Suore, contadini, gente del porto tra i creditori del Banco De Cavi di Giovanni Giovannini

Suore, contadini, gente del porto tra i creditori del Banco De Cavi Suore, contadini, gente del porto tra i creditori del Banco De Cavi Oltre ai piccoli risparmiatori, vi sono anche alcune ditte tedesche che avevano venduto macchinari al hanchiere genovese - I redattori del suo giornale Io hanno accusato pubblicamente costringendolo a sospendere la conferenza stampa - Voci di un imminente mandato di cattura contro il responsabile del clamoroso falli mento (Dal nostro inviato speciale) Genova. 1 febbraio. Anche chi l'aveva visto solo pochi giorni addietro è rimasto colpito, stamattina, quando il marchese De Cavi è giunto al « Corriere del Popolo >: non più l'impeccabile elegan tissimo altero gentleman, ma«il pover'uomo dimesso, dalvolto scarnito sul quale di fan-to in tanto inutilmente tenta- va di affiorare un sorriso di circostanza. La sua « conferenza-stampa > era stata in un primo tempo fissata a villa < Paradisctto >, la sua abitazione, ma, forse nel timore che qualche creditore potesse insinuarsi tra t giornalisti, era staa all'ultimo momento spostaa al < Corriere del Popolo >. bscCla5tC2Vna trovata poco felice.'pquella di venire ad esporre ilirsuo punto di vista proprio nel-'lee sale deserte del giornale,tchiuso per sempre, con i di-\tpcndenti che, licenziati in tron- cco senza una lira, si aggirava-] tno cupi nei corridoi. Il marche-\tse se ne rese conto troppo tar- \ sdi. quando già aveva presoi rposto dietro la scrivania d'un ' >'di tutti i colleghi del giornale ha ripetuto, punto per punto, con calma e precisione, le accuse che aveva gridato poco prima. E cioè che la proprietà rfr/ giornale, pur essendo per- fettamente a conoscenza del crollo imminente, non solo non st è curata di accantonare le spettanze dei dipendenti, ma i ha frodati non pagando i oro contributi previdenziali; ha frodato anche l'Istituto di Previdenza incamerando quoe ad esso spettanti; ha frodato i lettori accettando, nel giorno stesso della chiusura, danaro per abbonamenti. Accuse gravissime queste di Bassotto, che non han trovato smentita neanche nell'assemblea tenutasi nel pomeriggio all'Associazione della stampa igure, il cui presidente, Leonida Balestrieri, ha quindi deciso di affidare la tutela del ufficio, bloccato da una venti-\tna di redattori di diversi gior-\ vnali pronti a prendere nota delle sue dichiarazioni. Così Enrico Bassano, autore e criico teatrale del < Corriere del Popoloy, ha avuto tutto il empo di fare una entrata drammatica nella stanza, di pronunciare la sua invettiva contro Giannetto De Cavi prima che costui riuscisse, ad afferrare la borsa ed il cappotto ed a svignarsela facendosi piccino e borbottando < Pagherò, pagherò... >. Bassano non aveva parlalo solo in uno slancio d'ira: frenata la commozione, a nome ;i7po7eSnaj/dej7ex-Toor . f . . p , „z/Yn-r Sco™re aei r°P°>°> ali avv. Salvatore Jona. Il legale cercherà „ . „ .. „ . ™%?%^****%. dl qUa; siosi azione di recuperare le spettanzc dei giornalisti, che ammontano a venticinque miioni circa. Anche l'Istituto di Previdenza ha provveduto a nomina? e un suo rappreseti fane nc»a persona dell'avv. VacnYino Isola: sembra che i mancati versamenti si aggirino sugli otto milioni. Della parte concernente la chiusura del giornale si sta occupando aJiche ,„ Prefettura di Genova «1111111111111111111111 iiiiiiiiiiiiiiiinii Cominciano intanto ad affluire alla Cancelleria del Tri- raamupncdsmRssDpvdscPfipsIdrc bunalc. civile le richieste d'inserimento al passivo. Tra i creditori più solleciti notiamo: Concetta Virgilio per HO mila lire; Renato Rimassa per dmA«m500 mila; Enrico Barbieri per\tti mila; € Reverende SuorerCanonìchcsse di Pegli > per ; i200 mila. Sono, come si vede,Idpiccoli crediti, e difatti il cu- mratore del fallimento è stalolsletteralmente assalito per tut-\gta la giornata da povera gen-\vte, del porto soprattutto e del\c contado, che. attratta dall'in-'m teresse del 6c/r, aveva affidato1! rtutti i suoi pochi e sudati ri- t spanni al Banco di via S. Lo-ÌD renzo. Ai credili modesti, pe-ìc >'°> si aggiungeranno, a quan-^cto sembra, altri ben più rile vanti, tra i quali in particolare quelli di ditte tedesche che avevano venduto macchinari al De Cavi. La situazione è molto complessa e ci vorrà una. decina di giorni almeno prima che il curatore, ragionici- Brignacca. — il quale ha cominciato stamane la verifica dei libri contabili — possa presentare una prima relazione. A lato della vicenda ijallimentare, il Procuratore della Repubblica, dott. Napoletano, sta esaminando la denuncia sporta, com'è noto, contro il De Cali dalla Banca d'Italia per esercizio abusivo dell'attività creditizia. In proposito è da rilevare oggi i~:e il magistrato ha ricevuto una denuncia sporta dal sig. Domenico Pasanesi, il quale avrebbe affidato al Banco De Cavi valori per circa tre milioni senza riuscire poi a farseli restituire. Inutile sottolineare la gravità del fatto, che il giudice, naturalmente, si è riservato di accertare. In conclusione, a Ire giorni istd di distanza la situazione del marchese sembra peggiorata. Anche il testo scritto della « conferenza-stampa », che stamane egli ha abbandonato sul tavolo nell'allontanarsi precipirosamente — e che già abbia-\sq,,trstiino illustrato nelle due edizioni di ieri — non reca nessun clemento nuovo a suo favore. Non si vede, infatti, a cosa possa giovare la sua riaffermata convinzione nei pregi del farmaco, che, riconosciuto ufficialmente, avrebbe quanto prima rimesso a posto tutto: cancro, tubercolosi e Banco De Cavi, Dsl resto, il medico che il marchese si era portato dietro alla conferenza-stampa e che, ri- inasto solo, ha fornito alcune spiegazioni ai giornalisti, è stato quanto mai prudente. « Il farmaco — ha detto il dott. Mario Mangini — ha dato naaddqdpvtrilzmsc \sua spontanea volontà, era ve-1vqqualche buon risultato come ,, 7: . ji ,, i ■ ! coadiuvante nella cura dei tumori e della t.b.c, ma occor- arerebbe, per un giudizio qual-\asiasi, attendere l'esito di cen- rtinaia di altre esperienze». Di\anulo con il medico un signore. ad attestare che sua moglie saveva tratto grande beneficio\SdalVuso del preparato. !cNon è un gran che a favore del marchese. Sempre più frequenti si fanno le voci — già da noi segnalate ieri — sulla probabilità che contro di lui venga emesso mandato di cattura. Già stamane, al suo arrivo al « Corriere del Popolo », il De CaiH era seguito a distanza da due giovanotti: « Come mai in borghese, oggi? » li han salutati i locali giornalisti di cronaca nera. Giovanni Giovannini da Il marchese De Cavi (tel.) (Dl iit il) Enrico Bassano (tel.)

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