Sublimi esempi di altruismo premiati nella notte di Natale

Sublimi esempi di altruismo premiati nella notte di Natale Sublimi esempi di altruismo premiati nella notte di Natale // "Premio cuor d'oro,, a Virgilio Brocchi - La stella d'oro della bontà a mille operai di Angri - Il gesto generoso del dottor Mario Peretti di Torino - Un paralitico di Valduggia divide il pasto avuto in elemosina con un altro diseredato ■ Un ergastolano che dona i suoi risparmi agli alluvionati sMds2afs(Nostro servizio particolare) Milano, 24 dicembre. Dalla notte di Natale del 1934 ogni anno la bontà ha il suo piccolo ma tangibile giubileo: sono ormai quasi vent'anHi che questa singolare consuetudine si ripete e si rinnova; e in vent'anni sono stati segnalati innumerevoli esempi di solidarietà umana, di atti veramente eroici, anche se pei protagonisti non costituiscono per nulla degli eroismi, ih quanto li hanno compiuti senza particolare miraggio, ma facendo di essi il loro modo di vivere. Cosi da due decenni a questa parte ogni notte di Natale si aduna a Milano una giuria di artisti e di letterati che assegna un premio — il Premio della bontà « Notte di Natalo — ad oscuri italiani che per la magnanimità d'un gesto, la luce d'un sacrificio, hanno saputo elevare a poesia un moto naturale dello spirito. 1 giudici del Premio della a Notte di Natale » fondato dal cavaliere del lavoro Angelo Motta e che sono Leonardo Borgesc, Michele Xaponaro, Pina Gonzalcs, Roberto Tremellont, Enzo Ferrieri, Arnaldo Fraccaroli, Antonio Valeri e Dino Villani, non sono quindi chiamati a scegliere dalla valanga delle segnalazioni pervenute nel corso di 365 giorni da ogni parte d'Italia l'atto di eroismo coni piuto a rischio della vita, ma debbono premiare un atto di bontà ingenua e semplice, un lllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll- eccezionale impulso umano'ispirato da profondo amore peri il prossimo. mI giudici disponevano gite- nst'amw di un milione e 310 mi-gìa lire; un milione cioè del cav.Motta e 310 mila lire largite', da enti e da privati. Con qne-\ dsto denaro dovevano prcmiarc\v27 atti di bontà, perchè tanti sne sono stati scelti dalle cen- .itinaia affidati al loro esame e] al loro giudizio. \pPer la prima volta quest'an- no sopra gli altri esempi di [bontà viene indicato quello of- ferto da uno scrittore celebreìe stimato, oltre che per l'opera'sua, per i profondi sentimenti]di solidarietà che con essa ha saputo ispirare; così per il ro-lumarniere Virgilio Brocchi è, stato creato apposta il <. Pre-Umio Cuor d'oro, che constste\appunto in una medaglia d'oro\lllllllllllllllllllllllllllllltlllllllllllllllllllllllllllll recante inciso un cuore. La stella d'oro della bontà e il primo premio di iOO mila li-re sono stati invece assegnati a mille operai delle Manifattu- re Cotoniere Meridionali diAngri, i. provincia di Salerno, i ^Grandi cuori di un piccolo paeso, dice la motivazione dei premio, questi mille oscuri la-Ivoratori di fabbrica accettano'spontaneamente da molto few-\po rinunce e sacrifici per aiu-\tarc i ragazzi abbandonati e'.avviarli verso un'esistenza d\\dignitoso lavoro. Un giovane sacerdote del luogo, don Buri- co Smaldone, con passione de-ìgnu di apostolato, sta creando ^con le proprie sole forze una\ 'organizzazione per l'assistenza i dei piccoli diseredati, e sicco me le risorse di cui dispone so- no esigue, i mille operai di Ang'ri, due volte al mese chiudono la loro mensa aziendale, ri', nnneiano cioè di farne uso e \ devolvono le 50 mila lire che \vi dovrebbero spendere