Dimostrazioni di armati al Cairo contro le decisioni del generale Neghib

Dimostrazioni di armati al Cairo contro le decisioni del generale Neghib Ordinato per luglio lo scioglimento del Consiglio Rivoluzionario Dimostrazioni di armati al Cairo contro le decisioni del generale Neghib // Presidente aveva adottato ieri mattina una serie di misure per il ritorno alla vita parlamentare - Timori per la reazione dei militari -1 "liberi terroristi,, minacciano di morte il generale II Cairo, 25 marzo. La situazione egiziana s'è improvvisamente aggravata questa sera, con sviluppi drammatici e violenti conflitti, di cui non è possibile dare ancora un bilancio completo. Le misure prese stamane dal generale Neghib (scioglimento in luglio del Consiglio Rivoluzionario, progressivo allontanamento dei militari dal potere, ritorno alla normalità costituzionale) hanno provocato una violenta reazione, e la polizia si è scontrata con i dimostranti, favorevoli ai « giovani ufficiali » Gli incidenti sono incominciati con manifestazioni degli studenti dell'Università Ibrahim: gli agenti hanno lanciato contro di essi bombe lagrimogcne e quindi, non riuscendo a disperderli, hanno aperto il fuoco. Più tardi le dimostrazioni si sono ancora, aggravate: sono scesi in campo gruppi armati, appartenenti all'esercito e alla Guardia nazionale. I manifestanti chiedono che il Consiglio della Rivoluzione mantenga il potere, e respingono il ritorno alla normalità democratica. Essi sono ispirati dai € giovani ufficiali », e soprattutto dall'ala estremista, che ha minacciato di morte lo stesso Neghib. Per capire questi avvenimenti, però, occorre risalire a ieri sera. II conflitto costituzionale, latente negli ultimi giorni, si era acuito ieri. Si erano avute ieri pomeriggio due lunghe riunioni del Consiglio dei ministri e del Consiglio della Rivoluzione, con agitate discussioni fra Neghib, Nasser, il ministro Salem ed altre personalità, protrattesi fino a tarda notte. Questa mattina il gen. Neghib, in base ai suoi poteri di governatore militare, aveva imposto lo c stato di emergenza » in tutto l'Egitto. Questa misura, confermando le voci di dissidio fra i capi del Paese, aveva suscitato un immedia'o allarme e contribuito alla diffusione di voci incontrollate e pessimistiche. In questa atmosfera inquieta e turbata, si riuniva ancora una volta il Consiglio della Rivoluzione. Al termine della seduta, che si dice abbia avuto momenti iiiiiiiiiMHiiiiiimiitiiiiiiiiitimiiiiiiiimtiiiiim di alta drammaticità, il ministro dell' Orientamento nazionale, Salah Salem, rivelava che erano state adottate le seguenti misure: 1) Il Consiglio rivoluzionario si scioglierà entro il 2i luglio, quando si riunir* la nuova Costituente; dopo il i?4 luglio, il Consiglio non formerà un partito politico. B) I partiti sciolti in precedenza potranno riorganizzarsi e presentarsi alle elezioni dell'Assemblea costituente in giugno, prima cioè che scompaia il Consiglio della Rivoluzione. 3) I/Assemblea costituente avrà tutto il potere legislativo fino alla, elezione di un Parlamento, in base alla futura Costituzione democratica; essa eleggerà liberamente il Presidente della Repubblica (Neghib ha affermato che non presenterà la sua candidatura). Negli ambienti occidentali si ritiene che queste decisioni rappresentino un successo personale per Neghib, il quale ha detto sempre di voler avviare la vita del Paese alla completa democrazia. Il suo punto di vista avrebbe finito con il prevalere su quello di Nasser e della corrente oltranzista, favorevole al mantenimento di condizioni di emergenza e soprattutto ad una sempre maggiore concentrazione del potere nelle mani dei militari. Come reagiranno, però, gli estremisti? Le dimostrazioni di stasera sono un pessimo segno. Le ipotesi sono diverse, e alcune assai allarmanti. Alcuni osservatori non esitano ad interpretare l'apparente capitolazione del Consiglio Rivoluzionario davanti a Neghib come una mossa tattica, per lasciare i « aiouant ufficiali », già protagonisti della rivolta contro Faruk, liberi di scate nare una nuova rivolta Già oggi è stato diffuso clandestinamente il proclama dei t liberi ribelli terroristi ». Esso definisce Neghib < il dittatore sorridente, la volpe che afferra il potere » ed attacca anche il col. Nasser come < un uomo dal sistema nervoso scosso dall'incalzare degli avvenimenti, che ha cominciato a far marcia indietro, dimentico degli obicttivi della rivoluzione ». iuiiiiiiiiiiiii iiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimmi Quindi il generale e il colonnello sono ugualmente minacciati di morte. Si deve segnalare, inoltre, in campo internazionale, che questa sera, con un passo diplomatico collettivo, le tre potenze occidentali hanno rivolto un invito ufficiale all'Egitto perchè abolisca le restrizioni alla navigazione lungo il Canale di Suez. Le misure restrittive fatino parte del blocco contro Israele.

Persone citate: Faruk, Nasser, Salah Salem

Luoghi citati: Cairo, Egitto, Israele, Neghib, Salem, Suez