Le tre direttive della legge sui fitti

Le tre direttive della legge sui fitti Le tre direttive della legge sui fitti Proroga del regime vincolistico per un altro biennio; probabile aumento del 25 per cento ■In! n ... J! • • _««_ __■ . -. Roma, lunedì mattina. Avvenimenti di grande interesse caratterizzano la settimana ohe si è aperta quest'oggi. Essa vedrà, difatti, la ripresa dell'attività parlamentare a Montecitorio, un convegno internazionale a Villa Aldobrandino l'arrivo del Presidente del Consiglio dei ministri e del Ministrò degli Affari di Grecia, la prosecuzione dell'attività del Consiglio dei Ministri, lo sciopero generale di circa sei milioni di lavoratori dell'industria, la piena ripresa dell'attività dei partiti politici e, in particolare, di quello di maggioranza, che oramai è alla vigilia del proprio consiglio nazionale. Il Consiglio dei Ministri terrà una nuova seduta giovedì mattina alle dieci. Anche la prossima seduta consiliare sarà importantissima, giacche 1 ministri vareranno il progetto di legge sui fitti, che nella riunione di sabato fu oggetto di una prima deliberazione sulla base di una relazione del guardasigilli Azara. Il progetto è stato ulteriormente rinviato all'esame del CIR che terrà una nuova riunione quest'oggi. Si conferma che le linee del progetto non si discosteranno di molto dalle seguenti: proroga del regime vincolistico per un altro biennio, e cioè fino al 31 dicembre 1955, quando, presumibilmente, una buona parte dei sei milioni di vani necessari per raggiungere 11 dato di affollamento prebellico saranno in parte realizzati. Si prevede, difattl, che nel corso dei prossimi due anni potranno essere costruiti circa due milioni e mezzo di vani non di lusso, poiché si delinea già la saturazione del mercato delle case non di tipo comune. Altra linea direttiva del progetto Azara è quella di stabilire un moderato aumento del cànoni di locazione degli •Immobili bloccati. Tale aumento dovrebbe aggirarsi sul 25 % della pigione attualmente pagata, e ripeterebbe, in sostanza, le norme del precedente progetto che doveva essere applicato già a decorrere dal primo gennaio 1953 e che, per le vicende parlamentari e politiche, non fu varato dal Parlamento. La terza direttrice del progetto sui fitti è quella di semplificare al massimo le norme per la disciplina degli sfratti che ora appaiono assai complicate e che determinano spesso casi clamorosi di speculazione, Il progetto, una volta varato, sarà subito presentato alle Camere per l'approvazione, che deve avvenire entro questo scorcio d'annata. La seduta consiliare di sabato, che si prolungò per ben cinque ore, venne dedicata essenzialmente all'esame delle decine e decine di progetti decaduti per lo scioglimento delle Camere. Tra essi il più importante è indubbiamente il disegno di legge per 11 risarcimento dei danni di guerra; il testo che sarà ripresentato alla Camera è lo stesso che ebbe la sanzione dei deputati della precedente legislatura, ed è quindi da prevedere una rapida approvazione da parte del nuovo Parlamento. Il Consiglio,' nella riunione di sabato, decise pure di sodlecitare l'approvazione del due disegni di legge riguardanti la tredicesima mensilità e l'assistenza sanitaria ai pensionati. Come ci hanno dichiarato i deputati sindacalisti e in particolare l'on. Di Vittorio, tale esame ricondurrà sul tappeto l'intera questione del miglioramento delle retribuzioni dei dipendenti statali. < Già in occasione dell'imminente esame dei bilanci finanziari — ci ha dichiarato Di Vittorio — chiederemo al Governo quando intende presentare il progetto sui miglioramenti economici ai dipendenti dello Stato e soprattutto quando intende farlo discutere. Le categorie degli statali associate alle varie organizzazioni sindacali sono decise a non attendere oltre >. Giovedì, infatti, l'esecutivo della Federstatali aderente alla CGIL esaminerà la questione, mentre quelli che fanno capo alla UIL e alla CISL lo hanno già fatto Che sia alle viste un agitazione degli statali che si affiancherebbe a quella massiccia dei lavoratori dell'industria? Giovedì 24, per l'intera giornata, i circa sei milioni dei