Confermata la condanna all' ergastolo al seviziatore di prigionieri in Russia

Confermata la condanna all' ergastolo al seviziatore di prigionieri in Russia Confermata la condanna all' ergastolo al seviziatore di prigionieri in Russia Alla lettura della sentenza il Tassoli, rimasto indifferente, ha detto: "Non finirà così! Ci rivedremo - Nell'aula si sente sn grido e un tonfo: è la sorella dell'imputato che sviene I giudici militari di Torino hanno confermato all'cx-caporalc Arduino Tassoli la condanna all'ergastolo, già Inflittagli dal Tribunale militare di Bologna. Quando il presidente, rientrato in aula, ha dato lettura del verdetto che respinge i ricorsi presentati dal Tassoli e riafferma la sua piena colpevolezza, una donna dal pubblico ha lanciato un urlo acutissimo ed è caduta a IIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII terra priva di sensi. Era una delle sorelle dell'imputato che, con il padre ed altri parenti, era venuta da Bologna ad assistere al processo. . Il Tassoli invece non ha dato segno di emozione: con voce calma si è rivolto al Tribunale e ha detto : « Signor presidente, vorrei che le famiglie del capitano Albanese e del tenente Pilati venissero informate che io ricon- IIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIII 1111111111111111 ! 1111 11 fermo di non aver fatto nulla di male ai due ufficiali durante la prigionia in Russia ». Prima di uscire dall'aula per essere tradotto in carcere, il Tassoli, rivoltosi alle persone che gli stavano attorno ha ancora detto : « Non finirà cosi! Ci rivedremo... ». Probabilmente con questa frase egli intendeva alludere ad un secondo ricorso al Tribunale Supremo. Le due ultime udienze di ieri sono state interamente occupate dalla requisitoria del P. M. e dalle arringhe dei difensori avvocati Geo Dalfiume e Marulli. Com'è noto, la discussione della causa verteva sui soli due punti accolti dal Collegio Supremo: l'uccisione dei due ufficiali nel lontano campo di concentramento di Tuia non doveva essere, secondo la difesa, ritenuta aggravata dalla continuazione: erano due distinti reati per cui la pena doveva essere diminuita. Il secondo punto riguardava l'inesattezza — lamentata dai difensori — del computo fra le-aggravanti e le attenuanti. Il rappresentante della Pubblica Accusa ha rievocato la dolorosa odissea dei prigionieri italiani sul t treno della morte » e nel campo di concentramento di Tuia. Proprio dalle numerose testimonianza i— ha detto il P. M. — abbiamo la prova del due omicidi nelle persone del capitano Albanese e del tenente Pilati e quindi della continuità del piano criminoso. Anche se non medito il delitto, l'imputato fu spinto dalla sua bestialità e dalla sua violenza a compiere con immediatezza e senza ritegno I gesti che portarono le sue vittime alla morte. |« Alla luce di questi fatti — hn concluso il rappresentante della j Accusa — l'ergastolo è l'unica j pena die si possa applicare ad un delitto così efferato». Il Tribunale ha accolto le sue tesi e la sua richiesta di conferma della sanzione massima.

Persone citate: Albanese, Pilati

Luoghi citati: Bologna, Russia, Torino