In due ore venti incidenti per la nebbia

In due ore venti incidenti per la nebbia NEL TRATTO FRA SETTIMO - CHIVASSO In due ore venti incidenti per la nebbia La polizia stradale ricorre alle staffette con torce a vento - Un morto a Candiolo - Il parroco di Castelnuovo travolto e ucciso da un'auto Ieri, seconda giornata di nebbia: una nebbia fitta, fumosa, pesante, che ha stagnar to per lunghe ore su diverse zone, in città e nei dintorni, paralizzando quasi il traffico. Particolarìnente densa al mattino, fra le 6 e le 11, cioè fino a quando il sole l'ha dissolta, ma quelle cinque ore sono bastate per causare decine e decine di incidenti. Il più grave è avvenuto alle 8£0 lungo l'autostrada, circa un chilometro prima della biglietteria. Qui due autocarri si sono scontrati con grande violenza. L'uno, un «Dodge* targato TO-1S7Ó26, diretto verso Milano, era guidato da Marino Maffè, di 22 anni, abitante nella nostra città in via Roccavione 55; accanto a lui era un passeggero. L'altro autocarro, un « Fiat 626 », targato VC-211/S1, veniva da Milano verso Torino; al volante era Alfio Perissinotto, di SS anni, da Casapinta, presso Vercelli, che aveva con sè il cognato Alfio Scalabrino, di 28 anni. La nebbia era in quel momento fittissima. La visibilità non superava i tre metri. Per questo motivo, il « Dodge » si era spostato dalla sua destra verso il centro della strada; l'autista del « 626 » se lo vide davanti quando ormai non era più possibile evitare il cozzo. Entrambi i guidatori frenarono e sterzarono violentemente: gli autocarri si urtarono con le rispettive fiancate sinistre. Il « 626 » finì nel fosso; l'altro, dopo due giri sull'asfalto viscido, si arrestò trasversalmente alla strada. Dietro al camion provenien te da Milano si era formata, durante il percorso, una lun ga colonna di macchine, la prima della fila, una € Belvedere >, guidata da Secondo Mottino, di 85 anni, abitante a Candia Canavese in via Ivrea n. 40, non riusciva ad arrestarsi in tempo e-finiva a sua volta contro l'autocarro. Qualche altra macchina della colonna subiva più lievi danni, cozzando contro quella che la precedeva. A causa dell'incidente il traffico è stato rallen tato ulteriormente per più di un'ora, cioè fino a quando i camion sono stati rimossi dai carri attrezzi. Gli agenti della Polizia stradale si sono subito portati sul posto per disciplinare il movimento. Sia il Perissinotto che il cognato sono stati leggermente feriti al capo. Sempre sull'autostrada, poco prima dell'arrivo alle biglietterie, un'< Alfa Romeo > è finita contro una « Belvedere >, che si era fermata lungo il margine. Anche una < 1100 > è andata ad-urtare contro le due prime auto. I danni sono lievi. Altre chiamate sono giunte ad agenzie di soccorso stradale, specialmente dalla zona fra Settimo e Chivasso, per un tratto di non più di dieci chilometri, dove in un paio di ore si sono verificati almeno ven ti incidenti. La Polizia stradale ha dispo sto un particolare servizio di assistenza e di guida; pattuglie di agenti, dotati di torce a vento, hanno percorso per diverse ore i tratti dove la nebbia era più fitta, aprendo la strada alle colonne di macchine. La scarsa visibilità ha causato un incidente mortale lungo la strada per Candiolo, in località Sant'Amia. Verso le ore 18, il quarantanovenne Antonio Caloria, residente a Torino in piazza Carlo Felice 7, veniva verso la nostra città- in bicicletta. Si era fermalo un istante per controllare il funzionamento della dinamo, quando veniva investito in pieno da una motocicletta, guidata da Michele Borlcngo, di 58 anni, abitante a Torino in via ■Abegg 14. Mentre il Calorio stramazzava a terra, la motocicletta compiva un volo pauroso; il Borlengo veniva scaraventato contro un paracarro e decedeva all'istante. Il secondo incidente mortale è avvenuto lungo la strada che porta da Chicri a Castelnuovo Don Bosco: ne è stato vittima il parroco di questo paese, don Giuseppe Mattci, di 75 anni. Don Mattei andava in motoretta verso Castelnuovo, quando veniva investito alle spalle da un'auto avente a bordo due persone. Nell'urto il sacerdote veniva ssslnadmavcmg2v4r scaraventato in mezzo alla strada, mentre la macchina sbandava e finiva in un fosso. due automobilisti, usciti illesi dall'incidente, soccorrevano don Mattei e lo portavano all'ospedale di Chieri. Il sacerdote è morto nella tarda sera. Un altro incidente gravissimo si è verificato alle ore 9,30 all'incrocio della strada provinciale Ivrea-Santhià con la carrozzabile per Azeglio, in comune di Piverone. Una <1100>, guidata da Attilio Glarey, di 24 anni, abitante ad Arvier, investiva Augusto Landomo, di 45 anni, da Azeglio, uscito in motocicletta dalla strada laterale. Il Landomo è stato por¬ tato all'ospedale di Ivrea in gravissime condizioni. Alle 19,30 di ieri due sorelle, mentre percorrevano corso Giulio Cesare, venivano urtate e gettate al suolo da una « topolino » guidata dal cinquantenne Michele Amateis, il quale stava compiendo una retromarcia per liberarsi da un piccolo ingorgo del traffico La cinquantanovenne Maria Macchio, operaia, abitante in via Felettu 53, è stata ricoverata al Maria Adelaide per la frattura del ginocchio, guaribile in 25 giorni; la sorella Domenica, di 65 anni, abitante in corso Casale 199, ha riportato contusioni.