lavoratori dell'industria incrocieranno le braccia. Lo sciopero non può essere • più evitato giacche i sondaggi del Governo per una azione mediatrice sono falliti in quanto gli industriali hanno fatto sapere al « mediatore > Del Bo che non gradivano l'azione conciliatrice del Governo. Saranno esentate dallo sciopero le categorie addette ai servizi essenziali (acqua, gas, elettricità, panettieri, telefonici, centrali del latte, dipendenti della RAI, lavorazioni a ciclo continuo). Per quanto riguarda i trasporti, è stato deciso che il personale viaggiante del servizio urbano, delle ferrovie secondarie, dei servizi di navigazione interna e delle autolinee effettueranno una fermata consecutiva di 3 ore nella mattina del giorno 24. I tassisti pubblici osserveranno le stesse disposizioni impartite per il settore ferrotranviario. L'ora di inizio dello sciopero per le categorie di cui sopra sarà stabilito localmente dai sindacati provinciali. Per tutto il restante personale (impiegati ed operai) la durata dello scioperò sarà di 24 ore, cioè dalle ore 0 alle ore 24 del giorno 24. Per il settore autotrasporti, corrieri e spedizionieri, lo sciopero, invece, avrà inizio alle ore 12 e terminerà alle ore 24 sempre del giorno 24. Stamane il comitato direttivo della CGIL si raduna per discutere i vari problemi salariali e per stabilire l'ulteriore azione da svolgere nei settori industriali ed agricoli per far recedere le organizzazioni dei datori di lavoro dal loro atteggiamento intransigente. La CGIL intende sottoporre alle altre due organizzazioni sindacali un piano per una serie di manifestazioni che seguiranno a quelle del 24 (per l'industria) e del 5 ottobre (per_ l'agricoltura). Ciò sarà stabilito nel nuovo incontro tra 1 rappresentanti della CGIL, della UIL e della CISL che avverrà forse sabato 26. Non sembra, però, che le due ultime organizzazioni siano decise a seguire fino in fondo la CGIL sulla via degli scioperi a ripetizione. Esse pensano che se la azione mediatrice del Governo non è stata possibile realizzare ora, potrà esserlo tra qualche giorno. Il Presidente del Consiglio rro^lmaT^rvi^^-'dobrandini, quale prologo alla conferenza dei sostituti dei ministri degli Esteri della Comunità europea; l'altro ad apertura dell'esame dei bilanci finanziari alla Camera dei deputati. E' da ritenere che l'on. Pella, aprendo 1 lavori della Conferenza dei Sostituti, e soffermandosi sui temi della solidarietà e della integrazione europea, farà cenno alla questione di Trieste, preminente per l'Italia. Il nostro Governo non subordina il suo ulteriore contributo allo sviluppo delle iniziative europeistiche, quali ad esempio la CED, alla soluzione dello spinoso problema triestino, ma è'ovviò che vede in essa anche un banco di prova della solidarietà- europea. Poche ore dopo, a Montecitorio, Pella, dopo lo svolgimento di alcune interrogazioni, farà la sua esposizione finanziaria che sarà una sintesi di quella già fatta al Senato. Con essa si apre la discussione sui bilanci finanziari, che secondo le previsioni durerà 4 o 5 sedute e che sarà subito seguita da quella sul bilancio del Ministero degli Esteri che investirà la questione di Trieste. A quanto ha dichiarato Pella, d'intesa col colleghi di Gabinetto, egli farà comunicazioni sulla iniziativa italiana e i suoi sviluppi. E' da prevedere che quando Pella prenderà la parola sulla questione triestina vi siano già precìse indicazioni dell'atteggiamento dei governi firmatari della « tripartita », e di Belgrado, in ordine alla conferenza che deve stabilire le modalità del plebiscito. Secondo attendibili informazioni, se verranno frapposte difficoltà alla convocazione della conferenza per il plebiscito, e se Washington, Londra e Parigi tenteranno di guadagnar tempo, l'Italia potrebbe consfderare l'eventualità di investire del problema le Nazioni Unite. Siffatta eventualità viene ritenuta inevitabile, ad esempio, dall'on. Nenni, il quale ritiene che le tre Potenze alleate meneranno il can per l'ala.

Persone citate: Azara, Del Bo, Di Vittorio, Nenni, Pella

Luoghi citati: Belgrado, Grecia, Italia, Londra, Parigi, Roma, Trieste, Washington