per se stessi all'opera di redenzione .intrapresa da don Smaldonc. ] Torino e il Piemonte sono \presenti anche per il 1953 con più di una prova di luminosa [generosità. Una c stella della bontà » ha infatti premiato il ìdott. Mario Peretti, abitante « 'Torino in corso Duca degli ]Abruzzi 106. Questo medico noti più giovane in età, rivela luna vitalità di inipulsi «moni , veramente preclara: egli ha Urasformata una sua proprietà \di Montevercio in un ospizio \dove accoglie bambini poveri, l o a dedicando ad essi le proprie vacanze annuali per curarli e assisterli. Un'altra < stella della bontà> e 100 mila lire sono toccati ad Elvino Zanetti, di Vttlduggia (Vercelli): semi-pn i ralitico, questo giovane vive in una estrema povertà: ma la i sua indigenza e la sua sciagn-Ira non gli inipediseono di reno'dersi utile a chi egli considera -\più infelice'd'i "lui: ogni giorno -\gli viene assegnato in elemosie'.na un piatto di minestra. Elvi\\no Zanetti, da anni, ogni giore »io, arrancando faticosamente - sulle grucce, reggendo a sten-ìto un pentolino con la mano o ^sinistra meno invalida dèlia dea\strtt, si reca alla casa di un vecchio calzolaio che non è più in grado di lavorare ed è abbandonato da tutti, e con lui divide la minestra. Premi analoghi sono stati poi assegnati ad Antonio Biglia, un ergastolano ospite del penitenziario di Porto Azzurro: col lai-oro a cui si dedica Iha realizzato dei risparmi che ha voluto devolvere intcramen- ite a0n alluvionati dei polesine pri7tia. a quelli della Calabria |poi. Adele Bonolis. di Milano già i i insegnante di filosofia, ha pure l : ricevuto una < stella della bon-!'d> accompagnata da 100 tirie,'" lire: in una serena località Istilla sponda sinistra del lago di Lecco ha fondato una casa rieducazione femminile che ^ rfj ^ e traviate. i L'elenco continua con le me a [destine assegnazioni di stelle e i ! di somme di denaro " iai ìijì - \Kociancic, di Doberdò del La-1 go, in provincia di Gorizia; , Teresa Baliabio, di Seregno e a Margherita Costacurta, di - ; varenna (Como), entrambe - maestre elementari che dedicaino metà della loro retribuzione . , -|WmW orfani e dl vecchi „,,. o i_ J.. _ „ _ „„ idi insegnanti al soccorso di -, Condonati; a 1 -1 mazzina, di Cer Francesco Ra -1 mozzimi, ai ^regnano (Rovi .\go); ad Anna Loie, di Milnno: , « Oiovunnantonia Carni.di Tot , ralba (Sassari); ad Aida Prep. |dtert, da Rolo (Reggio Emi iiiiiliilllllilllliliiiiiillltlllilliiiliiliilillllliliiiiiiii Ha); ad Enrica Zavaritt, da Trescore Balneario, in provincia di Bergamo; ad Angela Damiano, da Mioglia (Savona); ad. Albina Lodi ved. Gaviali, di Crevalcore (Bologna); a Pietro Damiani, di Pesaro, cappellano militare, che ha istituito un collegio per i bimbi giuliani rimasti orfani; a Rosalia La Rovere, di Napoli, e a Vincenzo Paolantonio, di Roma. Premi sono stati infine assegnati a dodici ragazzi per i ioro atti di spontaneo altruismo e di istintiva bontà; essi sono: Angelo Nicolctto, da S. Urbano (Padova); Natale Cocco, da Schio; Giuditta Epis, da Oneta (Bergamo) ; Vinicio Cowiicio. da Loreto; Rosetta Pasini, da Varane (Riva); Luciano Pellegrino, da Fontanelle di Boves (Cuneo); Maria Libé, da Piacenza; Francesco Rusco, da Vizzola Predabissi. presso Milano; Giuseppe De Rlnaldis, Antonio Decimo, Salvatore Antonazzo e Vincenzo Scuro, questi tre ultimi da Carpignauo Salentino, in provincia di Lecce.' Tale premio consiste in una stella d'argento e in SO mila lire per ogni riconoscimento. 1. c iiiiiiiiiiuiiiiiit|aiiiiiiiiiiiii|iiiiiitiiiiiiiiiiiiiiii