Sacco in spalla

Sacco in spalla Sacco in spalla Ad un piacevole e assai singolare vagabondaggio per alcuni fra i luoghi più belli d'Italia ci invita Marno Maffii nel suo libro Sacco in spalla: per il quale ha cercato un editore che, anziché nelle fuligginose grigie città ove sogliono per lo più collocarsi gli stampatori,'vive in una delle più originali Ie panoramiche officine librarie del mondo intero, l'editore Chicca a Villa Greci, < superba e tranquilla, sul ciglio dell'altipiano tiburtino, affacciata come una principessa in attesa del principe sulla gran piana di Roma >. Già in tale scelta è implicito il senso di questo libro gentile: il desiderio di riconoscere e ritrovare la segreta armonia di ogni aspetto, di ogni paesaggio di questo miracolo perenne che è l'Italia. E non soltanto attraverso una descrizione, sia pure accurata e sensibile, delle bellezze naturali: ma contemplandole alla luce delle glorie storiche di un paese o di un monumento, che, co- me bene il Maflìi ha avvertito, sono ormai note ed accenti di una medesima sinfonia, parti integranti e incancellabili delquadro. Così Roma e il suo po-polo, o il paesaggio fra Circe e Gaeta, o la costa amalfitana, o la villa di Orazio In Val di Aniene, ci sono presentati ador ni dei cangianti riflessi della loro storia millenaria, impre-gnati degli antichi costumi, ed echeggianti degli accenti vici-ni e lontani del linguaggio del- le genti che abitano queste ter- re sature di storia. Lo scritto- re si sofferma con altrettanto ironico garbo, che rende assai più che sopportabile la sottile erudizione, a ricalcare le tracce dei passi di Orazio sulla sassosa strada che reca alla « villula > donatagli dall'amico Mecenate o a tendere l'orecchio al fruscio della toga di 'Cicerone in fuga presso il li I do di Formia, quanto a devo care le memorie delle belle principesse che furono amiche del Boccaccio o di quelle al¬ trettanto belle se meno antl che, che misero in subbuglio i borbonici cuori. E poi, conbonaria canzonatura, studia illinguaggio della gioventù do-rata che oggi affolla le vie eie- lT> ~ °a totl e' afflano; foggiando un discutibile ma nuovo idioma, o le reazioni inattese e un po' sconcertanti dei turisti filippini davanti alla civiltà pompeiana. Ma anche quando presenta quelli che, per un innamorato delle antiche storie e delle bellezze autentiche, dovrebbero parere gli aspetti negativi del j tempo attuale, il cordiale scrit- loie, sfruttando la sua lunga ; esperienza giornalistica, ap- jpunta vigile lo sguardo a ri-J cercare quanto di bello ancora vi è celato, anche se soltantoin grazia della luce di cui tut- tavia l'inonda il passato glorioso. Gentilissimo invito, dun que, rivolto ad un piccolo ni jpote appena nato, simbolo del j la perennità della vita, e a tut-Iti quanti peregriniamo su que sta terra meravigliosa, a non - trascurarne i segreti moniti: - primo fra tutti, quello di sao!perei liberare dalla orribile ci- di bellezza che ci propone: no | stalgia di un modo di vivere e viltà motorizzata, cacofonica, ululante, che ci fa schiavi di questa nostra bizzarra libertà tutta cancelli e costrizioni e cortine e paure, per sentirci ancora parte di una autentica società che rispetta storia, arte, cultura, religio. A tale scopo ci persuade a percorrere apiedi gli itinerari di storia e di sentire che oggi par tra montato, ma che c'è da augu rarsi che i nostri figli o i noi stri nipoti riscoprano, perchè 'non si inaridisca ogni graziajdi fantasia nel mondo, * * I Con un gusto aneddotic sai vivace nella sua superflcia- lm*- racconta Arturo Lan |c,?11°_t^e_™(!nde del ,plu^ra?" Idi cantanti che mandarono in visibilio i pubblici di tutto il mondo lungo i placidi lustri dell'Ottocento o fino al prlns! anni del nostro secolo: Le voci d'oro (Ed. Palombi, Roma), vanno dunque da Luigi Labla |che, nato nel 1794 a Rosetta jPampanini, nata nel 1900. L'au- ; tore tende a darci, più che una 1 valutazione artistica e una in- iterpretazione di storia della1 musjca nel teatro, una serie di ritratti, in cui concorrono doti ca episodi, più o meno cono-se-.iti, narrati con semplicepiano linguaggio di amichevo- flsiebe e morali, arte e bontà, prodigalità ed avarizia, difficoltà di carriera e trionfi ragg ntl, arricchiti di aneddoti le conversazione. a. gr.

Persone citate: Arturo Lan, Greci, Luigi Labla, Marno Maffii, Orazio In Val, Palombi, Rosetta Jpampanini, Sacco

Luoghi citati: Formia, Italia, Roma