Coppi conferma a Magni la solidarietà per la Parigi-Roubaix

Coppi conferma a Magni la solidarietà per la Parigi-Roubaix Coppi conferma a Magni la solidarietà per la Parigi-Roubaix Se non verrà accettata la formazione del campione d'Italia, nemmeno Fausto scenderà in gara Bar tali sotto inchiesta in Francia per la questione pubblicitaria: possibile una sospensione Fiorenzo Magni ieri a mez-j zogiorno ha avuto conferma! dai medici dell'ospedale di Monza che la caviglia ferita nella caduta della Sanremo non lamenta nò fratture, nò incrinature. Non sono cessate però le fitte di dolore, tanto è vero che il campione d'Italia, uscito nel pomeriggio in bicicletta per un esame delle sue condizioni, è stato costretto a rientrare, dopo pochissimi chilometri. La partecipazione di Magni alla prima prova per il titolo italiano in programma domenica prossima a Reggio Calabria continua quindi ad essere piuttosto incerta, per quanto il corridore sembri intenzionato di tentar a tutti i costi l'avventura, non fosse altro che per far tacere alcune voci che trovavan facile mormorare sull'eventuale forfait della più nota squadra pubblicitaria alla corsa che apre la battaglia per la maglia tricolore. Se la decisione sarà, com'è probabile, favorevole. Magni partirà oggi, verso le 14. riservandosi di stabilire a Reggio se allinearsi o meno. Il problema-base dell'attuale stagione ciclistica, il problema delle squadre pubblicitarie continua intanto a trascinarsi, in cerca di soluzioni radicali, illuminate dall'intelligente aderenza alla realtà. Ier l'altro Magni, inviando l'iscrizione della sua compagine alla Parigi-Roubaix, aveva ricordato il patto stretto in seno all'Associazione corridori italiani, patto che impegnava gli affiliati alla solidarietà con il campione d'Italia, nel caso che alla nuova squadra di Fiorenzo fosse vietata la partecipazione alle corse straniere. « Siamo vicini alla ParigiRoubaix — diceva in sostanza Magni — e mi sembra che le porte, per me e per i miei, debbano restare chiuse, all'insegna delle norme del regolamento francese. Sono sempre d'accordo, i colleghi italiani, di rispondere al no, con un no altrettanto reciso? ». Alla domanda è giunta pronta la risposta, ad un campione d'Italia logicamente preoccupato ha controbattuto un campione del mondo pronto a tener fede alle promesse. Coppi, infatti, ieri non si è perso in discussioni ed ha del tutto confermato il suo punto di vista. < Se Magni non potrà correre la Parigi-Roubaix, resto a casa! >. La questione è delicata, molti fattori, tra cui in particolare i rapporti che ciascun corridore ha contratto con la propria marca di biciclette concorrono a renderla ancor più confusa, minacciando una specie di scissione tra gli atleti: da una parte quelli che, dal più al meno, hanno libertà d'azione, dall'altra quelli che risultano vincolati da precisi impegni ai quali, pur con tutta la buona volontà, non possono sottrarsi. La situazione è veramente seria, a Magni ed a Coppi, già in ballo, si è aggiunto ora an¬ che Bartali, il quale, secondo notizie provenienti da Parigi, è stato posto sotto inchiesta per aver gareggiato nella corsa al Mont Faron — disputatasi domenica scorsa — vestito d'una delle tanto discusse maglie pubblicitarie. Il fiorentino, interpellato in proposito, ha sostenuto, con una linea di difesa che solo le attuali condizioni d'incertezza rendono plausibile: «La mia maglia è diversa da quella di Magni, perchè, nella doppia dicitura dell'abbinamento, reca prima la scritta della casa di biciclette ». Sfumature molto discutibili, e che non saranno tenute in gran conto da chi conduce la Inchiesta, apparentemente con rigore, dal momento che lo stesso presidente della Federazione ciclistica francese, signor Join- — dicono notizie provenienti da Parigi — ha chiesto telefonicamente informazioni sul caso ai dirigenti del comitato regionale della F.F.C, del Var. E si parla di punizioni molto severe, si parla di sospensione da ogni attività per un periodo che può variare da uno a tre mesi. E' certo superfluo dire quanto scalpore, quante discussioni susciterebbe una così severa presa di posizione da parte delle sfere dirigenti francesi; ma non è meno certo che questi, costretti a subire le pressioni di autorevoli enti e persone interessate alla faccenda sembrano formalmente decisi a far rispettare i regolamenti vigenti attualmente in Francia, i quali — come è noto — vietano nel modo più assoluto a un partecipante a corse francesi, di portare sulla maglia o sulle mutandine iscri¬ zioni che non abbiano rapporto col ciclo o accessori. E tali disposizioni valgono per il passato (caso Bartali, al Mont Faron) come per il futuro (ca30 Magni, per la Parigi-Roubaix). L'iscrizione della Nivea-Fuchs alla corsa dell'il aprile verrà infatti esaminata dagli organizzatori, ma ha pochissime, per non dire nessuna probabilità di venire accolta. Tornando al Giro di Calabria, mentre si attendono le decisioni di Magni, gli altri assi continuano ad* allenarsi: Bartali ha percorso ieri l'altro 140 chilometri. 100 ne percorrerà oggi, e 100 ne ha percorsi ieri Coppi con Milano e Gaggero. Il campione del mondo, dono la gara di domenica, si fermerà in Italia meridionale per una serie di riunioni. g. b.