Riforma fiscale

Riforma fiscale Riforma fiscale Non essendo per ora disponibile il testo completo delle norme che sono state presentate dall'on. Tremelloni al Consiglio dei ministri — per integrare la riforma fiscale introdotta dall'on. Vanoni, con legge del gennaio '51 — è difficile esprimere, a questo riguardo, un apprezzamento critico. Tuttavia, almeno per chiarire le idee, si può aggiungere che le norme innovatrici, ieri l'altro discusse, sono complementari alla riforma MLEdel '51 e si possono raggruppare agevolmente sotto tre titoli, a seconda che abbiano per scopo: 1) di favorire taluni gruppi di contribuenti; 2) di agevolare l'opera di accertamento dei redditi colpiti da imposizione diretta; 3) di punire vieppiù severamente gli evasori fiscali. Sotto il primo titolo ricadono, di pieno diritto, le nor. me che elevano il minimo rimponibile per i redditi ! SOggetti all'imposta compie- mentare da 480 a 540 milat lire, nonché le disposizioni i lii base alle quali le società^ed enti — tassati a bilancio i dsmEfBappe— possono ottenere dal Fi' sco la compensazione di perdite subite in un quinquennio. Vi ricadono anche le norme di minor significato, ile quali ammettono la detra- ; zione di somme erogate da imprese a titolo di liberalità, a favore dei dipendenti - soltanto però fino al limite del 5% sul reddito dichiarato ai fini dell'imposta 1di Ricchezza Mobile. E pure in prò dei contribuenti è il riaffermato principio generale, che debbano essere motivati sia gli accertamenti che le rettifiche proposte dagli uffici finanziari, pena la nullità. Nell'ambito delle norme che il secondo titolo rag- ' gruppa (di quelle, cioè, che ' VOgliono favorire l'accerta- ! mento dei redditi colpiti dal-! le imposte dirette) sono comprese invece disposizioni I molto disparate. Ad esem- fcpio, la richiesta Che le di- chiarazioni degli enti e so- cietà a bilancio siano d'ora ;innanzi sottoscritte non solo da coloro che ne hanno la;rappresentanza legale, ma anche dal direttore generale e dal capo contabile di quel- le società - nel caso che que- Sti ultimi non s'identifichino coi rappresentanti. Poi vi ri- cadono i precetti intesi ad agevolare l'afflusso di dati e notizie, concernenti i con-tribuenti, presso gli uffici finanziari, e perfino l'acquisizione di informazioni, che concedano al Fisco d'individuare gli operatori di borsa, per contratti a termine o di riporto. Ma le norme che più hanno richiamato l'attenzione della pubblica opinione sono quelle riguardanti la punizione degli evasori fiscali. In questo caso s'introduce una netta discriminazione fra coloro che omettono del tutto la presentazione della dichiarazione Vanoni e co roraVTnTe^chVpresenta^nobensì cotesta dichiarazione annuale, ma errata od in Tcompieta. rer gii evalori che appartengono alla■ Prl" ma categoria si prevede lareclusione, se 1 ammontaredei redditi non dichiarati supera i sei milioni; ed essaSÌ applica congiuntamente ad Una multa per chi —avendo alterato scritturecontabili — non provvedaalle necessarie rettifiche. Verso i "««♦«•ihnonH in-contribuenti, in-,a1vece, che appartengono alla seconda categoria ( denunzia incompleta) si Fisco una nuova concede arma : seil reddito accertato aall ur-ficio fiscale supera di dueterzi quello denunziato, SIammette la possibilità daparte del Fisco di richiede-re al dichiarante la confer-ma, sotto giuramento, delladichiarazione. Un giura-mento falso desta poi la pos-sibilità di applicare un arti-colo del Codice Penale checontempla anche la « reclusione da 6 mesi a 3 anni » nonché la interdizione dai pubblici uffici. Per gli evasori minori le multe contemplate dalle norme vigenti sono giudicate sufficientiin genere. Ripetiamo, ora, quanto scrivemmo agli inizi di quest'articolo. Il poco che sconosce della riforma Tremelloni non permette chiose critiche. Ma almeno, nell'esposizione, è palese lo spirito che sostiene questa legge, già definita « rivoluzionaria ». Riuscirà la riforma? A non dire altro, primo presupposto per assicurare efficacia a consimili drastiche innovazioni è il riorganizzare la pubblica amministrazione. Ma quest'argomento rimane escluso, purtroppo — finora almeno — dalle norme varate dal presente governo. Speriamo che ciò non si debba ripetere per molto. f. d. f.

Persone citate: Ricchezza Mobile, Vanoni