L'ex~assessore comunale Augusto Doro rinviato a giudizio dalla magistratura

L'ex~assessore comunale Augusto Doro rinviato a giudizio dalla magistratura L'ex~assessore comunale Augusto Doro rinviato a giudizio dalla magistratura E' imputato di avere tratto un utile personale di tre milioni e mezzo di lire, favorendo l'acquisto, quale presidente dell'Ente municipale di consumo, di una grossa partita di latte in polvere L'Inchiesta della magistratura sull'attività svolta dal comunista Augusto Doro nel periodo in cui ricopriva le cariche di assessore municipale all'Annona e di presidente dell'Ente comunale di Consumo si è conclusa con il suo rinvio a giudizio. Al processo, fissato dinanzi alla Seconda sezione penale del Tribunale por 11 6 giugno prossimo, insieme al Doro verrà giudicato anche il pittore prof. Giuseppe Oriani per concorso nella violazione dell'articolo 824 del Codice penale; tale reato (Interesse privato proso direttamente o per Interposta persona o con atti simulati da pubblico ufficiale in qualsiasi atto della pubblica amministrazione presso la quale esercita il proprio ufficio) è punito con la reclusione da 6 meni a 5 anni. I fatti che procurarono al Doro la grave imputazione furono compiuti fra 11 28 settembre ed il 31 dicembre del 1947. Qualche tempo prima l'assessore comunista aveva stretto rapporti con 11 prof. Oriani li quale, lusingato dalla prospettiva di lauti guadagni con l'Importazione di merci di largo consumo che allora difettavano in Italia, propose al Doro l'acquisto dalla Svizzera di partite di zucchero. Ma l'Idea non potè essere attuata por mancanza di licenze di importazione. Tuttavia il Doro, a cui la proposta era piaciuta, qualche tempo dopo trovò li modo di concludere ugualmente un'affare: poiché, nella sua qualità di presidente dell'Ente Comunale Consumi, era al corrente che nel prossimo inverno vi sarebbe stata una produzione di latto Insufficiente per la popolazione, consigliò 1'Oriani di mettersi in rap- porto con corrispondenti svizzeri per l'acquisto di una grossa partita di latte in polvere. Per eseguire l'operazione avrebbe puro consigliato di fondare una società commerciale a cui fu posto il nominativo « Trans-It » (scambi internazionali). Il Doro, dopo questi proliminari, ottenne la licenza per importare, a favore dell'Ente Comunale Consumi, latte in polvere di provenienza americana per l'ammontare di 45 milioni di lire. Il guadagno realizzato con quell'affare fu ingente: 6 milioni di lire di cui 2 milioni e 400 mila lire furono dati alla c Trans-It » ed il resto — 3 milioni e 600 mila — al Doro. Le cose, Invece, andarono molto male per l'Ente Consumi: infatti In quel periodo cominciarono ad arrivare forti quantitativi semigratuiti di latte In polvere « Unrra » che fecero crollare 11 prezzo di questo prodotto. L'Ente dovette svendere la partita acquistata tramite la c Trans-It » al 50 per cento del prezzo pagato; la riacquistò lo stesso Oriani. Il pittore Oriani, soddisfattissimo del lucroso utile, mise da parte l'arte per dedicarsi esclusivamente agli affari. Da quell'epoca fino al 1951 collaborò Ininterrottamente con il Doro: essi commerciarono, in particolare con Paesi d'oltre « cortina di ferro », in carbone, partite di rame, caso prefabbricate, cementi, carta da giornali, autocarri, vetri, macchine da scrivere, orologi, macchine fotografiche, bovini, pelli grezze, ecc. e perfino fucili mitragliatori. Senonchè, causa anche 11 disordine amministrativo della società, nonostante 11 notevole volume di affari le cose cominciarono ad andar male e precipitarono quando le banche negarono 1 crediti aU'Oriani. Il 26 maggio del 1951 il Tribunale di Torino dichiarò il fallimento della so ciotà di fatto esistente tra il prof. Oriani, la « Trans-It » e la « Stier ». Dalle indagini fatte eseguire dall'autorità giudiziaria emerse la parte avuta dal Doro nell'acquisto del latte in Svizze ra: ebbe allora origine un proce dimento penale che si concluderà in Tribunale nel giugno prossi¬ mcrdacammvmmcfisdammpè11111111111 ■ 11 < i > 111111111111111 f 111 nulli un in inni mo. Per quanto riguarda la bancarotta semplice imputata aU'Oriani od al Doro nel fallimento della società; non vi sarà invece alcun processo: il reato è infatti coperto da amnistia. Il giudico istruttore dott. Fenogllo nella sua sentenza di rinvio a giudizio dell'ex-assessore afferma che nell'attività del Doro in merito nll'afTnre de] latto in polvere appare evidente lo sfruttamento dell'ufficio (Ente Consumi) da parte del pubblico ufficiale che di esso si servi por un fine personale, t Irrilevante — sostiene il giudice — è la tesi difensiva, addotta dal Doro, di avere ricevuto dall'Oriani la somma ricavata dall'operazione commerciale con l'Ente Consumi non per procurarsi un arricchimento llllllHIlMllllinillllllllinillllllMIIIIlMlllIIlHIll ma per soddisfarsi di crediti vantati nei confronti dell'Oriani ». Inoltre il giudice istruttore osserva — in contrasto con la tosi difensiva — che al Doro compete la qualifica di pubblico ufficiale in quanto « dalle norme legislative e regolamentari che riguardano gli Enti Comunnli di Consumo si ricava 11 modo con cui lo Stato interviene a conseguire quel determinato scopo (approvvigionamenti alla popolazione rapidi ed economici), attraverso cioè una organizzazione controllata dall'autorità provinciale di cui sono designate a far parte le superiori cariche comunali dichiarate responsabili ai sensi della logge Comunale e provinciale quali maneggiatricl di denaro pubblico; evidente è quindi la MIMIIIIIIMIIIIItlllllllHlllllllll t 11111111M pubblicità dell'interesse perseguito e, di conseguenza, evidente è la qualità di pubblico ufficiale di colui clic è a capo dell'Ente ». Nel corso dell'istruttoria sono stati sentiti molti testimoni e sono stati raccolti anche verbali di seduto secreto e pubbliche del Consiglio comunale in cui fu esaminato il caso Doro. Vi è, fra gli altri, un ordine del giorno del Consiglio in data 16 gennaio 1952 che € deplora la condotta del Doro e riafferma il principio che il pubblico amministratore devo essere munito di tale sensibilità da astenersi dal compiere qualsiasi affare che possa autorizzare anche solo il sospetto di un Interesse personale diretto o indiretto ». 111111 II HI 11 M M ( I ! M [T11MIH11111M111 11 111 IH 111111111M

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