Orefice aggredito sulla porta di casa e derubato di gioielli per un milione

Orefice aggredito sulla porta di casa e derubato di gioielli per un milione Temeraria impresa di due giovani lestofanti in via Noè Orefice aggredito sulla porta di casa e derubato di gioielli per un milione I malfattori lo assalgono mentre rientra dal negozio con la moglie II colpo è avvenuto a pochi passi da un commissariato di P. S. l : a i o n a n e 4 2 3 o Di una aggressione preparata ed effettuata con una audacia veramente impressionante è rimasto vittima ieri sera verso le 21, l'orefice Carlo Girardi di 56 anni, domiciliato in via Carlo Noè 4. Ogni sera il Girardi abbandona il suo negozio di corso Giulio Cesare 5 alle 20,30 circa. Di solito lo precede di un quarto d'ora sua moglie. Ieri sera invece i due coniugi, alle 21, andavano a casa insieme. Il Girardi teneva sotto braccio una cassetta di metallo contenente alcuni gioielli: il tutto secondo la denuncia dell'orefice, di un valore che non supera il milione. I due percorrevano il brevissimo tratto di strada che separa il negozio dalla abitazione. Entravano nello stabile e cominciavano a salire le scale, assai doco I ■ 11111 311111l 111M M11111111! 111 II 111 [li IM11111M11111 illuminate. Ma l'idea di una brutta avventura era assai lontana dalla mente dei Girardi: infatti non solo non era mai capitato niente, ma si consideravano sicuri avendo il Commissariato di P.S. di Borgo Dora, con sede nella casa di fronte. Al secondo piano 1 Girardi si accorgevano che due giovanotti stavano scendendo le scale. Arrivati alla loro altezza gli sconosciuti dicevano cortesemente « Buona sera ». Al che i coniugi (la moglie precedeva, il marito era alla retroguardia) rispondevano con un altrettanto deferente « buona sera ». Ma ecco, In modo fulmineo, avveniva il fattaccio. Uno dei due. sconosciuti dava un urtone all'orefice gettandolo contro la ringhiera. Il Girardi per sostenersi allentava la stretta al suo prezioso scrigno. Del che approfittava il lestofante: allungata una mano glielo sfilava di sotto il braccio. L'orefice restava talmente sbalordito che non riusciva nemmeno a rendersi conto, subito, di quel che stava succedendo. Poi, dato l'allarme anche alla moglie, tentava di inseguire 1 lestofanti scendendo a precipizio le scale. Ma i due erano ormai In fondo alla rampa. Favoriti dalle tenebre essi si dileguavano in via Noe, scantonando probabilmente verso la via Priocca. Il Girardi, sconvolto dall'emozione, accompagnato dalla moglie, entrava nell'alloggio (un alloggio vigilato costantemente da una coppia di cani dal minaccioso brontolio) e telefonava alla Celere. Dopo di che telefonava anche al vicinissimo Commissariato Borgo Dora. In una decina di minuti vi ora sul posto un equipaggio della Coloro che iniziava una rapida battuta nella zona, con la collaborazione dì una pattuglia della P.S. «Il 111 li I 11 I ■ 111 11 • 11 II ■ Il Illlllllllllllllllll Borgo Dora. Più tardi giungevano funzionari ed agenti della Squadra Mobile. Intanto si veniva a sapere che per poco i rapinatori non erano stati acciuffati. La fuga dei due tizi, vanamente inseguiti dall'orefice, era stata notata dal signor Aldo Barelli, proprietario del. ristorante « Gran Colombo ». Il Barchi, animosamente, si metteva alle loro calcagna e stava per agguantarli, allorquando nei pressi di Porla Palazzo veniva sviato da un giovanotto con giaccone di pelle che gli gridava « Sono andati di là! »: il Sarchi correva nella direzione indicata, ma non vedeva nessuno. Tornava indietro, ma anche l'uomo col giaccone, forse un compare dei rapinatori, era sparito. Illllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllltllllllllllllll Il Girardi, interrogato, narrava per filo e per segno quel che gli ora capitato, fornendo 1 connotati — per quanto gli era possibile dogli aggressori. E' facile presumere che si tratti di individui che orano a conoscenza dello abitudini e dell'orario del Girardi e che, da tomiio, studiavano la possibilità di un colpo. La Mobile, nella notte, ha compiuto una retata in ambienti equivoci di Porta Palazzo e, a quanto risulta, ha effettuato e mantenuto il fermo di alcune persone sospette. Un carbonaio che abita accanto al portone n. 4 ha dichiarato alla polizia di aver scorto, nei giorni scorsi, due individui aggirarsi di continuo nei pressi dello stabile: i connotati corrispondono a quelli degli aggressori dei Girardi. lllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll

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