La ''doppia vita,, di Wilma Montesi nel racconto di un nuovo testimone

La ''doppia vita,, di Wilma Montesi nel racconto di un nuovo testimone UN ITALIANO VENUTO RECENTEMENTE DAL LUSSEMBURGO La ''doppia vita,, di Wilma Montesi nel racconto di un nuovo testimone Come i protagonisti della vicenda hanno accolto la notizia della ripresa delle indagini - Piero Piccioni: "Finalmente una buona nuova!,, - L'on. Bellavista esprime la soddistazione di Ugo Montagna - Il doti. Pavone è malato a casa" (Dal nostro inviato speciale) Roma, 22 marzo. «Finalmente una buona no tizia », ha esclamato Piero Piccioni, quando la sorella gli ha telefonato che il processo Muto era finito e un altro ne incominciava, che avrebbe fatto luce su tutte le responsabilità. Il giovane Piero « Morgan » aspettava a casa, sua, in via della Conciliazione, di essere chiamato a deporre. « Non sapevo se come teste... o come imputato. Ora almeno tutti vedranno che io non ho nulla a che fare con questa vicenda. E' proprio la prima buona notizia dopo tante ansietà». L'alibi di Pavone Il dottor Pavone- che pure non s'é mosso da casa, net l'apprendere la notizia non e uscito dal riserbo che s'è imposto. Accasciato da un recente collasso, egli trascorre le sue ore intento a ricostruire quel periodo della sua vita su cui s'è appuntato il sospetto. Pare che un giornale gli sia capitato tra le mani, che 'o cita tra i presenti alla Fiera di Milano proprio il 28 o il 29 aprile 'SS, data in cut sarebbe avvenuto il colloquio al "Viminale di eui tanto s'è parlato. E Ugo Montagna? < E' rimasto consegnato in casa, nell'attesa della chiamata davanti al Tribunale », ci ha riferito un suo portavoce. Altri dicono di averlo visto nelle vicinanze del Palazzo di Giustizia un po' dopo il mezzogiorno. Ma sono tutte voci, probabilmente. Un suo giovane legale, l'avi: Prospero Morra, aveva preso posto tra il pubblico in aula, pronto a precipitarsi r] telefono per avvertirlo. Nessuno dei tre, nè Piccioni* nè Montagna, nè Pavone, ha avuto bisogno di scomodarsi, dunque, perchè il processo Muto è divetitato d'improvviso il processo ti e tre, ora, dor magistrato ciò che sanno. « E ora aspettiamo i mandati di catturai, ha commentato l'on. Bellavista, avvocato di fiducia di Ugo Montagna. Contro chif € Ma è chiaro! L'autore di tutto ciò che è accaduto s'è palesato in queste due ultime udienze. E' Silvano Muto che ha suggestionato tutti gli. altri. Il mandato di cattura 10 aspettiamo per coloro che hanno commesso i reati». Per l'on. Bellavista, dunque, 11 processo Montesi non dovrebbe riguardare minimamente le ire persone su cui la Caglio ha puntato il suo indice di accusatricc. Chissà poi se le cose audranno davvero così. Proprio stamattina, in una lspsf\Montesi c tut-\iranno dire al atmosfera carica di elettricità,]è scoccata la decisione di ri-\mettere gli atti del processo1Muto al Pubblico Ministero. Alla soddisfatta sicurezza del Piccioni, del Montagna e del dot¬ aci giornalista Muto, prof, Sot giù e avv. Bucciantc, che hanno voluto inserire a verbale che questo era il loro primo auspicio, espresso già due mesi or con regolare istruttoria pcr sincerarsi sulle cause del dramma di Tor Vaianica e sulle eventuali responsabilità. La famiglia Montesi, stasera, s'è barricata in casa. Al telefono ha risposto soltanto una tor Pavone fa riscontro la di-jchiarata serenità dei difensori|sona: che cioè si procedessevoce di fanciullo: *Non c'èinessuno ». Era il fratellino mi nore di Wilma, e diceva certo una bugia, perchè non era stato visto scendere nessuno dall'interno 9 di via ragliamento 76, nè la sorella, nè i genitori della sventurata ragazza. Per-che è lei, Wilma — la ragazzadella quale non s'è mai ap-profondita la vita intima, lareale attività, H giro delle ami-cizie — è lei la protagonista vera di questa nuova giornata d'emozioni. Dopo tanto rumore e tanto divagare, tutto ri¬ toma a Wilma Montesi. al si-lenzio e allo squallore di quel- la spiaggia deserta in cui fu trovata