Il piano edilizio e la Ced ancora esaminati dal governo

Il piano edilizio e la Ced ancora esaminati dal governo Il piano edilizio e la Ced ancora esaminati dal governo Romita. chiede 120 miliardi per costruire in sei anni 5 milioni e mezzo di vani - Due circolari di Sceiba ai ministri ed ai funzionari dello Stato el la o Roma, 31 marzo. Per domani era stata fissata una nuova riunione del ConnoNiS!^ dei ministri ma stasera ne ! «_!. declS0 dl nnviarla di ven^ n tiquattr'ore, al fine di appro-i Tjfondire meglio le questioni che 'ri y. saranno trattate. Sono, in 1rl" particolare, le due che nella j la, riunione consiliare di ieri sono; reIpassate in seconda linea datoiati Il'ampio sviluppo che aveva sa; preso l'esame del provvedi- j te : mento tributario di Tremello-j—ini: il disegno di legge per lai re S ratifica della C.E.D. (Comuni-] dala Europea Difensiva) ed il p j«Piano edilizio» approntatojn-!dal ministro dei Lavori Pub-in-|v. Idel Consiglio ,iai e uauciiuiu buona parte a1'della giornata nel suo studio! la ia blici II Romita. Presidente si è trattenuto se privato di piazza Barberini;ur- proprio per mettere a fuoco, ; ue;attraverso vari colloqui con i SI,colleghi del Gabinetto, tali,da questioni. E, tra gli altri ha de- ricevuto Piccioni, Vanoni, Ga- er-|va, Romita. Il^provvedimentollla di ratifica della C.E.D. non a- P°ne, almeno per il momento, os- grossi problemi. Lo si ridurra, ti- probabilmente, ad un solo arhe tlC0l° Per ui » dai vamnti ti, nto ue si reose 'epiegio A reefhe zaranto po lle nte ciò per ..ticolo per «durre gli appigu : l lo' inp èsenfe6 a°ParParla" mentoSne?,a set Umana enSan- (te, non è stato ancora deciso1se prima al Senato o alla Ca- jmera. Forse si chiederà che!venga affidato ad una Commis- sione speciale, Ma oìtre"*qùesto, per affret- tare l'esame del provvedimen- to non sembra che si possa né si voglia fare. Restano quindi fondati i calcoli, non pessimistici, secondo i quali si arriverà alla discussione in as-semblea plenaria alla vigilia delle vacanze estive: rendendocosì probabile il rinvio ad au-tunno. Assai più che dalla C.E.D., l'approfondimento delle que- stioni da trattare nella pros-sima riunione del Consigliodei ministri sembra essere stato consigliato dal < piano edilizio » di Romita. Vi sareb-bero delle perplessità, difatti,per l'ammontare dell'intervento statale richiesto dal ministro. Secondo le ultime voci si tratterebbe dl 120 miliardi, da suddividere in sei annualità e da utilizzare in parte per la costruzione di case popolaris- sime, a totale carico dello Stato (350.000 vani all'anno), ed in parte per la costruzione di case popolari e di tipo economico che lo Stato aiuterebbe con i contributi parziali (e, di que-1 'sto tipo, verrebbero costruiti ; 1550.000 vani all'anno). ■ j Con 900.000 vani complessivi! ; all'anno, al termine del prò- igramma si potrebbe poter di- sporre di 5 milioni e 400 mila j vani in più: si sarebbe, in al-; jtri termini, pressoché risolto! i il problema della casa per tut- ] ti gli italiani. Le prospettive paiono troppo rosee, e troppo, jonerose ai ministri del Tesoro! ie del Bilancio, mentre la dele-i Igazione socialdemocratica fa I dell'approvazione del « piano Romita » una questione dì pri- '! maria importanza. | ;' vedrà, dopodomani, qualej ; equilibrio si sarà trovato tra le ; esigenze produttivistiche dei ,s0Cjaidemocratici e le preoccu-ì pazioni di bilancio di Vanoni e ! Gava, Occorre notare, ad ogni |ljj,,,^ che la discussióne — se tale la si può definire — av-1viene su un piano di massima!comprensione reciproca. E laun impressione generale è di : governo che si e messo con buona volontà al lav°ro cercan" ( *>* ^ no^f Z^Tro' 1 ^5 ^L^f1 *^e.f"1 j f 'aromatici. (Proprio- oggi, sia !det ° Per incis0' Sce'b? ,ha VIato a tuttl 1 ministri le " colali esplicative delle decisioni Prese recentemente in materia d' vigilanza nelle amministra z'oni dello Stato per la difesa o delle istituzioni democratiche), n Inquieta, o per lo meno in i armento, appare invece la si-i tuazione politica, considerata a ! dall'angolo visuale dei partiti, o1! risultati delle elezioni di Ca-,stellammare hanno lasciato uno i strascico di polemiche, di spe- , i ranze, di timori. L'occasione è - stata di poco conto e la sua im-, portanza politica minima, ma o;in molti ambienti si andava e alla ricerca di un pretesto proo pagandistico per tornare a sol-, lecitare la < apertura a destra » ,!ed il «fronte anticomunista». i a e a - Le elezioni della cittadina napoletana lo hanno offerto e la sensazione che nella stessa D.C. molti considerino con compiacimento tale prospettiva lo ha rafforzato. Se ne lamenta Saragat In un editoriale che comparirà domattina sulla Giustizia: « Occorre richiamare ad un minimo di onestà intellettuale quei cosiddetti " centristi " che con 1 tutta l'aria di appoggiare il go ; verno democratico, vagheggia ■ no soluzioni di destra. La ban¬ ! diera di questi reazionari ca muffati da democratici è Ca stellammare. Castellammare è una graziosa cittadina italiana,; ma non è tutta l'Italia. Il vero ! patriottismo oggi consiste nel sorreggere il nostro Paese sul cammino della libertà e della , giustizia sociale», ! Echi in questo senso ve ne isono stati anche nell'odierna I riunione della direzione demo¬ o cristiana, dove qualcuno ha sol- ' levato il problema dell'adesione | data all'alleanza con ì monar- ejchici ed i neofascisti e del suo e ; significato politico, che in un i certo senso il quotidiano uffl-ì ciale del partito è parso intene ! desse sottoscrivere. Ha risposto i | De Gasperi escludendo ogni e interpretazione «lata» di quel-1 l'alleanza, riducendola ad un a!caso isolato. Lo stesso comuainicato ufficiale vi accenna con n molta freddezza, limitandosi ad n " ' a accennare in un inciso che la direzione « ha preso atto dei favorevoli risultati delle elezioni amministrative svoltesi domenica 28 ultimo scorso ». e. f.

Persone citate: De Gasperi, Gava, Romita, Saragat, Vanoni

Luoghi citati: Italia, Roma