Uccide il figlio a colpi di scure di Antonio Antonucci

Uccide il figlio a colpi di scure FOSCA TRAGEDIA FAMULI AMIE AD AOSTA Uccide il figlio a colpi di scure Torbidi precedenti del dramma - 11 bimbo della vittima trovò il padre in un lago di sangue - L'uccisore afferma di essere stato aggredito con una pistola (Dal nostro inviato speciale) La Sulle, 19 febbraio. La storia che tentiamo di ricostruire su voci, indizi, racconti monchi ed altre incertez\ze — perchè carabinieri, que mtura, autorità giudiziaria dei|;rt valle d'Aosta sono solidali j)ie! silenzio imbronciato contro { giornalisti — affonda le sue j r((rijci ossoi /0„t„„0. Olivero x,wljio, di Montjovet, che atdualmente ha 57 onnij amoreg, gio a suo tempo con Donnei , i o a o e Ferdinando, di La Salle, ora sessantenne. Prima che si sposassero, la donna ebbe due figli: Maurizio e Ida, quest'ultima muta. La Salle è un comune di circa 2000 abitanti a 28 chilometri da Aosta. Nella vicinissima frazione di Croce dei Prati, Ferdinando Donnei possiede una casa con tanta terra per alimentare due mucche. Buon lavoratore, ce n'è quel tanto che basta per vivere. Egli finisce per sposare Luigia, ma non riconosce legalmente nessuno dei due figli. E' probabile che ciò sia stato oggetto di liti altrettanto frequenti che rumorose, anche perchè la donna, pure lei di stato ciuiZe incerto, conosceva le amarezze sociali che una simile condizione comporta, malgrado gli sforzi notevoli della civiltà per attenuarle. Infine il marito entra nell'ordine d'idee di fare le cose a metà: riconoscere cioè soltanto uno dei due figli: e la sua scelta cade sul maschio, Maurizio. Egli è già sposato con Gemma Pallais di Sarre, dalla quale ha già avuto due bambi ni: Omero, 10 anni, e Ugo, Intelligente, svelto, senza pan ra della fatica, Maurizio ave va abbandonato un lavoro serio e ben remunerato alla Cogne, perchè certo di cavarsela anche meglio nella vita libera. Mi dicono che avesse affittato una cascina e di certo si era occupato in qualche cosa di questo genere e stava benino. Mentre si parlava del ricono, scimento futuro, la moglie del Donnet se ne va di casa, ritirandosi, più indignata di Achil. le, in un paese lontano. L'uo- mo alza le spalle e dice al fi- glio: € Adesso che sono rima-sto solo, vieni ad abitare a ca- lliiiiiiiiliillllliiiiiiiiiiilllllliilillliiiliiiiiniiiii sa mia, tu, tua moglie e i tuoi bambini >. Il figlio accetta, spazio ce n'è a sufficienza. Ciò è avvenuto nei primi di agosto dell'anno scorso. Nel promesso riconoscimento e nell'offerta ospitalità l'uomo macchinava qualche fosco disegno verso la nuora? Ciò non è improbabile; ed è una premessa abbastanza logica per spiegarsi le liti sopraggiunte. Non avendo ottenuto nulla, non gli dispiace che la moglie sdegnata rientri. Da quel momento in casa Donnet è l'inferno. Brucia alla donna che suo marito voglia riconoscere per legittimo soltanto il maschio e non la femmina anche sfortunata; e sia che ella miri al secondo riconoscimento, sia per odio confuso contro un fatto antipati- co, si scaglia addosso agli « i<n \[rusit cominciando dalla mio \ra. La detesta e non ne fa miiiiiiillliiliiiiiiiiilllilliiiiiiiiiiiiiiiiiiliiiiiiiiiiiin stcro; così di cuore la detesta da abbracciare nella sfessa antipatia villana anche il proprio figlio. Infine i quattro debbono andarsene, orsono circa tre mesi. Un uomo buono li accoglie a La Salle a un prezzo minimo o zero: è Cottier Evaristo. La vita riprende alla meno peggio. Maurizio