L'ora del surrealismo

L'ora del surrealismo LE ARTI E GLI ARTISTI L'ora del surrealismo Alla Biennale di Venezia sarà variamente documentalo il gusto surrealistico europeo - Una grande mostra di Guido Reni a Bologna a o a o r i l Quest'anno la Biennale di Venezia, continuando la documentazione dei più vistosi < movimenti > dell'arte contemporanea, si svolgerà, in un certo senso, sotto il segno del Surrealismo. Non avremo una vera e propria mostra « storica», tipo quelle degli Impressionisti e del Fauvcs; ma, sollecitate dal Comitato degli Esperti, alcune presenze d'artisti rlailacciantisi nelle varie nazioni al gusto surrealista. Così, ad esempio, il Belgio illustrerà l'aspetto fantastico della sua arte da Jheronimus Bosch e René Magrittc. Di più, per Invito diretto della presidenza della Biennale, saranno allestite mostre personali di Jean Arp, Max Ernst, Joan Mirò. Quanto e Salvador Dali, per anni 11 più famoso surrealista del mondo, ma ormai passato dalla c trascrizione letterale del sogno e dell'allucinazione » a una pittura che, nel santo grembo della Chiesa, lasciamo ai teologi di decidere se sia o no € religiosa », molto si parlò d'una sua grande esposizione italiana che avrebbe dovuto offuscare 1 trionfi romani e milanesi di Picasso; anzi, parecchie gustose anticipazioni verbali (quando gli spagnuoli ci si mettono, o con le parole 0 coi fatti, non li batte nessuno) fornirono materia di amene cronache. Ma Dali non gode più da tempo la stima dei severi esegeti del Surrealismo, Breton in testa, che gli rimproverano la virtuosistica tecnica retrograda, nutrita di accademismi e di influenze extra-pittoriche. E' un peccato, perchè la sua pittura se non altro è divertente, come 1 leggendari baffi dell'artista carichi di significati ermetici; e i suoi deliri barocchi tanto più si fanno spassosi quanto più vorrebbero agghiacciarci col soffio mortale dell'incubo. Arp, Ernst, Mirò, sorlo invece dei puri; e i due primi parteciparono a quella sublime concezione mentale che fu, nel 1917, Dada, cioè la negazione totale, il nulla eretto a sistema d'arte. Arp fa nascere la sua forma libera dal gioco della fantasia e dell' incosciente. Ernst inventa, fra l'altro, il collage fotografico inteso come allucinazione d'immagini, ed è il regista d'ogni ossessione fi gurata. Mirò, il terzo spagnuolo celebre dell'attualità pittorica, inventa — leggiamo in un'edizione Skira — « con dei geroglifici un linguaggio nuovo». Può avvenire che alcuni segni restino indeterminati, ambivalenti fino a che il loro senso si riveli con l'accostamento d'altre figure; ma polche tutto ciò « corrisponde a una rappresentazione concreta del suo spirito, codesti segni fanno parte del reale ». E allora è bravo chi ne capisce ancor qualcosa. Il Comitato degli Esperti avverte che non intende formulare un giudizio sul movimento surrealista presentandone una documentazione, e che si limita a fornire un elemento d'Informazione storica. Bene sarà sempre un'Informazione meno noiosa del monotono panorama astrattistico. (E si chiede umilmente scusa d'invocare in una mostra d'arte qualcosa che non sia sbadiglio). * * La retrospettiva di ' Cesare Tallone, già allestita a Bergamo per celebrare il centenario della nascita d'uno dei più vigorosi ritrattisti italiani del iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiin srlarssd1cesulssccplqlppdcelsblcl(cnrezza e 7 8 4 4 8 8 8 ,3 ,6 ecrdn secondo Ottocento, s'è trasferita a Milano, nel palazzo della « Permanente », dove reste rà aperta fino al 21 marzo. Sotto il patronato del Presidente Einaudi, Bologna allestirà per quest'estate una grande mostra di Guido Reni (15751642), 1-1 pittore che nel Seicento godette fama immensa, e del quale l'estetica del nostro tempo ha reso difficile un'esatta valutazione. Lodevole, quindi, lo scopo della mostra, di documentare in sede storica la validità di un'arte che alimentò per quasi due secoli un gUBto artistico europeo. Se si dice, a proposito dell'arte contemporanea, che un quarantennio di riconoscimenti le assicurano legittimità, si può anche sostenere oh'è improbabile uno sbaglio durato duecent'anni; salvo 11 parer contrarlo di Arp, Ernst, Mirò e di Dada, * * Piccola biblioteca. — In bella, maneggevole e bene Illustrata edizione, Einaudi ripubblica La vita di Benvenuto Cellini, a cura di Marcella Gorra che sostanzialmente ha seguito l'edizione critica del Bacci (1901), fornendo al testo una chiara introduzione e fitte utili note. — La Critica d'arte, di retta da Carlo L. Ragghiatiti, ed edita dal Vallecchi a Firenze, • ha ripreso le pubblicazioni, mar. ber. cslpuc

Luoghi citati: Belgio, Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Venezia