Ossesse dalla legalità le mogli non sposate

Ossesse dalla legalità le mogli non sposate Ossesse dalla legalità le mogli non sposate Nel nostro tempo così tormentato e inquieto questa ossessione è un buon segno L'importanza del matrimonio e la tesi divorzista - Alcune cifre raccolte dall'Istituto Doxa (Nostro scrmzio particolare) Milano, 3 aprile. Nella società italiana l'uso del « matrimonio illegale » va aumentando. Si calcola che a Milano, per esempio, il numero delle coppie che vivono insieme senza essere marito e moglie, si aggira sulle 70-80 mila e in tutta Italia raggiunge quasi il milione. Si tratta di persone che, dopo il naufragio del loro matrimonio, finito con una separazione legale o consensuale, hanno trovato l'uomo o la donna con cui possono vivere d'accordo, ed hanno messo su un nuovo menage, con casa e Agli, e vivono come coniugi senza esserlo davvero e, fatta eccezione per pochi casi, senza la speranza di diventarlo mal. Gli studiosi del nostro tempo concordano nel dire che la famiglia illegale è una « realtà » che non si può fìngere di ignorare. Il numero delle coppie illegittime sale, e se le cifre che abbiamo indicate possono destare meraviglia, si pensi che un gran numero di esse riescono a nascondere bene il loro segreto. Gli accorgimenti per mascherare queste liaisons sono vari. Appena possibile si ricorre al trasferimento in altra città dove non si è conosciuti. La signora avrà cura di adoperare sempre come documento personale il passaporto, dove è obbligatorio figuri il nome da ragazza e non quello da sposata. La questione dei figli nati dall'unione illegale è seria, ma almeno per quanto riguarda l'apparenza, non irresolubile, perchè si trova sempre la scuola che sa chiudere un occhio e iscrivere i ragazzi e le ragazze con il nome del padre. Il riserbo, la prudenza, la buona armonia fanno il resto e il segreto riesce a rimanere celato dietro una facciata di legalità anche agli occhi dei conoscenti abbastanza stretti. Un caso che ci ha raccontato Mario Luzzati, uno degli avvocati più esperti di questioni matrimoniali, è abbastanza indicativo. Il signor X, separato dalla moglie e in at- tesa di una causa di annulla mento, si unì alla signorina Ydalla quale ebbe una figlia (inomi sono stati a noi celati dal segreto professionale). Passarono venticinque anni, durante i quali vissero come marito e moglie. Nessun co- noscente seppe mai la verità e il segreto fu svelato alla ra-gazza solo all'età della ragio- ne. D'improvviso la causa di annullamento del signor X, che pendeva da tanti anni, eb-be buon esito ed egli fu libero di sposare la signorina Y, che'per tutti era sua moglie da unquarto di secolo. I due coniu- gi illegali andarono in chiesa, e riuscirono a salvare le appa- renze dicendo che celebravano le nozze d'argento. Bisogna sapere che dietro la facciata del matrimonio apparente, si nascondono quasi sempre inquietudini continue L'inquietudine è soprattutto della donna, la quale non si sente affatto sicura. Lo stato d'animo delle « mogli non spo sate », così numerose nella no stra società, non è stato ancora scoperto dagli scrittori di costume. Il disagio persiste anche nei casi in cui — e sono i più frequenti — l'uomo con cui convivono ha pensato al lato economico. Questa preoccupazione è limitata ai primi tempi della liaison. La signora riesce facilmente a far capire al suo compagno che, se dovesse restare * vedova », non avrebbe diritto a nulla dei suoi beni da parenti, fratelli, sorelle e figli della prima moglie se ci sono. Il delicato problema viene risolto quasi sempre allo stesso modo, cioè intestando a nome della signora * qualche cosa di solido ». La inquietudine della moglie apparente, però, non finisce qui. Gli avvocati che si occupano di annullamenti e di separazioni, si meravigliano della « ossessione della legalità » che si impadronisce di queste signore. Sono esse che voglio- ..qua» verrebbero rivendicati d animo cronico della moglieapparente, ha la sua fase acu- ta a trentanni di età. Tra tut-dai vincoli coniugali precedenti, e assediano lo studio del-l'avvocato. La loro mira co-stante è arrivare al matrimonio vero. Questa ossessione della legalità, cho ò uno stato te le clienti che incitano gli avvocati « divorzisti » a far camminare le cause, le tren- le j tenni sono le più assidue e jpiù impazienti, E' questo un aspetto che manca nel deliziosissimo studio di Balzac sulla « Fannie de trenle ans ». Gli avvocati delle coppie illegali conoscono I bene lo sconforto che prende | molte mogli non sposate in questo periodo delicato della : loro età. Non si tratta, cornei abbiamo detto, di ragioni eco-| nomiche. Si fa in loro il sen i timento di «aver buttato via» ' la loro giovinezza e la loro beljtà che sta per velarsi delle prime ombre del tempo, In questo nostro periodo co sì tormentato e agitato, nel quale l'indebolirsi di tanti isti j tuli che furono il sostegno dei- le generazioni precedenti sembra riguardare più da vicino quello della famiglia, l'ossessione della legalità di cui par- l'iamo e un buon segno. L'im portanza del matrimonio e ben | lontana dal suo declino se Pro j ricordava prio le persone che le vicende \della vita portarono » romne- : a rompere ii legame coniugale ne sono più attaccate. Ed è strano jche ciò sia vero anche in ambienti abbastanza spregiudicati, come per esempio quello degli artisti del varietà. Luzzati ci ha raccontato il casojdi una giovane donna che pri- ma di essere sposata da uni grande comico italiano (che aspettava l'annullamento del|suo matrimonio) ne fu per molti anni l'amica. « Ebbene », la signora, « finche . convivevo con lui, gli attori ! de„a compaRnia non aVevano per me alcuna considerazione I e se dicevo qualcosa, mi chie-| devano con stizza: — Ma lei, chi è? — Tutto cambiò da quando ci sposammo. Se ora parlo, se faccio qualche commento, sono ascoltata. Sono la moglie ». Il gran numero delle coppie illegali è dovuto naturalmente alla impossibilità di divorziai re. Vorremmo citare però qualj che dato, largamente sconoisciuto dal gran pubblico, e che noi abbiamo ricavato negli uffici dell'istituto Doxa. Si tratta di un sondaggio svolto qualche tempo fa in tutta Italia. La domanda che gli intervistatori dell'istituto milanese poa circa tremila persone! dei due sessi era questa: «Se , fosse ohiamato a votarc una legge sul divorzio, voterebbe a' jfavore o contro? >. Ecco i ri¬ i) i o sultati: certamente eco ì a favore 21 per cento. Probabilmente a'favore 14 per cento. Probabil-j mente contri) 14 per cento, j Certamente contro 53 per cen- to. Altre risposte 9 per cento 'I contrari a! divorzio, in coni-1 plesso. sono dunque più nu-!merosi dei favorevoli (56 per;cento contro 35 per cento) allora contrari orano 68 per cento e favorevoli 28 per cen Ma è interessante sapere che la Doxa fece un sondaggio identico cinque anni prima. Ed to. Nel nostro Paese i «divorzisti > guadagnano terreno. Alfredo Todisco

Persone citate: Alfredo Todisco, Balzac, Luzzati, Mario Luzzati

Luoghi citati: Italia, Milano