ha qualche capo di bestiame, compera fieno, gira di qua c di là come spaccalegna con una sega meccanica, alla sua famigliola non manca nulla, ove si eccettuino i sonni tranquilli, perchè nella vicinissima Croce dei Prati l'odio non accenna a placarsi. Domenica scorsa il padre di Maurizio avrebbe detto: — Se mio figlio viene ancora una volta a casa mia lo ammazzo! Stamane Maurizio è andato da suo padre, verso le sei e mezzo, per ritirare — dicono — una sua coperta. L'abbandono della casa paterna era infatti avvenuto con una tale fretta da non portarsi via tutto. Infine si poteva presumere che non fosse tanto difficile provvedere in seguito. La minaccia di essere ucciso no» gli fa paura. Egli è ben più forte di suo padre e sua madre messi insieme. Mezz'ora dopo la moglie di Maurizio, colpita, come dice lei, da un < presentimento >, manda il figliolo più grande, Omero, a vedere cosa fa suo padre. Il piccolo arriva e incontra il nonno che gli dice: — Tu va via! — Egli non se ne va e sulla soglia della stalla vede il padre in un lago di sangue. Quasi subito anche la madre corre dietro ad Omero e il suocero le grida contro — Ho già detto di andarvene. Che cosa era successo? Sicuramente Maurizio era morto colpito da diversi colpi di scure, ma la verità quale sarà mai? Non abbiamo come testi- r io iiil ouai e. monianza diretta che i Donnet marito e moglie, arrestato uno, in condizioni di fermo l'altra. Prima ancora di parlare ton i carabinieri l'uomo ha confidato a qualcuno: — Stamattina aprendo la stalla mi sono trovato di fronte mio figlio con una pistola in mano, un coltello nell'altra e 'un bastone ricurvo al braccio. • Mi ha detto: <Oggi la facciamo finita>. Ho preso l'ascia e a I?*? co'Pito sul del c0< to to ana nle io ni n o o à, no s m- tcllo, che gli è caduto a terra. Poi, perduta la testa, ho continuato fino a che non l'ho visto morto. Quindi è andato a lavarsi le mani e ha mandato a chiama re i carabinieri. Questa versione è mai attendibile/ Bisogna aspettare. A creder gli, l'aggressore non sarebbe lui, ma il figlio furibondo per il riconoscimento anco ra da venire e per i danni sofferti con l'andare a vivere in casa del padre e quindi altrove. La moglie del Donnet è solidale con la versione del marito ed è indubbio che nell'interno della stalla dove quella notti t coniujt dormivano manchi a- .ogni traccia di lotta. Abbiamo avvicinato anche la moglie del defunto, una povera creatura ormai senza lacrime Ella dice: — Lei (la suocera) è una strega e lui è un mascalzone. Vigliacco, vigliacco! Quando era piccolo gli ha dato le scarpe per i piedi e adesso che aveva due figlioli lo ha ammazzato! La supposta i>istola risulterebbe essere una specie di scacciacane con la scritta < Pecos Bill >. Cojiciusiojie di questo primo panorama: si parte da una irregolarità nel costituire un gruppo familiare, se ne sprigionano dissensi e liti finché si arriva ad un delitto feroce come se ne registrano pochi anche fra estranei. Restano da fissare le parti definitive del torto ed è storia assai triste perchè a chiunque esso appartenga, l'orrido del fatto non si attenua di un soffio. Antonio Antonucci gistthmsgcsaddgrUMIIIIIIIIlllllMlllllllllllllllllllllllllllimilllllllll La porta della stalla davanti alla quale è avvenuto il delitto e a Maurlzio Donnet t t li i o a r i e i ' La moglie dell'ucciso

Persone citate: Cottier Evaristo, Ferdinando Donnei, Gemma Pallais, Olivero, Pecos Bill, Sarre

Luoghi citati: Aosta, La Salle, Montjovet