bocconi, in un mattinodi aprile, questa misteriosa bagnante di primavera, con lagiacca ancora abbottonata al collo, con i capelli neri appena lambiti dall'onda. L'ordine pubblico Cordoni di poliziotti e di carabinieri circondavano il Palazzo di Giustizia fin dalle prime ore del mattino. Camionette con « agenti paracadutisti » a bordo sostavano sotto gli alberi del giardino Cavour; pie- cole radio da campo e idruntierano installati nelle aiuole. Mano allo sfollagente, centinaia di militi facevano muraglia sulle gradinate. Il tranvai aveva sospeso le fermate nelle adiacenze del « palatacelo > non si poteva avvicinarsi al grande edificio, le cui polvero-se architetture splendevano al sole mattutino. Non inteneriva gli agenti, ad esempio, sapere che qualcuno aveva urgenza di ritirare una certa pratica in uno qualsiasi degli uffici giudiziari. Occorrevano tessere e citazioni e controtes sere. Tutti i ponti erano sbar-rati. Pcr rompere l'acccrchia-mento, molti fotorcporters hanno cercato di far breccia in via Ulbiauo, ma la Celere li ha respinti. Alcune macchine sono andate spezzate nel tafferuglio. Un fotografo malmenato. Più tardi, l'intera pattuglia dei fotocronisti veniva scortata davanti al comynissario di P. S. del Palazzo di Giustizia e severamente diffidata a non sostare nelle vicinanze. L'intervento del questore riusciva a liberarli da quella specie di «fermo collettivo», ma tutte a le lastre scattate dovevano essere consegnate in mano alla polizia, malgrado le proteste. Proprio in quell'ora di prima mattina le edicole di Roma si vestivano di tino strano colore giallognolo: era l'ultimo fascicolo di Attualità appena uscito dalla tipografia. « Qui c'è tutto», ammiccavano confidenzialmente i giornalai porgendo agli affezionati clienti la rivista di Silvano Muto. Scorrendone le pagine, vi si \ \sui manicomi, una polemica sull'arte moderna e finalmente un € pezzo forte», dal titolo: «Qualche uerifd sul caso Montesi ». Questo articolo apre uno spiraglio sulla vita segreta della sventurata di Tor Vaianiea. « Wilma Montesi — serire Si/vano Afillo — vestiva in una notissima sartoria romana, la sartoria V., il proprietario della quale nel riordinare carte nota il conto in sospeso di 60 mila lire intestato alla signorina Montesi. Il sarto, ignaro di quello che era accaduto alla ragazza, si reca presso l'abitazione dei Montesi per riscuotere la somma. Trova la famiglia in lacrime; alla sua richiesta del saldo del de \inc0"h""° "" articolo sulla si-\ '««*•»«« egiziana, un inchiesta j,] bito, i parenti di Wilma dis \scro di essere completamente o1 allo scuro. Il proprietario del e r a la. sartoria ha dovuto perciò insistere molto per convincerli dell'effettiva esistenza di -jsuo credito. Dopo tre o quattroi] giorni gli venne finalmente ri-messo l'intero importo». r, 1. , Gli atiai'i di Muto Bilvano Muto, come sapete,| no., ama scoprire le sue eaHee],,peBialmente in sede giudma- ria. Preferisce confidarsi con i suoi lettori e forse dal suo punto di vista non ha torto.Quello che per molti giornali-sti potrebbe definirsi un infor-tunio, cioè il processo, per lui nsolto in un affare. Sic-èiché da qualche migliaio di co-o o -ie pie la sua rivista è ora arri- vata a forti tiruture; si parladi più di 1S0 mila copie. Ma lo stile di Silvano Muto ci sembra essere quello di diredurc verità con il contagocce ]sfida -!di ,sodio registrato questa estate -ìdallc cronache romane. «Un non senza una certa aria di ^^IZrnTsu'i^Zl a ¬ avvocato — racconta Silvano Muto — che denomineremo con le sigle L. M., mentre con la sua macchina procedeva a -\vclocità moderata sul rettifilo - che conduce a una cittadina di u \ provincia del Lazio, perde imo]provvisamentc il controllo del a [votante e va a sbattere coua-.tro un autotreno che procede l » - in senso inverso. L'avvocato viene ricoverato d'urgenza all'ospedale. Sette giorni di cura. Poi improvvisamente muore pcr le ferite riportate. Si dice che il decesso sia avvenuto durante