La conferenza di Berlino è finita con un accordo soltanto per l'Asia

La conferenza di Berlino è finita con un accordo soltanto per l'Asia IL «DIALOGO,, niPRKXnKTì\- IL SS APRILE A GINEVRA La conferenza di Berlino è finita con un accordo soltanto per l'Asia • Nel comunicato finale, i quattro ministri degli Esteri constatano il fallimento dei negoziati sui problemi austriaco e tedesco - Continueranno le trattative per il disarmo • Speranze in futuri accordi per la "Banca atomica,, (Dal nostro inviato speciale) Berlino, 18 febbraio. Dopo ventisette sedute la conferenza quadripartita si è Chiusa stasera alle 19 in una atmosfera di cordialità, che contrasta con l'asprezza dei dibattiti e permette di notare che la temuta rottura fra Occidente e Oriente non è avve, nuta. V II dialogo iniziato a Berlino verrà continuato. In Europa, la guerra fredda non avrà termine per il momento, perchè (un'Austria e la Germania non i stato raggiunto alcun accordo; in cambio si profila la possibilità di porre termine fra ^pochissimi mesi alla guerra In Indocina e di impedire che la pericolosa tensione politica in Corca possa portare a una riripresa delle ostilità. Il Con piena sincerità X Alla chiusura del lavori i quattro ministri hanno pubblicato questo comunicato, unico ™5e congiunto: 9K *Ha avuto luogo a Berlino, Mìtfra il 25 gennaio ed il 18 feb■ìi' braio, un convegno dei mini:»tri degli Esteri degli Stati iVniti/ della Francia, del Re- frgno Unito e dell'Unione Sovietica, signori John Fostcr Dulles, Georges Bidault, Anthony Eden e Vyacheslav Molotov. 1 i'piinistri hanno raggiunto i seguenti accordi: -,f «A) I ministri degli Esteri degli Stati Uniti, della Francia, del Regno Unito e dell'U- ' .tttone Sovietica, riuniti a Boriino, % « considerando che lo stabilimento mediante mezzi pacifici, di una Corca unita ed indipendente costituirebbe un importante fattore per diminuire la tensione internazionale e per ristabilire la pace 'J:Ìn altre jmrti dell'Asia, ?Sl < propongono che si riunisca ■''ia Ginevra il 26 aprile una conferenza dei rappresentanti degli Stati Uniti, della Francia, del Regno Unito, dell'Unione Sovietica, della Repubblica popolare cinese, della Repubblica della Corca, della Repubblica popolare democratica della Corca e degli altri Paesi, le forze amiate dei quali abbiano partecipato alle ostilità in Corea e che desiderino parte■ ciparvi. Scopo della conferenza è di raggiungere una pacifica soluzione della questione coreana; €Sono d'accordo sul fatto che alla conferenza, alla quale saranno invitati i rappresentanti degli Stati Uniti, della Francia, del Regno Unito, dell'Unione Sovietica, della Repubblica popolare cinese e degli altri Stati interessati, sia discusso anche il problema del ristabilimento della pace in Indocina. t Resta inteso che nè l'invito alla suddetta conferenza nè il fatto che la conferenza stessa sia tenuta, saranno ritenuti ir tali da implicare il riconosci mento diplomatico in tutti i casi in cui tale riconoscimento non sia 3tato già accordato. < b) I governi degli Stati Uniti, della Francia, del Regno Unito e dell'Unione Sovietica. « convinti che la soluzione delle controversie internazionali, necessaria per lo stabilimento di una pace durevole, verrebbe considerevolmente facilitata da un accordo sul disarmo, o quanto meno, da una sostanziale riduzione degli armamenti, terranno uno scambio di idee per promuovere una positiva soluzione dì tale problema, così come previsto nel paragrafo 6 della risoluzione del 28 novembre 1953 delle Nazioni Unite. € I quattro ministri hanno avuto un completo scambio di idee sulla questione tedesca, sui problemi della sicurezza europea e sulla questione austriaca, ma non sono stati in grado di raggiungere un accordo su di essi ». Le pressioni cinesi Le modalità per l'accordo sulla conferenza di Ginevra costituiscono un Innegabile successo