Lo strangolatore di Londra praticava anche la tratta delle bianche

Lo strangolatore di Londra praticava anche la tratta delle bianche Indagini che riservano nuove sorprese Lo strangolatore di Londra praticava anche la tratta delle bianche I loschi traffici di "Mr. M„ ad Algeri a Parigi e in Belgio-Alibi solidi ma contraddittori - Un'altra ragazza scomparsa (Dal nostro corrispondente) Bonn, 18 febbraio Questa sera al Comando centrale della polizia di Colonia, che da due giorni è letteralmente assediato da decine di giornalisti tedeschi e stranieri, l'ispettore di Scotland Yard Willfred Daws ha reso, in merito al «caso di Mister M.», la seguente dichiarazione: « L'uomo che si è tolta la vita nella foresta di Colonia è senza dubbio John Donald Chesney, alias Merrit, alias Milner, meglio conosciuto come il re del contrabbando. Egli era attivamente ricercato quale presunto assassino di lady Menzies e della di lei figlia Isabel Chesney. Fino a questo momento, però, non è stato possibile stabilire con certezza se egli sia il responsabile del duplice omicidio di Ealing ». Dopo questa breve dichiarazione, alla Centrale di polizia è sceso di nuovo il sipario del silenzio. Si sa però che la polizia inglese, in collaborazione con quella tedesca, sta lavorando accanitamente per sbrogliare l'intricata matassa di questa sempre meno chiara vicenda, nata giusto una settimana fa in un ospizio di Londra. Nessuno fino ad ora può dire con esattezza se Mister M. nel giorno del delitto fosse nella capitale britannica, nè ricostruire d'altro canto l'itinerario internazionale seguito dal . « re del contrabbando » nei giorni successivi al crimine. Il racconto delle sue peregrinazioni è pieno di lacune: mercoledì scorso, 24 ore prima che fosse scoperto il de¬ litto, Mister M. era ad Amsterdam, dove ?i sarebbe trattenuto fino a sabato: questo ha dichiarato la sua amica, Sonia Winnicke. Da parte sua l'avvocato del « re del contrabbando », F. Clarke, ha reso noto a Londra che il suo cliente venerdì scorso si trovava in Germania' «John Chesney — ha detto il legale — mi telefonò dalla Germania, protestando la sua innocenza in ordine al duplice omicidio ». Ma allora Mister M. venerdì scorso era in Germania o ad Amsterdam ? Per quanto si riferisce alle due giornate successive, domenica e lunedì, il racconto diventa più oscuro. Lunedì, sempre secondo Sonia Winnicke, il presunto omicida era a Colonia. Alle 17 dello stesso giorno — così ha dichiarato un autista di piazza di quella città — Mister M. noleggiò un taxi e si fece condurre a Bergischgladbach, nei dintorni. Lì si recò in un albergo e prese i suoi bagagli. Poi tornò a Colonia e verso le 20 dello stesso giorno l'autista del taxi lo accompagnò a un altro albergo nei pressi del Duomo. Ne uscì dopo una mezz'ora per farsi portare a Dueren. Nella piccola città Mister M. —- sempre secondo l'autista — tentò più volte di parlare con la signorina Sonia Winnicke. A casa della ragazza, però, gii fu sempre risposto che Sonia non c'era. Il tentativo si ripetè quattro o cinque volte. Alla fine — orano le 23,30 circa — Mister M. si fece riportare a Colonia. Il giorno dopo, martedi, Mister M. veniva trovato o cadavere nella foresta prossima alla città. Per tutta la giornata di oggi poliziotti e giornalisti hanno fatto la spola tra Dueren, Colonia, Bergischgladbach e Bad Godesberg (nei pressi di Bonn) al fine di cucire insieme i frammenti di questa vicenda. La polizia naturalmente aveva preso, contro la professionale curiosità dei giornalisti, le sue precauzioni. Sonia Winnicke è scomparsa dalla circolazione e solo le autorità inquirenti ne conoscono il rifugio. Un giornalista inglese che si era recato a Dueren per avere da un fotografo della città una interessante « negativa » (Mr. M. e la sua amica durante un week end) è tornato indietro a mani vuote; quando ha offerto 10 mila marchi per la negativa (circa, un milione e mezzo di lire italiane) il fotografo gli ha risposto che proprio mezz'ora prima un agente di Scotland Yard aveva sequestrato 11 documento. Oggi poi è entrato in ballo, dopo Sonia Winnicke e le due sorelle Christa e Babette N. (rispettivamente la seconda moglie e l'ennesima amante del « re del contrabbando », ambedue scomparse in circostanze oscure), un quarto personaggio femminile, Gerda von Scholler. Gerda è una giovane nobildonna di Stoccarda, conosceva bene il Chesney, fu con lui a Parigi anni or sono, potrebbe raccontare molte cose interessanti, ma nessuno sa mi mimmi inumi min unii dove sia adesso. La collezione femminile di Afr. M. però non è finita, e compaiono qua e là nella sua vita di avventuriero internazionale altre giovani donne, che per ora non hanno un volto. Anni addietro, difatti, il Chesney fu condannato in Belgio anche per aver fatto entrare clandestinamente in quel paese un'altra giovane e avvenente tedesca: e anche la sorte di quest'ultima fanciulla è rimasta oscura. Non sarebbe però difficile intuire l'epilogo di certe romantiche vicende, visto e considerato che Mr. M., oltre a contrabbandare in nylon, sigarette, tappeti, valute e preziosi, trafficava anche in donne. Il che non è per le polizie di tutta Europa una novità. Anche in Francia ilfr. M. si buscò una condanna per aver falsificato i documenti di altre ragazze. Sembra che la notorietà dell'avventuriero fosse piuttosto larga: trafficava ad Algeri, a Parigi, ad Amburgo, a Nizza. Era un personaggio di primissimo ordine anche negli ambienti dei trafficanti di « schiave bianche ». V.

Persone citate: Clarke, Fino, Isabel Chesney, John Donald Chesney, Menzies, Merrit, Milner, Mister M., Sonia Winnicke