Molti assenti e tre reti per parte nell'allenamento della Juventus a Catania

Molti assenti e tre reti per parte nell'allenamento della Juventus a Catania Molti assenti e tre reti per parte nell'allenamento della Juventus a Catania Non hanno giocato Praest, J. Hansen e Muccìnelli - Larghi rimaneggiamenti anche nella squadra siciliana - Un lieve incidente a Corradi - i bianconeri partono domattina da Taormina per Napoli (Dal nostro inviato speciale) \Catania, 13 gennaio, Un risultato pari va bene per■una partita cosi, anche se lereti sono molte per il gioco che si à visto. Alla partita lian ■no preso parte una trentina di giocatori. Diciassette ne ha al lineati il solo Catania. La Ju-ventus, da parte sua, non hapotuto farne scendere in cani-po che undici per il scmplicefatto che di più a disposizione■non ne aveva. Non erano infatti scest da Taormina nè Praest, nè John Hansen, nè Muccìnelli, tutti e tre tenuti a riposo, non perchè le loro condizioni destino preoccupazioni speciali, ma per pure ragioni prudenziali in vista dell'incontro di campionato di domenica prossima. Angelini ala destra Ma la Juventus si vendicò facendo rotare gli uomini disponibili, che erano undici, come già detto, non uno di meno ma non uno di più, nelle diverse posizioni secondo un piccolo calcolo delle combinazioni. Così si vide dapprima il portiere Angelini all'ala destra, poi nella posizione stessa i terzini Bcrtuccclli e Corradi, nidi come ala sinistra Corradi stesso e il portiere Viola, con Pinardi alla mezz'ala e Giniona come terzino sinistro, e via di questo passo. Si finì con Manente in veste di attaccante e, detto fra parentesi, anche in veste di uno dei migliori attaccanti bianconeri della giornata. Che incontri di questo tipo servano a qualche cosa, è piuttosto problematico. A qualcuno è servito a fare del fiato, a qualcun altro per stancarsi — non certo, sotto questo aspetto, a Boniperti, che ha riposato comodamente sul campo e non ha brillato affatto per vivacità, tanto da far dire a qualche umorista che il cen~ troavanti juventino dorme mal. to bene in Sicilia — e a qualcun altro ancora l'occasione è stata propizia per riacutizzare una vecchia ferita, come a Corradi che a un dato punto vide saltar fuori dei postumi dell'antico malanno al ginocchio, per fortuna in forma Ueve. Il terrene era molto duro e disuguale alla superficie e ai prestava in modo notevole al logorìo delle energie. Il Catania tenne a riposo quasi metà dei suoi effettivi fin dall'inizio della partita, ma sfoggiò una vivacità e uno spirito d'iniziativa che diedero del filo da torcere alla raffazzonata Juventus, specialmente nel secondo tempo, nel momento in cui ogni tanto si vedeva spuntare qualche uomo in ma- \(lia bianconera in una post«ione nuova. Efjcttivamcnte a 'tredici minuti dalla fine della 'gara i bianconeri stavano pa\dcndo per una rete a tre non era che verso il termine che essi riuscivano a diminui- \re la distanza prima e a pa\reggiarc poi. In simili condii2'0"' 'a partita non fra detto ìtecnicamente molto, e se mai \h°- parlato meglio dei padroni \di casa che degli ospiti. Im- possibile esprimere una opinione su quella squadra neopromuovenda che dovrebbe essere il Catania. Impossibile per la continua rotazione e i continui cambiamenti degli uomini. Se dovessimo dire una nostra ^impressione, dovremmo asserire che ci è piaciuta meglio la formazione del secondo tempo, composta quasi esclusivamente di giocatori di riserva, che non quella del primo. La Juventus ha attaccato inizialmente, e presto Ricagni\- - - 1 ha mancato qualche bella oc-, cacone In nnn di riiP l'itnln-\ Pastone, m una ai esse, I italo | argentino è stato sfortunato, vedendosi respinto da un montante un tiro che aveva tutta l'aria di finire in rete. Hanno segnato per primi i catanesi al 9' del primo tempo su rigore concesso per un plateale fallo di mano di Manente e convertito da Klein. Ha pareggiato al ZO' Corradi da posizione di mezz'ala si?iisfra Q seguito d'un passaggio in profondità di Boniperti. Situazione di parità, quindi, fin dalla metà tempo. Subito dopo di\ avere segnato, Corradi prendeva a zoppicare, e più non lo si vedeva in campo per nulla di notevole. Ricagni segna il pareggio Alla ripresa il nuovo centioavanti Quoiani riportava subito i padroni di casa in vantaggio, poi Angelini doveva prodursi in due o tre parate difficili, ed in/ine Campodallorto, la nuova ala sinistra, aumentava ancora il distacco per il Catania, approfittando di un malinteso fra due difensori juventini. Si risvegliava [allora la Juventus, e Manente, che da tempo era andato a finire tra gli avanti, batteva il portiere Pattini col più bel tiro della giornata. Effettivamente in quel momento Manente stava giocando meglio di tutti come attaccante. Il pareggio definitivo giungeva a sette minuti dalla fine quando Ricagni, che aveva portato avanti il pallone, tornava a riceverlo da Bertuccelli per il tramite di Boniperti, e poteva così spedire in rete da pochi passi a mezzo di un forte tiro dal basso in alto. Il risultato di parità va considerato come cosa giusta sotto tutti gli aspetti. Un po' di delusione fra il pubblico per l'incompletezza delle squadre, data l'attesa da cui erano circondati particolarmente i due giocatori dar ncsi, ma contegno molto corretto degli attori e degli spettatori. Temperatura mite e ciclo leggermente coperto. I giocatori bianconeri con i loro dirigenti sono ritornati subito dopo la partita a Taormina, da dove più non si muoveranno fino a venerdì mattina quando partiranno alle 9.S0 per arrivare verso le sette e mezzo di sera a Napoli. Vittorio Pozzo CATANIA: Pattini: Plrola (Baciarmi), Bravetti (Pirola); Torri (Criaafulli), Piancardi (Fusco e Torri), Cattaneo (Martino); Klein (Pernii, Michelonl (Quoiani), Marin (Klein), Bassetti, Campodal lorto. JUVE?,TUS: Viola (Angelini); Bertuccelli (Corradi), Manente; Oppezzo, Ferrarlo, Gimona; Angelini (Corradi), Ricagni, Boniperti, Pinardi, Corradi (Viola). ARBITRO: Corpaci di Catania. RETI: lo t.: Klein (Cat.) su rigore al 19', Corradi (Ju.) al 29'; 2o t.: Quoiani (Cat.) al 2', Campcdallorto (Cat.) al 27', Manente (Ju.) al 32', Ricagni (Ju.) al 3'. Pubblico 14 mila persone circa.