Implora la grazia per il figlio operato di cancro in carcere

Implora la grazia per il figlio operato di cancro in carcere _ . ■• j ■ i* »j Deve scontare ancora tre anni, ma non gli resta che un mese di vita ^ Implora la grazia per il figlio operato di cancro in carcere Uccise nel '38 un ricco straniero per derubarlo - Fuga dal carcere e suo invio in Germania nei « lager» I (Nostro servizio particolare) (omo, 28 gennaio 'teli pomeriggio, lavi: Ange-\In Luzzani riceveva la visita della Signora Giuseppina Colombo vedova Merazzi. La donna, ancora in gramaglie per il recente lutto che l'aveva colpita con la morte del marito Giacinto, giardiniere capo del Grand Hotel Villa d'Este di Cernobbio, aveva ne<lh occhi e palesi sui tratti del volto i segni di un dolore prò , fondo, r nelle sue parole c'era[un'immensa angoscia. [Giiiseppma Colombo veniva\a chiedere all'avo. Luzzani di] ottenere la grazia per suo fi-\alio, il quale, ospite in questiYgiorm dell'infermeria del car-\cere di San Vittore a Milano, era stato operato, ma la sua sorte era scrinata: il professore Sante Cammiti aveva tentato giorni fa sul detenuto Bruno Merazzi, di 89 anni, un estremo salvataggio: ioveraloite era riuscita brillante 'cancro maligno; ma le rami\ficazioni con cui l'orrendo mamente con l'estrazione di unpo del Merari non lasciavano purtroppo dubbio alcuno sull'inesorabilità della sorte che lo attende: un mese di vita. — Fra ottundici giorni dunque mio figlio dovrà morire — era venuta a dire la madre di quell'uomo che, già duramente colpito dalla giustizia umana , [divina. Giuseppina Colombo ha [soggiunto: c Vorrei, signor av- \vocato. che mio figlio morisse ] \cia, e non in prigione YPer lui la grazia; non potran\»° negarla, spero, al mio fi- è ora in attesa di quellanella sua casa, fra le mie bracchieda gitolo vittima di un destino cosi crudele... ». L'avv. Luzzani non ha esitato: il 2.3 settembre /MS nt>eva strappalo ai giudici di questa Corte d'Assise un verdetto che non era stato ài condanna capitale come il delitto di cui iiiiii \Bruno Meratzi si era macchiato avrebbe meritato, ma contemplante una pena a trenta anni di reclusione. sotto gli occhi di sua madre e non nel fondo di un carcere? L'appassionante incarico che l'avv. Luz.iani si è assunto è naturalmente oggetto del più vivo interesse negli ambienti forensi; egli ha immediatamente inoltrato, con procedu\ra d'urgenza, al Ministero di Grazia e Giustizia, una petizione perchè con il personale intervento del Capo dello Stato siano graziati a Bruno Merazzi i tre anni e sei mesi che ancora gli rimarrebbero da scontare, tenuto conto della pena già patita, del periodo trascorso in un campo di concentramento tedesco e del condono di undici anni che gli spetterebbe per legge. Nell'ormai lontana primavera del 1938 Bruno Merazzt coa- <iPRiuscirai mora a ottenere che rr/li muoio | dceqdcbp\ldsr ,diuvava il padre nei lavori di giardinaggio del pittoresco parco di Villa d'Este: ospite del lussuoso albergo era da qualche giorno uno stranieI io, il cecoslovacca Guglielmo ÌHoembergcr, di S6 anni, che \soleva prendere bagni di sole [quasi ogni mattina in un an\golo tranquillo dei parco. Brillilo non aveva che ventiquattro anni ed era un meccanico disloccupato; per questo si era o e , i a o o i i o l a , o 7 o e a u a o o e ael a a il el sa o a se i a a a n adattato ad aiutare ti aenito-'.re, «fa per lui si trattava di|to ro ro senza gioia: forte smanioso di porre a profitto .J!™"rl.a e,S\he™L,'lVl>Ja!!!à./carezzai'n il sogno di diven- tare boxeur. Ma i quattrini rrnuo scarsi; Como e un pie- colo centro, le conoscenze del Merazzi e le sue amicizie erei- no ristrette ad una cerchia ben limitata: con del denaro avreb,be potuto forse uscire dati an- gusto ambiente del di/rtr</Hft-|smo provinciale, farsi conosce- j re, chissà, raggiungere un giorno la gloria e prohabil-^ mente to ricchezza. iAlle dita e ai polsi del vec- rhio Hoembcrger splenderono gioielli di indubbio valore che il giovane Merazzi occhiellaia-'va con cupidigia da tempo: quell'uomo doveva essere mal- * . to ricco. Una idea fosca, ma'irresistibile, si impadronì dcl, giovane spingendolo al dehtto\La mattina del li luglio 1958 Guglielmo Hoemberger si ste-se come il solito ai pudi di tuia statua di Ercole nel par- co a prendere il bagno di sole, // giovane che aveva nascosto Il dietro un pesante tubo dipiombo, aggredì a//'improrrlsolo straniero tempestandolo d'i colpi alla testa e al corpo, fin che quello non diede più ,sc.'/»tdi rita. Poi ne nascose il ca-darere in «>< boschetto rfopoaverlo spogliato dei gioielli edel denaro. Al tramonto tornò sul luogo del delitto, legò un pesante macigno alla salma e la buttò ih mio stanno. Ma inbreve tutto venne in chiaro e. * . • ' j r, «jiiartro giorni p,u tardi BrunoBrera**! entrava m carcere. Al processo il Pubblico Ac- cusatnre, dott. Giampà, chieseper l'imputato la condanna amorte, fi suo difensore, che fu appunto l'avv. Luzzani, dopo nila disperata lotta riuscì asalvare il Merazzi dalla fuci lazione. Incomincia con l'entrata nel peilite.iaiarto di Castelfranco Emilia un vero e incredibile romanzo per Bruno Merazzi Egli riuscì a fii'igirc in seguito ad un bombardamento dalla rn- Lp/(n rf| „gore e riassaporò il -l«»«ne della libertà.; ma fu una ben effimera gioia. Caduto in mano dei tedeschi, reitirn spedirò iti Germania e rinchiuso e aa osn nel campo di eliminazione di Ruchenuald. da dove, ridotto ad un relitto umano, a termi- ne del conflitto faceva ritorno s1. C. 'in un penitenziario del nostro'Parse. Un mese fa t sintomi del male che non perdona lo con- ! ducevano in catene al carcere ci San Vittore a Milano, per essere operato di cancro in'.quella infermeria cellulare: « destino di Bruno Merazzi eracompiuto. Da ieri invece sem-[bra di no: un'arida pratica burocratica, pur non priva di un palpito nel suo squallore prò- \ ',, ... ;', ' locollcire. riuscirà forse a ren- , , u *>' » iderlo meno buio. Riuscirà que- Lsto fragile messaggio a farbreccia, nella massiccia meso- i ramina della giustizia?

Luoghi citati: Castelfranco Emilia, Cernobbio, Como, Este, Germania, Milano