Mezzo miliardo di danni per l'incendio di un pastificio

Mezzo miliardo di danni per l'incendio di un pastificio Duecento operai e impiegati di Bologna senza lavoro Mezzo miliardo di danni per l'incendio di un pastificio L'edificio è andato quasi completamente distrutto - Il fuoco ha rovinato preziosi macchinari e 7300 quintali di pasta - Due pompieri si salvano da un crollo, altri riportano ferite e ustioni 0 o o è o o o e i, a a i o a i ò o o i d e el o a u». o oa ci a oo noaa a lc ele e: a Bologna, 2 febbraio. Alle 10,30 di questa mattina a Corticella, mentre ferveva il lavoro nel Pastificio di Corticella — una azienda collegata all'organizzazione delle cooperative di consumo — è scoppiato un grosso incendio nel reparto adiacente a quello delle caldaio di riscaldamento. Dato l'allarme dagli operai, si dava mano agli estintori in dotazione alla fabbrica: ma non si giungeva a risultati apprezzabili. Accorrevano intanto i vigili del fuoco; purtroppo nella mezz'ora intercorsa tra 11 primo allarme e la messa In opera dei mezzi di estinzione, le fiamme si erano appiccate ad un altro reparto del pastificio: quello delle macchine, sovrastante il locale delle caldaie e gli essiccatoi della pasta. Le cose si sono ancora aggravate quando il fuoco ha avuto via libera attraverso varchi aperti nelle strutture in legno che dividevano 1 vari settori del reparto. La vastità dell'incendio si è fatta impressionante entro breve tempo. Tutto il pastificio, che copriva un'area di diecimila metri quadrati, era In preda delle fiamme, la furia irresistibile delle quali era aumentata da un forte vento che le spingeva in altri reparti. L'azione di spegnimento, nella quale si prodigavano un centinaio di vigili del fuoco agli ordini del comandante, ing. Attardi, e del tenente Mancini, procedeva fra grandi ostacoli, polche all'Interno del vasto edificio erano cominciati 1 crolli, e molti del volenterosi che s'erano prestati a salvare il materiale, erano costretti a desistere dalla violenza del fuoco. Oltre all'acqua pompata dnllc autobotti, ne 6 stata attinta in grande abbondanza dal Canale Navile. che attraversa 11 sobborgo: dopo alcune ore l'incendio era circoscritto e quindi spento, non prima però che le fiamme avessero distrutto l'edificio. I muri interni erano crollati l'uno dopo l'altro insieme con i pavimenti e il tetto; per le pareti esterne, che presentano larghe crepe, bisognerà provvedere alla demolizione. Distrutti sono stati anche i macchinari, molti dei quali, sistemati ai plani superiori, hanno aggravalo le rovino e i danni precipitando insieme con le mneerie fino al piano terreno SI tratta di 450 motori elettrici e di una dozzina di presse per la lavorazione dei vari tipi di pasta. Sono andati inoltre distrutti nonostante qualche fortunoso tentativo di salvare le scorte accantonate nei magazzini. 7500 quintali di pasta Non vi sono vittime: alcuni vigili del n,f,loco hanno riportato leggere ferite o ustioni. Due pompieri ra¬ si sono salvati miracolosamen 'te: il pavimento sul quale si trovavano, Intenti a gettare acqua sulle fiamme, ad un certo momento è sprofondato. 1 due si sono messi al sicuro spiccando un gran salto e portandosi così su un tratto di pavimento più solido. I danni, secondo le prime valutazioni, si fanno ascendere a circa 500 milioni, non si sa se coperti da assicurazione. Duecento operai e Impiegati sono rimasti senza lavoro. Lo stabilimento produceva all'lncirca 500 quintali di pasta al giorno.

Persone citate: Mancini

Luoghi citati: Bologna