I padri e i figli

I padri e i figli I padri e i figli (Nostro servìzio particolare) Milano, marzo. Cos'è cambiato In questi ultimi anni, si chiedono i moralisti, gli osservatori del costume, i bravi padri di famiglia, per giungere a tanta corruzione, a tanta spudoratezza, a una catena così impressionante di scandali? E come si fa, si ripetevano ansiosi qualche sera fa in un salotto borghese alcuni genitori moderni e perbene, a toner lontani 1 nostri ragazzi da questa marèa che sale, alutata dai giornali, dalle fotografie, dai discorsi, dalla lettura di sconcertanti memoriali? Rabbrividivano tutti pensando che le loro figliole un giorno o l'altro potessero confidare a un renorier che l'uomo amato per un anno le ha pagato un tanto al mese, e che ora, figli e figlie parlino di droghe come una volta avrebbero parlato di cacao. La colpa è vostra, rispose a quel gruppo di persone rispettabili di mezza età un signore più vecchio di tutti loro, noto per essere stato ai suoi tempi un celebre conquistatore, un bell'uomo dalle clamorose fortune in amore. Nessuno si aspettava da lui una rivelazione del genere, e tutti l'ascoltarono attenti. « Ho dei nipoti — disse il vecchio gentiluomo — e ogni volta che sono invitato a pranzo da loro, mi meraviglio un po' di più delle precedenti.. Premetto che sono ragazzi come 1 vostri, e 11 conoscete, di buonissima famiglia, educati da Schwester distinte ». E cominciò ad elencare i difetti dei giovani originati dalle colpe dei padri. Una volta 1 ragazzi parlavano come ragazzi, e per dir certe cose i genitori abbassavano la voce e andavano di là. Ora, a diciotto, diciannove, vent'anni, a tavola e subito dopo, davanti al papà e alla mamma, si sente affermare da loro con tutta tranquillità che un compagno va a letto con la cugina di un altro e che secondo loro, Viola < squilla > col Johnny. (D'altra parte i genitori, con gli amici, e presenti 1 figli, lodando una cara conoscente, non vanno affermando che uno dei suoi charme* consiste nell'avere « il letto facile»?). Quando sono ancora al liceo, continuò il vecchio signore, i ragazzi d'oggi vanno a balli in casa dell'uno o dell'altra, stando su molto tardi, bevendo whisky e cognac a bottiglie intere, trattando i genitori (assenti) con la stessa benevola ironia con la quale parlano dell'aranciata. « Pieno di gin fino a qui » è il loro commento a proposito di un amico che ha fatto qualche sciocchezza durante la serata, mentre la più bella della festa non è più definita « carina » o « una cannonata », ma semplicemente « sexy ». « Meglio dire pane al pane e vino al vino » affermano 1 genitori progrediti, intendendo certo altre parole al posto del pane e del vino; ma perchè riferire tranquillamente che il piccolo Robbie, vis à vis dei genitori, è stato soltanto « uno sbaglio », e Graziella, invece «una sbronza»? Una volta (ed 10 ero già quel che allora si diceva un libertino), continuò 11 vecchio gentiluomo, con le signore, anche con quelle avventurose, non si osava parlare di certi argomenti, che ora si discutono coi figli. La parola « invertito » e tutti i sinonimi del caso non venivano mai pronunciati in case perbene. E ancora. Non si può pretendere che crescano moralmente sani i bambini che sentono dire dalla sorella appena fidanzata che loro di figli non ne vogliono fino a quando parrà loro. « Per carità, più tardi vengono, meglio è >. (Anche questi propositi una volta si tenevano segreti). Nè si può sperare niente di buono dai ragazzetti che invidiano altri coetanei perchè a Natale hanno un maggior numero di regali, dato che, fortunati loro, hanno due papà e due mamme. (Genitori divorziati e risposati con prole variata). Non è mai stato lo stretto dovere di una giovane fidanzata sapere con quali donne si è divertito il suo promesso sposo, quando era scapolo; i due fidanzati ne discorrono insieme, e la giovinetta sa con precisióne come si comportava la signora tale nell'intimità. C'è una diciottenne che al ristorante ha voglia.di mangiare il gelato. « Sei incinta? » le chiedono subito i compagni più premurosi. La ragazza con la voce bassa poi non è rauca, ma ha la voce « da alcova ». Non sono neppure colpevoli tutti questi giovani, perchè se qualcuno ascolta i discorsi dei genitori, quando sono in compagnia di amici, non può che meravigliarsi della loro sboccatezza. «Una volta non si trattava tanto di ipocrisia » continuò j) Pubblico Accusatore coi capel¬ li bianchi, « quanto di buona educazione. Noi sapevamo comportarci in modo diverso a seconda degli ambienti, e certe barzellette da caserma ci saremmo guardati bene dal raccontarla ad una signora. 11 far finta di niente era certo più salutare di questo parlar di ogni cosa con chiunque, e senza vergogna». La sua conclusione fu che il mondo va male e andrà peggio perchè prima di tutto si è perso il senso della colpa, si è perso il rimorso, non c'è più pietà per i peccati degli altri, tutto viene accettato e detto con la massima indifferenza, si parla di vizi, di anomalie e di licenza nel modo più spudorato, e alle cose segrete si fa la più sfacciata pubblicità. Così accusati, i genitori progrediti tentarono allora un timido: «Oggi è meglio che i giovani abbiano gli occhi bene aperti ». Ma l'implacabile exlibertino replicò che l'aver gli occhi aperti sul male tanto facile, tanto diffuso e generalmente assolto in anticipo non ha mai fatto bene a nessuno. Camilla Cederna Adriana Bisaccia sosterrà domani gli ultimi assalti

Persone citate: Adriana Bisaccia, Camilla Cederna Adriana

Luoghi citati: Milano