Un settimanale pubblica il presunto memoriale

Un settimanale pubblica il presunto memoriale JLc rivciaziani ili Anna Miaria faglio Un settimanale pubblica il presunto memoriale Milano, 10 febbraio. Il settimanale L'Europea pubblica nel suo numero di domani un estratto di un presunto memoriale attribuito ad Anna Maria Moneta-Caglio. In diversi punti il documento è stato mutilato, molte righe sono omesse,, poiché contiene nomi ed episodi estranei alla vicenda Montesi ed ai rapporti fra la Moneta-Caglio ed il marchese Montagna. Nulla di nuovo in sostanza emerge dalla lettura del memoriale: un fugace accenno all'incontro che sareb be avvenuto fra Wilma Montesi ed il marchese. Montagna, ed alcune rivelazioni sulla vita privata e sugli affari di quest'ultimo. Il legale della Moneta-Caglio, avv. Ferrari Bravo, non appena appreso che il settimanale stava per pubblicare il documento, ha diramato un comunicato ufficiale: < Per espresso incarico della, signorina Anna Maria Moneta Caglio segnalo che qualsiasi pubblicazione o rivelazione di un preteso memoriale da parte di chiunque non può essere che frutto della fantasia di chi lo pubblica a fini evidentemente speculativi e scandalistici; non esiste nessun memoriale che provenga dalla signorina Anna Maria Monete-Caglio e che porti la sua firma. La signorina Anna Maria Moneta-Caglio si riserva ogni azione di legge che possa competerle e diffida chiunque da ulteriori pubblicazioni ». Ma la direzione dell'* Europeo » ha smentito questa sera le dichiarazioni dell'avv. Ferrari Bravo, confermando l'autenticità del documento stesso e la sua diretta provenienza. In tutto si tratta di quattro pagine e mezzo dattiloscritte; nelle prime righe Anna Maria racconta l'inizio della sua avventura, che non presenta alcun interesse in relazione al caso Montesi ed al processo contro il giornalista Silvano Muto. La ragazza comincia con il dira che lasciò la famiglia nel maggio del '52 e si trasferì a Roma, con scarsi mezzi finanziari. Munita di una lettera di raccomandazione per l'allora ministro delle telecomunicazioni Spataro, nell'agosto dello stesso anno si recò al Ministero e dopo una lunga attesa venne ricevuta da un segretario. Nell'ufficio il funzionario non era solo: vi era pure il marchese Ugo Montagna, che le venne presentato come la persona più idonea per moralità e possibilità di aiutarla. Anna Maria divenne la sua amante. Il 7 giugno del '53, dopo avere telefonato a lungo In casa del marchese Montagna, ed inutilmente, sospettando che questi la tradisse, Anna Maria si recò in automobile in casa dell'amico. Giunse mentre Ugo Montagna stava uscendo in macchina con una ragazza. La Moneta- Caglio inseguì la vettura per un'ora e tre quarti: quando vide scendere la donna, lascrutò attentamente. Dopomolto tempo, le parve di rico- noscerla in Wilma Montesi, colei che fu trovata morta vi- cino alla riserva di Capocotta. Questo è l'unico accenno allavicenda della Montesi. Il memoriale accenna poialla campagna di stampa che seguì la morte della Montesi : riferisce vaghi interventi e telefonate di un amico al Montagna, in cui lo si prega- va di intervenire con il capodella polizia. Anna Maria, do- po un litigio con il marchese,tornò a Milano. Vedeva solouna volta al mese il suo ami-co, recandosi nella capitale, « A Milano — dice il docu-mento — Spataro mi raccomandò alla televisione. Però non fui accettata a causa del mio erre difettoso... Ugo Montagna mi permise poi di ritornare il 2 di ogni mese per festeggiare insieme la ricorrenza del nostro primo incontro... Un giorno trovai nelle tasche di Ugo un ritaglio di giornale in cui si parlava di una giovane di 27 anni che, non sapendo dove andare a dormire, di notte aveva rotto il vetro di una cantina o che so io e qui aveva trovato riposo. Il ritaglio dava anche notizia che la ragazza, su allarme del portinaio, era stata arrestata». Anna Maria chiese al Montagna una spiegazione del perchè tenesse nelle tasche quel frammento di giornale. Ugo mi disse che aveva mandato a liberare la donna e l'aveva aiutata. Alternando il discorso sull'attività affaristica del Montagna con le sue questioni sentimentali, la Moneta-Caglio racconta poi alcuni episodi: una cartolina mandata dall'uomo ad un influente amico romano, le difficoltà flnanzia- lrie in cui egli si dibatteva (il documento parla di 52 milio-ni di debiti), gli improvvisi e notevoli guadagni, il giro delle.conoscenze altolocate. Infine, Isuoi sospetti su certe narra ì serate trascorse dal Montagna con gli amici nella tenuta di Capocotta, e l'uso frequente di sigarette drogate, di cui il marchese, sempre secondo il memoriale, faceva uso. Quan do la giovane vide sulla rivista Attualità, diletta dal giornalista Muto, le fotografie e l'inchiesta sulla morte di Wilma Montesi, credette « di capire tutto >. Mise insieme i suoi sospetti con le rivelazioni del giornale e si convinse che il Montagna svolgeva una attività poco chiara e che le misteriose « cacce notturne > a Capocotta nascondevano qualcosa di losco. < Io stessa seppi da una donna che mentre ero a Milano. Ugo Montagna in persona ed un altro erano andati a pren-!derla in albergo e di notte l'avevano portata a Castelporziano dove le avevano vinto tredici milioni al gioco ed in | più avevano fatto certe cose .che era bene non lo sportello della di Ugo trovai poi, lidare tutto, due dire. Nel macchina a conva- tabacchie- re ed un portacenere direi pornografico, mentre ufficialmente nè lui nè i suoi amici fumano. Ma le sue sigarette sono alla maruhiana (non so come si scriva) », Nelle ultime righe del memoriale. Anna Maria scrive che una sera l'amico la invi tò a cena, ed in seguito lei si1 sentì molto male. Aggiunge i che dovette andarsene da Ro-' definitivamente sotto lai„„ „„„ L ^o"°„?,°";ma minaccia di foglio di via ed altre oscure ed imprecisate rappresaglie.

Luoghi citati: Milano, Roma