l'anestesia: elemento molto importante, poiché L. M. nonostante fosse giovane, sarebbe già stato aduso a sostanze che avevano minato la sua salute, tu modo' da i\»°" poter resistere alla aneste . i e sia che gli fu praticata. Ai funerali dell'avv. L. M. una ragazza griderà con voce angosciata: «Dopo Wilma anche lui è morto ». Il racconto di Silvano Muto l procede sempre per allusioni; -ldopo l'incidente fatale all'avv l o L. M., una giovane donna va a chiedere a un noto legale di Roma consigli sulle pene eventualmente previste pcr le persone che st fossero trovate presenti al festino durante il quale una ragazza fosse morta. Alla giusta meraviglia dell'in- -iterpellato, la giovane donna -\non aggiunge una parola di n a a i a spiegazione, anzi alcuni giorni dopo gli ritira il mandato, pregandolo di non interessarsi della faccenda poiché « ludo è sistemato ». Ma che altro accade? Un amico di L. M. — sempre secondo Silvano Muto — recatosi a casa del defunto a cercare fotografie che gli premevano, trova che sono spanti due album piuttosto importanti. Ed ancora: la ragazza che ha gridato durante il funerale di L. M., viene ricoverata in clinica per cure disla¬ \ tossicanti, dopo essere stata coinvolta in un processo per traffico di stupefacenti. Ma le rivelazioni a contagocce di Silvano Muto non sono finite qui. Voltata pagina di Attualità sì salta in un servizio] da Palermo sulla mafia siciliana. Voltate anche questa pagi- inpecofrgadilia ed ceco un altro ambiguo acapitolo dove Silvano Muto ha te■ ii / iTr* fin * n « i/unni .ulniii/i ni- A o o a i a intrccciatoallusioni intorno al- Ala fine di Wilma Montesi. « Sta pper scoccare l'ora Zero del prò- chpcvoli sappiano...*. L'articolo gnone firmato. Egli racconta la estoria di un signor X — il no- b\Ccsso Montesi» e il titolo è so- te jvrastat0 da „„ „lo„l(o «/ coi- f„me verrà svelato a tempo op- mportano - che dopo «improv- pvisi ed impiegabili ostacoli» è mfinalmente ritornato da Lus- nùcmburgo in Italia con in tasca < la chiave di volta dell'affare l'Mùntesi» bQuesto signor X nell'inverno dscorso incontra alla biglictte-dria del treno pcr Ostia una ra- sgazza «che poi si presenterà lucome Wilma Montesi»; entra Gin amicizia con lei e le confida ci suoi crucci. E' pensionato di Cguerra, ma non riesce a otte- fanere gli assegni che gli spet- vtano. Wilma gli offre senz'ai- cirò € l'intcressamenlo presso ve ò i un'alta personalità» per nsol- dvere la sua pratica. A un se- Vcondo incontro, sempre a Ostia, sla ragazza discorre con il suo nuovo amico € della possibilità mdi trasportare in Italia sostali- po'zc mollo ricercate». Poiché il fa-signor X — sempre secondo la te ìrivista Attualità — risiede al- s '.l'estero, gli farà senz'altro pia- incere sapere che «una. persona c,08*"* volente si potrebbe nife- ce\res,saTc « °»cs(] raffici» e la- "«•»"»• "» smercio delle < sostan- sn ®° molto ricercate > sarebbe as- po furato. \ t.] cI" seguito — coiirmua lo -Iscritto — lo stesso signor X si -ìrenderà conto dell'esistenza di i onesto sconosciuto amico della -\ragazza. Qualche giorno dopo -\infatti X incontra nuovamente - la donna alla stazione di Ostia: a'ormai ha capito che nei viaggi ideila ragazza verso la cittadio ina di mare si nasconde uno scoeìpo recondito. Wilma però quee i sta volta ha fretta. Ha un ap- revzdtsqrtSi tlllllllllllllllllllllllllllllllllllMllllllllllllllllllllllll puntamento urgente, dice, a cui^non può assolutamente manca' re; X insiste, ma la ragazza è proprio irremovibile. X dispiaciuto del diniego della ragazza nel farsi accompagnare dani, decide di seguirla. Il pedinamento è brevissimo. Vicino al piazzale antistante la stazione di Ostia c'è un signore pini tosto alto, con un cappello fon do e soprabito, accanto a una automobile, che attende Wilma, 17ii breve saluto all'uomo e la ragazza sale sulla macchina che si allontana a grande ve- ocità. Ma X ha ancóra ben fis- so in mente il volto freddo del- l'uomo che attendeva Wilma, Ed egli lo