Torino invasa da tifosi lombardi

Torino invasa da tifosi lombardi SULLA SOLA AUTOSTRADA: 10.500 AUTO E 200 PULLMAN Torino invasa da tifosi lombardi La minaccia della nebbia non ha spaventato gli automobilisti - A mezzogiorno una colonna continua di macchine per corso Giulio Cesare e via Roma - L'animazione per la "gran partita,, Una partita di calcio si esaurisce, sul campo, in 90 minuti di gioco, ma dura molto di più., sia prima che dopo l'incontro, per l'interesse che desta, le discussioni che suscita, le persone ed i mezzi che mette in movimento, i commenti che trascina. Al G-iornale, abbiamo cominciato a ricevere telefonate, da € tifosi > che chiedevano le previsioni meteorologiche, fin da giovedì scorso: e mancavano ancora tre giorni alla partita. Un gruppo di tifosi ci telefonò da Napoli: era vero che a Torino i tram non circolavano più per la nebbia? Evidentemente confondevano i fenomeni meteorologici con i problemi sindacali. Ma la nebbia c'era davvero, eccome. E sabato pomeriggio, alle 14,30 — o?a fissata per 7'im'2Ìo della partita — abbiamo notato crocchi di sportivi, provenienti dai diversi bar, che si erano recati, approfittando del pomeriggio festivo, nei pressi dello Stadio, per constatare de visu se laggiù la nebbia era più fitta che in centro e se, siando così le cose, si sarebbe potuto giocare. Nell'attesa, i < tifosi > si sfogavano in discussioni, scommesse, scherzi reciproci. Un buontempone fece stampare centinaia di manifestini annunciali ti che il proprietario di un caffè centralissimo — noto sostenitore granata — avrebbe offerto rinfreschi a tutti i juventini: la trovata ebbe grande successo ed il titolare del locale fu costretto a camuffarsi con una professorale barba bionda, per sottrarsi alle incessanti richieste di bibite gratis. La vera sagra del tifo è cominciata però ieri mattina alle 10, con il giungere a Torino delle prime colonne di mac- chine milanesi e la comparsa in centro di gruppi juventini accaniti. Allo sventolio di bandiere nerazzurre rispondeva il frenetico agitare di stendardi bianconeri, e se le raganelle degli uni lanciavano il loro rauco gracchiare, le cornette degli altri suonavano lo carica e le campane squillavano a distesa. Si diffondeva un'atmosfera di festa, i portici si animavano, fra avversi gruppi di sostenitori rimbalzavano frizzi e motti, in un tono di bonaria presa in giro reciproca, Fra le undici e mezzogiorno, fu necessario rafforzare il servizio dei vigili urbani in via Roma. Macchine e pullman giungevano a ondale successive: il percorso dall'ingresso dell'autostrada a Porta Nuova era un solo, ininterrotto, sno¬ dato serpente metallico, lungo 1S chilometri. Alle 1S e SO t, biglicttari potevano tirare le somme: erano transitate esattamente 10.500 macchine e SOO autopullman. Non si è lontani dalla verità se si calcola che erano arrivati con questi mezzi circa SO mila persone — jioh tutte, naturalmente, dirette allo Stadio; altre 7000 erano giunte intanto con i treni speciali. Poiché la folla presente alla partita è stata calcolata quasi 70 mila persone, si può dedurre che più di un terzo di queste era composta da non torinesi. Alle 13, piazza Castello e piazza San Carlo erano un immenso parcheggio: macchine di Milano e Bergamo a fianco di altre di Genova e Firenze, e poi tutte le sigle della province settentrionali. Frattanto i pullmaìi venivano presi d'assalto: dei 130 destinati all'intera circolazione cittadina, 50 viaggiavano, e sempre a pieno carico, sui percorsi che portano allo Stadio. La nebbia è stata benigna. Qualche timore ha destato fra le 15 e le 15,30, cioè verso la fine del primo tempo; poi si è dissolta, come per lasciare via libera ai forestieri che sfollavano Flno a tarda ora le auto che tornavano a Milano sono sdiate in lunghe colonne all'ingresso dell'autostrada, (Moisio)

Persone citate: Moisio

Luoghi citati: Bergamo, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Torino