Si lavora per riattivare il traffico stradale e ferroviario

Si lavora per riattivare il traffico stradale e ferroviario Dopo più iti due giorni ha cessato di nevicare nel t'Aita Itatia Si lavora per riattivare il traffico stradale e ferroviario .—— • Due paurosi incidenti in Lombardia: uno spazzaneve contro un pullman di operai, con 15 feriti e una corriera che si rovescia - Presso Udine una valanga uccide uno spalatore - In Piemonte la situazione si va normalizzando Milano, 6 gennaio. Quasi in tutta la Lombardia la neve ha cessato di cadere. Il traffico ferroviario è stato ripristinato su gran parte della rete che si irradia da Milano, solo i convoyli provenienti dal Meridione giungono con ritardo. L'ingombro degli automezzi bloccati dalla neve rende ancora impraticabili specialmente la via Emilia e la strada dei Giovi, dove il traffico è paralizzato. Per disincagliare macchine nei tratti di Casalpustertengo è stato necessario l'impiego di mezzi pesanti cingolati. Un grave incidente è avvenuto a San Giuliano Milanese, dove un grosso spazzaneve motorizzato si è scontrato con una autocorriera su cui si trovava una quarantina di persone, quasi tutti operai che da lunedi si trovavano prigionieri in quella zona ed erano diretti a Milano. La corriera è rotolata dalla scarpata, andando pressoché distrutta. Una quindicina di pas¬ seggeri riportavano ferite, tutte di lievi entità. Un altro pauroso incidente ,s> è avuto stamane a Cesano Maderno: un grosso autopullman carico di operai era diretto a Seveso: slittando sul terreno gelato, sbandava rovesciandosi. Un solo passeggero è rimasto ferito: è il 45enne Alberto Mo lino, da Coprono, che ha riportato la frattura d'una spalla. A Cremona oggi ha ancora nevicato: la città e le campagne sono coperte da quasi un metro di neve. La situazione quindi non è migliorata. Le strade provinciali sono ancora chiuse al traffico. Da molti autocarri in sosta da due giorni è stato scaricato il bestiame affamato e assiderato: numerose mucche e maiali sono morti per il freddo. Un convoglio della linea ferroviaria per Soncino è ancora bloccato. In città scarseggia il latte, che giunge dalle stalle della campagna su slitte trainate da cavalli. Quasi introvabile la verdura. La popola- zione si è allarmata « affolla i negozi per far provviste temendo un rialzo dei prezzi. Nume rosi crolli sono avvenuti in cìt tà e in provincia. Il capannone di una rimessa si è schiantato sfondando gli automezzi in sotta. I funerali avvengono in mo\di stranissimi: se ne è visto uno, con la cassa posta su un trat tore. Alle H la nevicata a Piaceli za è finita. La circolazione sul le strade per Milano e Torino è parzialmente ripristinata. Sulla statale Milano-Brescia, fra Trcviglio e Caravaggio d eci vetture si sono scontrate; altre quindici soìio uscite di strada, quattro delle quali sfasciandosi. Si lamentano tre feriti. Anche nel Veneto non nevica più. Presso Udine però si è verificata una grave sciagura. Una grossa valanga di neve e terriccio e caduta poco prima di mezzogiorno dal monte Porgait sulla strada ove li operai stavano spalando la neve. Mentre gli altri riuscivano a porsi in salvo, il cinquantenne Clemente Filippin è rimaito travolto e ucciso. Tre compagni, nel tentativo di ricercarne il cadavere, per poco non precipitavano in un burrone. Cinque gradi sotto zero nel Polesine, dopo la nevicata. La statale Rovigo-Ferrara è riattivata al traffico e cosi pure la provinciale Rovigo-Adria. Oltre 300 automezzi sono stati liberati dai vigili del fuoco. Nel Delta la mareggiata ha continuato ad infuriare, però con minore intensità e la situazione nelle zone allagate di Forti, Pcllestrina, Maddalena, Bandii Levante e Polesine Camerini è lievemente migliorata. Il livello dell'acqua si mantiene Sili 90 cm. di altezza. Un vento gelido spira con raffichi di 50-60 chilometri orari. Duecento persone fra donne e vecchi sono stati sgomberati dai tre paesi, mentre squadre di operai lavorano per tamponare le falle nell'argine del Po di Pcllestrina. In talune località ddl'Kmilia la neve cade ancora: sull'Appennino ha raggiunto i due metri di altezza. Diversi paesi presso Modena sono isolati. Gravi danni si segnalano nei comuni di Bomporto. Ravarino e Bastiglie, a causa di frane e valanghe. In località Savignano nella Bassa, il torrente Tiepido è straripato in tre punti, per l'accumularsi lungo il suo corso di ostruzioni di ghiaccio. Un gruppo di case è stato raggiunto dalle acque. Un metro d'acqua copre numerosi campi. Il birocciaio Gherardo Cavani, di Modena, d'anni 67, è morto accanto ni suo cavallo, per assideramento. La temperatura a Bologna si mantiene sui 3-4 sottozero. In città l'opera di sgombro della neve (che ha cessato di cadere solo stamane) è risultata assai inadeguata, soprattutto per la mancanza di manodopera. Dopo una faticosa mobilitazione sono stati raccolti soltanto 1600 spalatori, una metà impiegata sui tre scali ferroviari e l'altra nelle vie del centro.

Persone citate: Alberto Mo, Filippin, Gherardo Cavani, Sili