Si getta dalla finestra dopo essersi tagliate le vene

Si getta dalla finestra dopo essersi tagliate le vene Stoico suicidio di una insegnante tedesca Si getta dalla finestra dopo essersi tagliato le vene Milano, 5 Marzo. Decisa a morire a qualsiasi costo, una giovane signora tedesca, la ventottenne Doris Beumer, di Hans, si è recisa le vene dei polsi con una lametta da rasoio, e poi si è gettata a capofitto da una finestra del quarto piano della casa di via Meloria n. 6. II drammatico episodio è accaduto stamane poco prima delle 9 ed ha prodotto grande impressione nell'intero quartiere; molte inquiline, a quell'ora, si trovavano ai balconi e alle finestre per le normali faccende mattutine. La donna, alzatasi poco prima, si era recata nella stanza da bagno, aveva proso una lametta e si era tagliata le vene del polso sinistro, sdraiandosi poi sul pavimento ad attendere la morte. Ben presto la poveretta si trovava immersa in una pozza di sangue: ma, per accelerare la fine, e con straordinaria padronanza di se stessa, la Beumer apriva il rubinetto dell'acqua calda, riempiva la vasca, vi si immergeva, con lo scopo di facilitare l'afflusso del sangue. Qualche minuto dopo, però, anche questo espediente le deve essere parso insufficiente a procurarle presto la morte: uscita dalla vasca, indossava un accappatoio, spalancava la finestra e con un balzo fulmineo ne scavalcava il davanzale gettandosi a capofitto nella La suicida Doris Beumer via e sfracellandosi nel cortile sottostante. Con un'autolettiga della Croce Rossa, Doris Beumer veni va trasportata all' Ospedale Maggiore: non era morta sul colpo, perchè era precipitata sull'aiuola di un piccolo giar dino e il terriccio, reso molle dalla pioggia che era caduta per tutta la notte, aveva di molto attutito il colpo; ma presentava fratture agli arti e alla colonna vertebrale e 1 medici si riservavano la prognosi sospettando la commozione viscerale. Le sue condizioni sono andate peggiorando quasi subito e. poco prima di mezzogiorno, la disgraziata signora cessava di vivere senza aver ripreso conoscenza. Dalle prime indagini è stato accertato che, insegnante di lingue a Roma, Doris Beumer, che viveva in Italia da un anno, era giunta a Milano lunedì scorso, ospite del suddito irakeno Abed Naim di Abed. un dottore commercialista, esportatore eli tessuti. Il soggiorno milanese della Beumer avrebbe dovuto concludersi oggi stesso, perchè domani sarebbe partita per la Germania, dove si trovano il marito e una figlia di S anni che abitano a Gottinga. Fino a questa sera la polizia non è stata in grado di stabilire con certezza da quanto tempo duravano i rapporti che legavano Ila suicida al signor Naim: si sa soltanto che costui alloggiava nell'appartamento di via Meloria 6 da qualche mese, In coabitazione con la famiglia della signora Della Borra. Secondo la testimonianza dei coabitanti il Naim e la Beumer avevano trascorso questi giorni in apparente serenità, ritirandosi per la notte nella stessa stanza, ma dormendo separati su due lettucci distin ti. Sul comodino da notte, a fianco del letto della Beumer, gli agenti hanno trovato un flaconcino di Coramina al quale certamente aveva attinto ieri sera prima di addormentarsi; presso il flaconcino un portaritratto vuoto. Evidente mente, prima di lanciarsi dal la finestra, la giovane madre ne aveva tolto la fotografia della figliola che infatti le è stata trovata, macchiata di sangue, sul seno appena giunta all'ospedale. All'ufficio stranieri, presso il quale è stato questa sera convocato per essere interrogato il Naim ha dichiarato che nessun dissapore aveva mai turbato i suoi rapporti con la Beumer, la quale però era sofferente da tempo per un gra ve esaurimento. Egli ha inoltre precisato che si trattava di un soggetto nevropatico, per cui l'aveva spesso consigliata a iniziare una cura. Al mo mento della tragedia, egli era ancora immerso ne! sonno nel proprio letto; è stato svegliato dalla signora Della Borra, quando già la Beumer stava per essere trasportata all'ospedale. La foto trovata sul cadavere

Persone citate: Abed, Abed Naim, Della Borra, Doris Beumer

Luoghi citati: Germania, Italia, Milano, Roma