Primo a Lugano lo svedese Liunggren di Antonio Antonucci

Primo a Lugano lo svedese Liunggren Davanti all'inglese Cowley e all'i Resta Primo a Lugano lo svedese Liunggren DAL MOSTRO INVIATO Lugano, lunedì aera. Anche la trentaduesima 100 chilometri di marcia è ormai nella storia. Raccontiamola. Quest'anno come punto di partenza è stata scelta Scvcso, piccolo centro industrioso e artigiano a Si chilometri da Milano, come punto di arrivo la città di Lugano in Svizzera. E' la prima volta che questa coi'sa va all'estero, ma se ne è trovata così bene che difficilmente sarà l'ultima. Da entrambe le parti si è fatto del proprio meglio per eliminare ogni difficoltà di frontiera, e per imprimere all'avvenimento un carattere di amicizia e di festa. Non è esagerato dire che quasi tutta Scveso si era alzata ieri di buon'ora o non si era coricata affatto per assistere alla partenza. C'erano perfino una quantità di bambini piccolissimi in braccio. La Piazza del Municipio era illuminata a giorno. Il via è per le ore li. Firmano cinquantaquattro corridori un po' insonnoliti. tutti in pantaloni e maglietta multicolori; eccezion fatta per Cowley, inglese. Anche il suo collega Guilmant è in maglietta, stranissima perchè logorata da una inverosimile quantità di buchi e strappi. Partenza dunque in cinquantaquattro. Atleti. Le automobili sono molto di più. I ciclisti incalcolabili. Ne deriva una colonna di qualche chilometro con una sfilata pittoresca di fari e lumicini rossi in mezzo alla quale i podisti scompaiono come annegati. Nuzzo Luca (Ferrovieri Napoli) è partito ad andatura d'assalto, come se i 100 chilome- tri dovessero esaurirsi in una gitarella alla svelta. A Seregno dopo 11 chilometri superati in 56 minuti Nuzzo è solo in testa con Vavassori a due minuti e mezzo, Taroni a S'40", Ballerini, Tamburelli, Baldassarri, tutti italiani, a 3 minuti. Seguono parecchi stranieri a 5"; fra essi niente Cowley: non solo egli è partito quasi nudo, ma anche per ultimo. Una vera pazzia. Oli stranieri tirano forte e ben presto il loro tiro comincia a farsi sentire. A tk chilometri circa, è in testa Green (Svezia) con Llungren (Svezia), Soderlund (Svezia) a 10"; Nuzzo è già stato inghiottito e seminato a SO secondi. Si fa luce Cowley a 35", ma nessuna fiducia nella durata del suo sforzo. Hubert il preferito (Francia) è ad un minuto. Pino Mornasco, km. 4B. Che succedef E' in testa Cowley e procede con una regolarità di una macchina, estremamente sicuro di sè. Bisogna aspettare due minuti e 1/5 secondi prima di vedere passare Liunggren, considerato il più forte del grup- po svedese. Lo scorso anno egli venne ai 100 chilometri come turista, disse lui, pure impegnandosi sodo e arrivando secondo. La vittoria doveva essere per quest'anno, ma già sembra stanco e di cerio le sue gote, già del tutto rosee, hanno larghi strati di iwt pallore cereo. Evidentemente l'anno scorso si vantava. Green è a i'55", Soderlung è a T, Hubert a 8'15". Si fa un po' di strada l'italiano Resta, ma a 10'lt". Andiamo verso Como. La situazione è pressoché invariata, ma comincia a delinearsi il « caso Hubert ». La giuria è molto scontenta di lui. Pare che non marci affatto, corra, il che è vietato. Una, due, tre volte là bandierina bianca segna l'ammonizione, gli fa cenno di stare attento, se non vuole essere squalificato. E' balenata anche la bandierina rossa, segno di squalifica effettiva f Non si sa di sicuro. Intanto Cowley è sempre in testa, sempre a ritmo di macchina, e si comincia a dire che la vittoria non potrà sfuggirgli. Tuttavia il pallido Liunggren ha ridotto la sua distanza a VII" non già per flessione di Cowley che, viceversa, ha aumentato il suo vantaggio su tutti, ma per la sua tecnica di raggranellare secondo su secondo. Hubert è a 9'.'i6", Resta a 10 minuti. La maglietta storica di Guilmant che fu secondo con essa alla LondraBrighton, non fa miracoli ed egli la getta via. E' quasi a 13 minuti dal primo. Corre voce che Hubert sia stato squalificato ed allora è lui che non vorrebbe più correre. Ma tutti dicono che non è vero nien*te e che continui a correre. Egli continua. Si passa la frontiera al valico di San Simone. Cowley ha più che raddoppiato la distanza con il grosso dei suoi avversari, ma Liunggren continua a rosicchiare la sua. A Bissone, km. 11 è soltanto a 3" da lui e per un attimo l'aveva anche superato. Hubert è a li '53" A Marcate, 88 chilometri circa, colpo di scena. Il cronometro dà primo il pallido svedese Liunggren con Cowley a 8'. Resta è terzo a circa IT. E' cotto bene, a quanto pare. Hubert è a 19'5S". Unica sua forza motrice è sua moglie che lo attende, lo segue, lo precede in automobile. Da questo momento l'exturista dell'anno scorso non ha più avversari. CoU'ley è cotto. ■ Intanto a Lugano si addensa molta folla in corso Pestalozzi. La radio dà sempre Liunggren in bella forma e senza nessuno che lo inquieti. Comunica pure la notista ufficiale della squalifica di Hubert, che continua a correre a suo rischio e pericolo. Qualche avvenimento nuovo? No, solo quella vecchia storia nelle vicinanse di Como, precisamente nella discesa di Camerlata. Attenzione! Attenzione! Ecco Liunggren (John), egli marcia come se là pizzicassero pulci alle calcagna, e taglia il traguardo fra applausi fragorosi. Partiti 54: arivati 31 oltre 4 fuori tempo. Nuzzo è fra gli ultimi. Guilmant è stato colto da un malore che sembrava gravissimo perchè l'ha lasciato a terra senza conoscenza, ma sembra che si risolva in nulla. Hubert, ma specialmente la moglie, sono arrabbiatissimi. Ne riparleremo. Antonio Antonucci