per gli Occidentali. La Cina comunista non sarà potenza invitante, ma Invitata, come la Corca meridionale ad esempio, il cui governo verrà a trovarsi a Ginevra In una posizione di parità con quello dì Pechino. Inoltre gli Occidentali hanno dichiarato — e Molotov ne ha preso atto — che l'invito alla Cina non rappresenta un riconoscimento diplomatico. Molotov ha Inoltre ceduto su due questioni secondarle (la sede: Ginevra e non Nuova Delhi; la data: il 26 e non Il 15 aprile, per consentire agli Occidentali di fare Pasqua a casa) e su un problema di Importanza fondamentale: la conferenza ginevrina si occuperà esclusivamente della Corea e dell'Indocina, e non di tutte le questioni asiatiche, o addirittura di tutti i problemi mondiali della pace, come aveva richiesto il Cremlino. Le concessioni fatte da Molotov mostrano quali pressioni abbia esercitato Pechino su Mosca, perchè Molotov conquistasse alla Cina il diritto di partecipare a una grande conferenza internazionale che, in clima di maggiore distensione, potrebbe rappresentare il primo passo verso il riconoscimento del governo di Pechino. Anche Molotov può vantare un successo, e di portata forse maggiore di quello ottenuto dagli Occidentali. La convocazione della conferenza di Ginevra rappresenta la continuazione del dialogo fra Oriente e Occidente, e anche se il dialogo venga 'Imitato per il momento alla discussione dei problemi asiatici, l'opinione pubblica — anche quella americana, e certamente quella francese e inglese —, dimenticherà in parte la delusione per il mancato accordo sulla Germania e sull'Austria. Non verrà quindi indebolita in Francia e altrove, la posizione degli avversari dell'esercito europeo. Molotov ha guadagnato altro tempo e ha raggiunto lo scopo principale della sua venuta a Berlino: Il rinvio del riarmo tedesco. E questo sembra il risultato più importante di queste tre settimane e mezzo di discussioni, veramente estenuanti per chi vi partecipava e per chi doveva riferirle. Minore importanza va data alla seconda parte del comunicato relativa alla decisione di continuare lo scambio, di opinioni sui problemi del disarmo. Si tratta di una raccomandazione accademica non bisogna farsi eccessive illusioni su questo scambio di opinioni per mezzo dei consueti canali diplomatici. Qualche frutto potrebbe dare, invece, le trattative a quattro occhi che Molotov e Dulles hanno avuto per discutere il progetto di Eisenhower sulla « banca dell'atomo >. Le trattative saranno continuate a Washington, fra Dulles e lo ambasciatore sovietico Zarubin. Del piano di sicurezza proposto da Molotov, non se n'è parlato oggi. Lo stesso si dica della proposta russa di rinviare il problema triestino al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Questa proposta deve considerarsi definitivamente respinta. Se può essere discutibile la responsabilità del mancato ac¬ cdnltaddlSd1adqrvsadttpdddcccpi cordo sulla Germania, è evidente che la responsabilità di non aver dato la pace all'Austria ricade esclusivamente sulla Russia. Gli occidentali avevano accettato tutte le condizioni dei russi, eccettuate le due richieste presentate da Molotov all'ultimo minuto: il rin¬ vio del ritiro delle truppe fino a! giorno della firma del trattato di pace con la Germania, e la neutralizzazione dell'Austria. L'amarezza degli occidentali per l'intransigenza russa sull'Austria e sulla Germania si è rispecchiata In un duro discorso di Dulles. Tuttavia, appena terminata la battaglia polemica, I quattro ministri si sono accomiatati con grande cordialità, scambiandosi autografi e lunghe strette di mano. Enrico Altavilla Alla luce dello fiaccale, migliaia di cittadini hanno fatto ieri a Berlino-Ovest una « marcia del silenzio», per protestare contro 11 mancato accordo del «4» sulla Germania. (Tel.) casi in cui tale riconoscimento Oidetli di f P a cdo sull Germi è vi