La felicità di due coniugi rovinata da uno sciopero postale

La felicità di due coniugi rovinata da uno sciopero postale La felicità di due coniugi rovinata da uno sciopero postale Per i mariti infedeli le lettere sono pericolose-L'atroce vendetta d'una moglie (Nostro servizio particolare) Parigi, 5 marzo. Un noto avvocato consigliava sempre ai suoi clienti: «Non confessate mai ». E cosi si dovrebbe dire ugualmente agli amanti: «Non scrivete mai». E' una lettera, infatti, che ha consentito alla moglie di un mercante di maiali di Normandia, madame Champagne, di scoprir'! gli amori clandestini del manto con una graziosa dattilografa di vent'anni, provocando una vendetta atroce sulla quale si deve pronunciare il Tribunale di Neuchàtel-en-Bray, dove è comparsa oggi la terribile sposa. E sono ugualmente alcune lettere, sia pure apocrife, a provocare il divorzio fra due coniugi noti per la loro buona armonia. Cominciamo co! riferire il primo dei due casi che è d'altra parte il più divertente. Il signor Champagne, uomo di una certa età ma sempre «verde», residente a Neuchàtol dove il commercio dei maiali gli procura una bella agiatezza, aveva conosciuto a Rouen — dove si recava spesso per i suoi affari — una bella dattilografa di 21 anno, Denise. Questa non rimase insensibile ne al fascino ne alla ricchezza del porcaro. Tutto andò bene per nove mesi, anche se i viaggetti di monsicur Champagne a Rouen diventarono più frequenti del solito. Un giorno, però, invece di andare a Rouen, il porcaro dovette andare improvvisamente a Fécamp per trattarvi umlsmpuSCmsbcpalvs«rdrfgpVtsgrCgbtm un affare importante, e l'amante, Inquieta per non averlo visto, gli scrisse. La lettera, in assenza del destinatario, andò a finire nelle mani della moglie la quale capi molte cose, e decise di dare una lezione severa alla rivale. Senza perder tempo, madame Champagne convocò la mamma e un'amica, la quale si presentò all'appuntamento con in bambinetta di quattro anni, e con quelle sali su un'auto di piazza appartenente ad un amico di casa. Mezz'ora dopo la moglie tradita si presentava all'ufficio di Denise e chiese della ragazza a cui disse: « Vi vorrei parlare di mio marito ». Denise, per evitare uno scandalo in ufficio, propose di uscire; in strada, dove il tassì era fermo dinanzi alla porta, la signora Champagne intimò imperiosamente alla rivale: «Salite e andiamo a casa vostra». Voleva trovare le eventuali lettere del marito, ma la perquisizione non dette i risultati sperati perchè le lettere erano in casa dei genitori della ragazza. « Andiamo dai vostri genitori », intimò allora madame Champagne. Ma durante il tragitto essa diventò letteralmente furiosa: in una crisi di rabbia lacerò gli abiti di Denise, mettendola quasi nuda; poi, mentre l'amica e la mamma tenevano la ragazza Immobile, la moglie tradita seviziava, con crudele lentezza, la vittima, nonostante le sue urla. Dinanzi al domicilio dei genitori c'era, fortunatamente, il fratello della ragazza, che liberò la sorella e poi andò a denunciare l'accaduto alle autorità. Questo mandarono dalla ragazza un medico per visitarla e i gendarmi per « constatare 1 danni ». Oggi madame Champagne è comparsa dinanzi ai giudici. Sapremo più tardi la sentenza. Ora l'imputata è stata accolta dagli applausi di un gruppo di donne — tutte maritate — che le hanno fatto consegnare un mazzo di garofani e un mazzo di ciclamini. L'altro caso è meno drammatico e dimostra che la più perfetta delle organizzazioni, anche nel campo dell'adulterio, è soggetta a fatti imprevedibili che denunciano i colpevoli. Il fatto imprevedibile, ihe rovinò l'organizzazione del sig. P.. fu lo sciopero generale iell'agosto 1953. Il commerciante aveva un'amante a Parigi; quando diceva alla moglie di andare per affari in Alsazia o sulla Costa \zzurra, rimaneva nella capitale, ma da alcuni amici nelle varie città faceva imbucare alla data prestabilita cartoline e lettere preparate in anticipo e indirizzate alla consorte. Da oltre due anni l'organizzazione funzionava perfettamente, quando vennero gli scioperi dell'agosto '53. Prima che essi scoppiassero, il sig. P. aveva mandato ai suoi amici le solite cartoline e le solite lettere; quando però giunse la data della sua « partenza », non c'erano più treni e il commerciante fu costretto a rimanere a casa. Gli scioperi finirono e le lettere, rimaste ferme, vennero consegnate, sebbene con ritardo. La moglie ricevette dunque parecchie lettere che il marito rimasto a casa le aveva spedite da Nizza; e la moglie comprese tutto. J,

Luoghi citati: Alsazia, Nizza, Normandia, Parigi