Il calzolaio assassino interrogato dal giudice
Il calzolaio assassino interrogato dal giudice Il calzolaio assassino interrogato dal giudice Smentito un tentativo di suicidio - L'istruttoria non può procedere col rito sommario per la complessità dell'indagine Alessandria, 16 febbraio. La fantasia popolare non è ancor sazia di quanto si è detto e scritto intorno al calzolaio Emilio Olmo, il tristo protagonista della strage di piazza Marconi, compiuta nelle note circostanze, la sera del 2 febbraio. Benché siano trascorse ormai due settimane, la barbara uccisione della moglie Costantina Masuello e del garzone Francesco Dametto, forma ancora argomento di discussioni e congetture. Fra le altre notizie diffuse oggi in città, vi era quella secondo cui l'Olmo si sarebbe suicidato in carcere, vinto dal rimorso e per non affrontare il giudizio degli uomini. Ma si è trattato di una voce priva di qualsiasi fondamento, poiché si è appreso che il detenuto vive tranquillo nella sua cella insieme ad altri prigionieri, quasi senza rendersi conto della tremenda responsabilità che su di lui incombe. I disturbi denunciati nei primi giorni della sua detenzione — cefalee, conati di vomito ecc. — sono ora totalmente scomparsi. La Procura, che aveva iniziato e svolto le prime indagini tanto da far ritenere che avrebbe proseguito nel suo lavoro con il rito sommario, ha trasmesso oggi gli atti al giudice istruttore dott. Buzio: la inchiesta verrà quindi svolta con il rito formale, né si prevede per il momento quando potrà concludersi. Si ritiene tuttavia che la sentenza del magistrato Inquirente possa essere emessa nel prossimo maggio, di guisa che il processo contro l'Olmo si svolgerebbe nella tornata della Corte di Assise di Alessandria, dopo la data suddetta. Nulla è stato deciso circa il fatto di sottoporre l'omicida a perizia psichiatrica: tale decisione verrà eventualmente presa dal giudice istruttore nel corso delle ulteriori indagini. Oggi i difensori del calzolaio, avv. Gino Obert di Torino e Augusto Bolgeo di Alessandria, hanno conferito con il magistrato che istruisce il procedimento penale: successivamente, a istruttoria ultimata, potranno conferire con l'imputato.
Persone citate: Augusto Bolgeo, Buzio, Costantina Masuello, Emilio Olmo, Francesco Dametto, Gino Obert
Luoghi citati: Alessandria, Torino
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