Potrebbe costar eara all'Inter la sua giornata di nervi a San Siro

Potrebbe costar eara all'Inter la sua giornata di nervi a San Siro Potrebbe costar eara all'Inter la sua giornata di nervi a San Siro La prova di forza morale offerta dal Torino - 11 pericoloso slittamento della Lazio a Palermo - Pesante il calendario della Fiorentina nelle ultime nove partite Questa volta, velia lotta che sostengono le tre squadre di testa per sciogliersi dal legame che da 7nesi le tiene strette una all'altra, è andato tutto male all'Internazionale, abbastanza bene alla Fiorentina, e benissimo alla Juventus. L'unità di misura, per i risultati della giornata, era il « due a zero >. Di essa si sono serviti i bianconeri per vincere velia lontana Udine, i viola per battere sul proprio terreno il Novara, ed i nero-azzurri per cedere al cospetto del Milan su quell'uscio di casa che per essi era nell'occasione San Siro Partita burrascosa e piena di incidenti a Milano, scialba e piatta a Firenze, e franca e brillante per i vincitori, a Udine. Contro quel Milan che essi avevano battuto così nettamente nella, partita di andata, gli interisti si sono fatti cogliere dal nervosismo: hanno avuto un elemento come Skoglund espulso fin dal primo tempo, hanno avuto un Nyers — proprio l'uomo che doveva salvare la situazione — nullo in campo, si sono sbandati, disuniti ed innervositi di fronte al tipo di « catenaccio > perpetrato dai loro avversari, ed hanno finito per andare a catafascio senza aver concluso nulla. Non solo, ma si sono esposti al pericolo di sanzioni della Lega, che possono avere conseguenze perniciose, per il comportamento di qualche giocatore. L'Internazionale è squadra estrosa, discontinua, capricciosa in certi momenti, e può essere che debba dolersi molto, nel prossimo avvenire, di quanto successo in questa particolare occasione. Tutto piano e liscio invece a Firenze. Fin troppo. Tanto che l'incontro non ha avuto nessun rilievo tecnico. Erano incompleti, i viola. Mancavano di Segato, ed al suo posto faceva la sua prima comparsa della stagione Magli — del centro avanti Bacci, sostituito da Novelli — e di Rosetta, un po' logoro, c non troppo entusiasta di giocare' contro i suoi e.r-compagni forse. Nella posizione di centromediavo compariva così Cervulo. Senza lasciarsi prendere dal timor reverenziale, l'ospite, che era il Novara, e che era incompleto esso pure, teneva coraggiosamente e tenacemente a bada a lungo ì padroni di casa. Per un'ora ed un quarto non si ve devano nè gioco né reti. Poinello spazio di tre minuti, due riusciti tiri di Gratton decidevano di tutto: ed allora il Novara si inginocchiava. ■ , Largamente incompleta si è presentata pure la Juventus a Udine. Ma qui i ritocchi ed rimaneggiamenti hanno avuto un effetto salutare sulla squadra. La quale, si è mostrata franca e sicura di sè: ha lasciato con tutta calma chl'avversario si sfogasse, ne ha imbrigliate con sicurezza le velleità, e, quando ha detto la sua parola, lo ha fatto in tono deciso ed autorevole. Sul risultato, nulla da dire: basta menzionare che i bianconeri hanno mancato, nei minuti finaldell'incontro, le due più faciloccasioni da essi fatte maturare. Come conseguenza di questa giornata, pessima per i neroazzurri, di ordinaria amministrazione per ì viola, e brillante e nello stesso tempo consistente per i bianconeri, l'Internazionale si stacca di due lunghezze dalla Juventus e dallFiorentina che rimangono assieme al comando della classifica, a pari punti, a pari numero di reti contrarie, e couna sola rete positiva a vantaggio dei torinesi. Si possoncominciare a contare, oramale giornate che mancano atermine della competizione. So no nove, ed il calendario nofavorisce la Fiorentina, allquale assegna tre partite rasa e sei fuori, contro le cin que in casa e Quattro fuori che] riserva ad ambe le sue rivali, \ la Juventus e l'Internazionale.ìDomenica prossima, mentre la\Juvcntus riceve il Bologna, e.l'Inter ospita la Sampdorin. laìFiorcntina è attesa a Napoli, Giù in basso, i soliti sussulti] che non aiutano ad uscire dal- -lo stato di incertezza della si-iInazione. Due punti all'Atalan- ta — i più preziosi perchè ot-.tenuti fuori casa — ed al Pa-\la mo: e mani vuote per tuttiigli altri, e cioè per il Legnano, la Triestina. l'Udinese, la Spai, il Genoa, H Novara e la Lazio. Comprendiamo la Lazio e ci fcr7niamo ad essa ncll'annovcrarc le unità interessate al problema della retrocessione, perche a forza di successivi ruzzoloni, questo undici della capitale si trova ad essere ora tre sole lunghezze più in alto di chi occupa il penultimo posto — Udinese, Palermo e Triestina in cooperativa, col Lc gnano buon ùltimo — ed è su questo penultimo posto che bisogna fare perno nel valutare il pericolo della caduta. È' appunto questa considerazioiie, quella che fa ritenere H Torino oramai come fuori pericolo. Sono di sette punti più elevati dei penultimi, in questo momento, i granata: e, per male che vada loro, sette punti su nove gare ancora a disputare, dovrebbero avere la loro importanza. Il Torino ha compiuto domenica una prodezza che ne mostra la forza morale. Ha trovato nel Genoa un av- versano che ha combinato a suo danno una delle diavolerie tattiche di cui esso stesso è specialista. C'è caduto in pie- nò. andando in svantaggio per due reti a zero Poi ha al-at' il capo e si è rimboccate le ma-.,.„,,'. . .. .. mchc. in poco ,nu di un quar-to dora, lo zero a due è divcn-tato un tre a due. E' cosa r'iecapita molto di r-do, in cani- pianato. Nel quale, domenica, nessu-no ha voluto saperne di messemisure. Nessun pareggio> nella categoria maggiore. Niente compromessi: o vincere o per- dcre, decisamente. l/*u • d VlttoriO Pozzo

Persone citate: Bacci, Gratton, Novelli, Nyers, Segato, Skoglund