La risposta di Franco all'invito dei marocchini

La risposta di Franco all'invito dei marocchini La risposta di Franco all'invito dei marocchini Fr.L°f°™DlCntototalitario scritto per mantenere il presttg.0 d, frome^opoi^. I» realtà non'dice nè sì „. „„ CPnJ wosfro corrispondente; Parigi, 23 gennaio. L'imbroglio spagnolo del Ma rocco ha tutta l'aria di avviar6i a complicazioni più grottesche che drammatiche. Mentre da un lato violentissime manifestazioni antifrancesi ed antibritanniche, istigate dalla polizia falangista, si vanno ripetendo a Madrid e nelle città dell'Andalusia, con quella mosj'in scena che dà ai dittatori l'illusione della propria forza, da un altro lato Franco sembra aver assunto un atteggiamento altezzoso ma prudente. Egli non ha ancora risposto alla nota francese, ma, dopo un Consiglio dei Ministri durato quasi tutta la notte, ha Inviato un messaggio al < Caudillo del Marocco >, il gcn. Rafael Garcia Valino, alto commissario spagnolo a Tctuan, in risposta alla petizione dei notabili che chiedevano la separazione del Marocco spagnolo da quello francese. La risposta del dittatore è un ìi£r° d"c,umento di stile totalitario E redatta in un tono fiorissimo, tale da mantenere 5 5E£?i° prestiEio di fronte al Popolo, ma in realtà non dice "„,s'."e n° alla richiesta dei notabili: si limita a ringraziarli per la loro manifestazione. <£. con grande soddisfazione — na mandato a dire Franco al gen. Valino — che ho ricevuta u vostro telegramma che mi rende conto dell'atto grandioso ed emozionante di adesione celebrato a Tetuan dal governo del Califfo, dai Caid, aalle autorità e le Confraternite religiose, dagli Ulema e dai notabili, che rappresentano il popolo marocchino e che si sono fatti interpreti dei suoi sentimenti, popolo al quale ci sentiamo legati nelle gioie come nei dolori >. Che cosa aspetta Franco prima di decidere su una questione che lui stesso ha scatenato? E' chiaro che egli aspetta soltanto di sapere quale atteggiamento assumeranno gli Stati Uniti. Che l'improvvisa aggressività della sua politica estera sia dovuta soltanto all'illusione dell'appoggio americano non ci sono più dubbi, e il linguaggio della stampa spagnola ne dà oggi la più ampia conferma. < Il nostro atteggiamento è riconosciuto giusto dalla stampa di tutti i Paesi, e specialmente degli Stati Uniti >, scrive per esempio l'organo falangista Ya. Dal tono dei commenti, pressoché identici e sicuramente ispirati, pubblicati dai giornali spagnoli, si ha l'impressione che il governo di Madrid, dopo la firma dell'accordo con Wash. ington, si sia fatta l'illusione di poter assumere nell'insieme della difesa occidentale una posizione preminente, analoga a quella cui aspira anche il governo di Bonn. Fino a quando potrà durare quest'illusione? Dipende ormai soltanto dal Dipartimento di Stato di far cessare una situazione che, per quanto grottesca, non è priva di pericoli. Per parte loro, Londra e Parigi sembrano decise ad agire di concerto e con la più grande energia. Così, mentre l'ambasciatore britannico a Madrid ha consegnato oggi una nota di protesta contro le chiassate anti-inglesi, l'ambasciatore francese, Mayerier, si è recato dal ministro degli Esteri, Artajo, per Illustrare con la maggior fermezza la nota che ieri sera aveva consegnato al Sottosegretario Emilio Navasquez. Però l'aspetto grottesco della situazione In cui è andato iiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiitiii a cacciarsi il dittatore spagnolo sono sfati proprio gli arabi a metterlo in evidenza: oggi, infatti, la radio del Cairo ha chiesto a Madrid di dare una prova della sua amicizia per 11 popolo marocchino evacuando la zona spagnola del Marocco. niiiiiiiiiiiiliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiIl luogotenente gen, Garda l'alino, alto commissario della Spagna In Marocco. (Tel.)

Persone citate: Emilio Navasquez, Rafael Garcia