Si getta nelle acque "Aiuto, affogo!,,

Si getta nelle acque "Aiuto, affogo!,,TRAGICO EPILOGO NEL PO DEL DRAMMA DI UNA DONNA Si getta nelle acque "Aiuto, affogo!,, Un pescatore la trascina a rivat morta Alle 8 di Ieri, l'operaio Marco Demaria, abitante In corso Napoli 10, percorreva lentamente la sponda destra del Po, ned pressi del cimitero di Sassi, In cerca di un luogo adatto per mettersi a pescare. D'improvviso dal centro del fiume gli giunsero grida angosciose, disperate invocazioni d'aiuto. Aguzzò lo sguardo fra la nebbia che ancora stagnava sull'acqua, ed intravide una forma nera che si dibatteva fra 1 sorghi, tentando disperatamente di tenersi a galla. Sul Po, nei pressi della sponda, v'era in quel momento una sola barca, A bordo, il pensionato Gabrio Carasso, di 65 anni, abitante in corso Belgio 46, che, occupato con l'amo, non aveva ancora inteso le grida. Il Dema- ria si lanciò verso di lui, e, dalla riva, gli gridò di dirigersi verso il punto dove la sventurata persona stava per affogare. Piegandosi sui remi, spingendo a tutta forza, il Carasso spinse la barca verso di quella: era una donna, stravolta, estenuata dagli sforzi compiuti, che, vedendo la barca avvicinarsi, non ebbe che la forza di rantolare : < Aiuto, affogo ! », poi scomparve sott'acqua. Gabrio Carasso fece appena in tempo ad afferrarla per i capelli; tentò di issarla a bordo ma non vi riuscì e dopo lunghi sforai dovette rinunziarvi. Allora, sempre tenendo a galla la donna con una mano, con l'altra, remò verso la sponda. Cosi la poveretta fu deposta su un isolotto sabbioso, largo pochi metri quadrati, a breve distanza dalla sponda destra. Il Carasso si prodigò a lungo come poteva, praticò la respirazione artificiale: la donna non dette più segno di vita. Intanto il Demarla era corso all'albergo Genio, a Sassi, e di qui telefonò alla Celere. Subito giunsero gli agenti ed un medico. Invano: la donna era già deceduta, proprio quando la salvezza non era più che questione di attimi. Chi è la sventurata? Finora non è stato possibile identificarla. Su di sè non reca alcun documento; nessuno si è presentato per ri- conoscerla. Approssimativamente è sui 30 anni; ha capelli castani scuri; veste un golf di lana blu con ricami rossi sul petto, ed una gonna scozzese a quadri rossi e neri. Sul volto ha una piccola ferita, causata probabilmente dall'urto contro un sasso del fiume. Che si tratti di suicidio, è evidente. Nella stessa mattinata di ieri, un tranviere ha trovato sull'argine della Dora, poco prima del punto in cui questa si getta nel Po, a Sassi, un cappotto scuro ed una sciarpa: indumenti, evidentemente, della donna, che se li è tolti prima di lanciarsi in acqua, decisa ad uccidersi non si sa per quali motivi. Poi il contatto con la gelida acqua del fiume l'ha spinta a cercare disperatamente la salvezza: ormai, troppo tardi, sia pure per pochi istanti. cadavere sull'isolotto nei Po alla confluenza con la Dora l Aititi dl t i i t

Persone citate: Carasso, Dema, Gabrio Carasso, Marco Demaria