Vedremo la cometa della signora Pajdusokova di Giorgio Abetti

Vedremo la cometa della signora Pajdusokova Vedremo la cometa della signora Pajdusokova (Nostro servizio particolare) Firenze, 21 gennaio. Verso la fine dello scorso anno la signora Pajdusokova, astronomo all'Osservatorio di Skalnaté Pleso sui monti Tatra (i monti giganti della Boemia) in Cecoslovacchia, a 1783 metri sul livello del mare, scopriva una cometa telescopica, che al 4 dicembre era di undicesima grandezza. La cometa si presentava ai primi di dicembre senza un nucleo centrale ben definito e con la coda lunga meno di un grado. Da allora la cometa è andata avvicinandosi al sole e alla terra ed è alquanto aumentata di' splendore. Veniva fotografata col riflettore di 60 centimetri dì apertura all'Osservatorio dell'Università di Bologna situato sull'Appennino a Lojano, sempre in dicembre, quando ancora la cometa era di splendore molto debole e poi non fu più possibile seguirla perchè troppo bassa sull'orizzonte e per le avverse condizioni del tempo. Secondo i calcoli eseguiti per determinare la sua orbita attorno al sole, la cometa passerà al perielio, cioè alla sua minima distanza dal sole il 24 gennaio. L'orbita è risultata parabolica, e quindi la cometa, dopo questa sua breve apparizione, non ritornerà più in vicinanza della terra. Non c'è da sperare che si presenti con una luminosità tale da essere visibile ad occhio nudo, perchè da altri osservatori! si apprende che la cometa è andata perdendo di splendore, come sovente accade, per la perdita della materia di cui è composta, in conseguenza della pressione luminosa esercitata sul suo nucleo dalla potente energia solare. Di più la cometa, avvicinandosi al sole, si immerge sempre più nella sua luce e c'è anche la presenza della luna che aggrava la situazione. Altre comete sono in vista: all'Osservatorio di Monte Pa- lomar, Abell ne ha scoperto una, anche questa telescopica, nella costellazione del Carnelopardo che dovrebbe aumentare di splendore nei prossimi mesi. E' stata poi ritrovata la cometa periodica Pons-Brooks, scoperta dall'astronomo Pons, il quale nel 1830 fu direttore dell'Osservatorio di Firenze. La cometa ritorna in vicinanza della terra ogni 72 anni e sembra che potrà essere visibile ad occhio nudo nel maggio prossimo. Nessuna di queste comete sarà quindi così spettacolare come la cometa di Halley, che con un periodo di 76 anni, nelle sue ormai numerose apparizioni fu vista luminosissima l'ultima volta nel 1910. Giorgio Abetti dell'Osservatorio di Arcetri

Persone citate: Abell, Halley, Pons

Luoghi citati: Cecoslovacchia, Firenze