Al fatidico «si!» lo sposo si accascia

Al fatidico «si!» lo sposo si accascia PARAPIGLIA ALLE 10 /IV «SANTA GIULIA» GREMITA DI FEDELI Al fatidico «si!» lo sposo si accascia // poveretto stramazza davanti all'altare maggiore mentre il parroco pronuncia la formula di rito - // corteo nuziale riparte dall'ospedale « Volete voi, Adriana Marchiglia, prendere come legittimo sposo il qui presente signor Paolo Garrotti? ». La giovane, pallida, emozionata, rispose sussurrando un trepido si: a tior di labbra, ma tutti udirono quel monosillabo nell'improvviso silenzio che si era aperto intorno. Non erano ancora le dieci, e la scena accadeva nella chiesa di Santa Giulia, affollata di fedeli che si preparavano per la Messa ed erano incuriositi dalla festosa cerimonia di nozze. Gli sposi erano inginocchiati davanti all'aitar maggiore. Il parroco attese che il « si » della giovane fosse sceso ben profondo nel suo animo: la vide, dopo il pallore, colorirsi di un roseo acceso, poi continuo con voce alta e chiara: < Vi dichiaro marito e moglie ». Ma le parole della formula liturgica al interruppero d'un tratto. Lo sposo, in quel momento, stralunava gli occhi, faceva un tentativo come per alzarsi, si sbilanciava e cadeva all'indietro con un tonfo. Nella chiesa si alzarono grida di spavento. E l'imprevedibile incidente provocò un parapiglia. La prima a chinarsi sul giovane fu la sposa. «Che cosa c'è, come ti senti?». E pur nella agitazione seppe conservare un tono sommesso. Il Garrotti non potè rispondere. Era privo di sensi e la caduta era stata causa di una ferita alla testa: perdeva sangue. Subito dopo, in seguito da una marcia nuziale che cercava invano di mantenerne il passo e la solennità, il corteo usciva precipitosamente dalla chiesa accompagnando a braccia lo sposo e asciugando le lacrime alla sposa. Le lucide macchine da noleggio furono presto occupate da convitati in ansia ed in luogo di dirigersi verso Porta Nuova, dove partono 1 treni per 1 felici viaggi di nozze, si incolonnarono diretti all'ospedale San Giovanni. Qui il sanitario di turno medicava il Garrotti, che ormai si era già ripreso: la ferita, lievissima, guarirà in tre giorni, non c'era necessità di ricovero. Lo sposo, che ha 31 anni ed abita a Mantova, per l'orgasmo, non aveva preso cibo durante tutto il giorno precedente la cerimonia. In chiesa, la debolezza gli aveva giocato il brutto tiro, provocando il contrattempo. Ma all'uscita dall'ospedale l'imbarazzo era ormai superato: i due sposi — lei con gli occhi ancora velati di confusione, ma già sorridente; lui felice, anche se con un cerotto fra i capelli — abbracciati stretti si avviarono finalmente al viaggio di nozze.

Persone citate: Adriana Marchiglia, Paolo Garrotti

Luoghi citati: Mantova