di Castellammare e non è quindi in grado di parlare. Bergamo, 5 aprile. Due giovani innamorati hanno preferito la morte all'idea di dover vivere separati o comunque di dover lottare contro i genitori per potersi sposare. La ragazza — Ernestina Bolis, ventunenne — è morta, fulminata da una doppia scarica di pallini. Il fidanzato — Renzo Spada, operaio di 27 anni — è sopravvissuto al veleno e al taglio delle vene con una lametta da barba. Ora è nell'ospedale San Pellegrino, Si può considerare fuori pericolo; non parla: è chiuso nel suo disperato dolore. Renzo ed Ernestina si ama|Vano da molto tempo: una passione che non permetteva ad essi di avere altro desiderio che quello di vedersi, di rimanere insieme. Purtroppo la realtà era molto diversa. A poco a poco lo sconforto ebbe il sopravvento sui loro animi: giovedì presero la folle decisione di morire insieme. Venerdì i due innamorati abbandonarono Merate ove abitavano con le loro famiglie. La ragazza lasciò sulla tavola la sua ultima lettera. Era indirizzata ai genitori. Con frasi, piene di accorata tristezza e di affetto, Ernestina implorava perdono per il suo suicidio e ne spiegava i motivi, I fidanzati, con sconcertante freddezza, si fermarono poche ore a Milano: il tempo sufficiente perchè lo Spada potesse acquistare una carabina a due colpi, calibro 28. Insieme, con un'auto pubblica, si avviarono veiso la Val Brembana, fino ad Averara, dove la famiglia della ragazza affitta per tutto l'anno un piccolo appartamento. Ad Averara i giovani giunsero verso le 20,30 dì venerdì. Dopo aver consumato una frugale cena si ritirarono nella camera da Ietto. Durante la notte si stordirono con una forte dose di barbiturici. Verso sera però la padrona della casa, Tullia Bottagisi, passando dinanzi all'uscio della tragica camera, avvertì il caratteristico odore dell'etere. Venne chiamato il maresciallo dei carabinieri di Piazza Brembana e finalmente a mezzanotte, forzato l'uscio, si potè entrare in casa. Tragica scena: Ernestina Bolis giaceva a letto cadavere. Sulla tempia sinistra stagnava raggrumato il sangue uscito da due ampi squarci provocati dai due colpi di fucile. Lo Spada fu ritrovato in una camera del piano superiore: compiuto il delitto egli si era chiuso e dopo aver tentato di avvelenarsi si era recise le vene del braccio sinistro con una lama di rasoio. Lo Spada, immerso in un lago di sangue, respirava ancora: immediatamente è stato trasportato in una clinica di San Pellegrino Lo Spada è piantonato in ospedale in stato di arresto sotto l'accusa di «omicidio del conseziente ».

Luoghi citati: Averara, Bergamo, Castellammare, Castellammare Di Stabia, Merate, Milano, Napoli, Piazza Brembana