riconoscerà. Dietro guesfo linguaggio ci- medico di Silvano Muto era rac-chiusa la novità sensazionale tleVe!7or£sZàsi1aZo'lTc rfi Silvano Muto era partita twi-provvisamentc per il Lussemburgo c se n'era tornata in compagnia di questo Piero Pierotti della cui deposizione non si faceva mistero dovesse cssc-re decisiva. E lo è stata. Infattfi durante l'ultima fa-se rfel-l'udienza il difensore avv. Sot-giù toglieva il velame delVincognita dei signor X e chiedeva formalmente fosse chiamato a deporre il signor Picrotti, cheafferma di aver conosciuto Wilma Montesi nelle circostanze descritte più sopra c afferviainoltre di saper identificare il personaggio « piuttosto alto, con il cappello tondo, il volto freddo » clic attendeva la ra- gazza all'uscita dalla stazione di Ostia. li «fatto nUOVO» Questo sfatto nuovo », più . ancora che le accuse contenti-te nel cosiddetto testamento diA *i it * Mfìrtrt tilt ri li ri ti,, v 1 n i • ri i / Anna Maria Caglio, portava il processo Muto in un binanochiuso. Il P. M. chiedeva di da voi-carico del giornalista. A tale richiesta si era associata la Difesa. Il Tri- banale, l'ha accolta. E da <?"<•' terrompcre per la sccond f„ rffbafftmcnfo a cari momento si apriva un altro processo, nel quale non sappia- mo eh, saranno gli imputati e nemmeno se ve ne saranno, Un usciere al termine del l'udienza ha raccolto oggi dal banco del presidente dott. Sur- do i quattro pesanti fascicolidegli atti processuali ed "a scortato il P. M. dott. Bruno, lungo i corridoi del Palazzo di Giustizia fino all'uscio del Pro curatore capo della Repubbli- Ca, dott. Sigurani. Undici mesi fa lo stesso dott. Sigurani ri- volgeva un pubblico appello ai cittadini perchè si facesse vi- vo chiunque avesse qualcosa da due sulla sciagurata d, Tor Vaianica e l'appello cadeva nel silenzio. Oggi quindi la ruota si è messa a girare su un altro perno. Le conclusioni non si faranno forse attendere molto tempo, compatibilmente con la serietà e la delicatezza delle indagini. Stamane in aula c'era il presentimento che qnnl cosa doveva succedere. La fol la - tre o quattrocento per sane aveva fatto ressa fin dalle prime ore per entrare. Pigiati tra la gente si notavano Ma-ria Coniglia e Fosco Giochettie molta noblesse c molti gio-va1li In serata, dopo che le edizioni straordinarie avevano diffuso ai quattro venti la notizia del rinvio del processosi riusciva ad approfondire qualche cosa su quel misterioso L. M. di cui Silvano Mu ' . _ j, „'".,„ .,„„ii,ii. «««.to ha. descritto l'orribile fine.Si tratterebbe dell'avv. Leone Montotti, che in un primo tempo era funzionario dcl-i l'U.N.R.R.A., poi dcll'ammini-'i straziane aiuti internazionali e infine della propaganda E.R.P. j In macchina con l'avv. Mon-\fotti, si trovava anche, in |quell'incidente, la sua fidanza- ta. che rimase ferita e che sii dovrebbe identificare nella ra-j gazza che lanciò quell'urlo si-i nistro ai funerali dello sven- turato. Non sono chiari i ri/e- j rimenti che si possono trova re con la vicenda Montesi nel dramma del professionista ro mano, ucciso sul rettifilo per Ostia. Silvano Muta parla pcr' enigmi, ma forse nei prossimi giorni si vedrà qualcosa -il pi"' c,'iar0- . Gigi Ghirottk I limili limili I •limi IIIIII i 'i Autentico marchese .Villi: no, 22 marzo. Indro Montanelli sul « Cor- Ionico, onusto di secoli e di glorie perchè risalirebbe al 1600 e discenderebbe a Ugo per la linea materna dei Vas- j riere della Sera» informa che \\\. titolo di marchese di San |Bartolomeo fu effettivamente concesso ad Ugo Montagna i dall'ex-re Umberto. j «Nel 1952 — scrive Montainelli — giunse da Cascais il riconoscimento del titolo mar j chionale: quello di San Barto 'rs&no Egli spedi a sue spese un cert0 conte ad Agrigento per 'Ia necessaria registrazione. La quale non so se si poteva fare, I ma certo fu fatta ». IIIIIIIH Itili Il IIIIIIIMIHIIIII L'affittaramere Adelina Marri depositaria delle lettere e del testamento scritti da Anna Maria Caglio (telefoto)