Tre Italiani fra i primi emigranti straordinari in America

Tre Italiani fra i primi emigranti straordinari in America Tre Italiani fra i primi emigranti straordinari in America (Dal nostro corrispondente) Napoli, 4 dicembre. (c. g.) Stamane, nell'edificio da poco inaugurato in via Caracciolo, ove è la nuova sede del Consolato generale degli Stati Uniti, vi è stata la cerimonia del < visto > sui passaporti dei primi tre europei che emigrano definitivamente nella Confederazione americana in conseguenza della Refugee rette/ act, la legge autorizzante l'immigrazione straordinaria di 224 mila persone in tre anni (1954, '55, '56). Alla cerimonia erano presenti l'ambasciatore degli Stati Uniti, Clara Boothe Luce, accolta con un caloroso applauso della folla, il marito dell'ambasciatore, Henry, l'ammiraglio Fechteler comandante della N.A.T.O. per 11 Sud Europa, e il console generale Alfred Nester, mentre per l'Italia erano presenti il sottosegretario agli Esteri, Dominedò. Nel salone erano i tre prescelti, primi assoluti su tutti i 224 mila. Uno è un giovane disegnatore litografo di Torre del Greco, Michele Sannino. Egli si stabilirà a Newark, nel New Jersey, dove lo attende la famiglia, fra cui il padre che egli non vede da venti anni. Il secondo è Vincenzo Barone, di Monte di Procida. La sua famiglia è a Brooklyn dove il padre, impiegato nel porto, gli ha già ottenuto un posto. La terza è una sarta, Maria Tortora, di Napoli, che raggiunge la sorella sposata, a Clarksburg, nel West Virginia. IIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII L'ambasciatore Clara Luce, accompagnata dal marito, a Napoli. Al suo fianco si trova l'ammiraglio Fechteler (Tel.) IIIIMIIIIIMMIIIIIIIIIIIIIIIIIII IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII IIIIIIIIIIIII

Persone citate: Alfred Nester, Clara Boothe Luce, Clara Luce, Dominedò, Maria Tortora, Michele Sannino, Vincenzo Barone