In buone condizioni la «siamese» sopravvissuta

In buone condizioni la «siamese» sopravvissuta In buone condizioni la «siamese» sopravvissuta La piccola Wariboko non è ancora fuori pericolo, mentre la madre è in preda a grave crisi nervosa (Nostro servizio particolare) Londra, 4 dicembre. Wariboko — la bimba negra di quattro mesi sopravvissuta al disgiungimento dalla isua sorellina siamese — è staisela in < buone condizioni» e mostra numerosi ed incoraggianti segni di miglioramento. Questa mattina le venivano fatte alcune lastre erano tadgtnulbnradiografie e lescosì rassicuranti ì mjche la piccola veniva tolta dal-!tla c.scatola di vetro», entro scui era stata rinchiusa dopo l'operazione, e posta sotto quel-:la che l'ospedale ha descritto .ccome una * comunissima tenda mentre un medico e due infer-!ad ossigeno». Sotto questa stenda » ella dorme ora serena, ; miere la osservano senza in terruzione per scoprire immediatamente ogni segno di peggioramento o di collasso. Nonostante questi incoraggianti progressi, medici e chirurghi non considerano la piccola < fuori pericolo », e il professore Ian Aird — cui va il | merito dell'atto operatorio —j ha stasera dichiarato che <profonde ansie persisteranno per| vari giorni, fino a quando, cioè, | l'organismo di Wariboko non di! tristi sorprese ». Questa ciroospezlone è anche dovuta alla1 repentina morte dell'altra ge-, mella — Tomunotanye — tre Iore dopo l'intervento e quar.Jporamai pareva essere fuor: pe-lricolo: le cause di questa mor- te non sono ancora state ac-!certate con esattezza e si avrà'anzi domani un consulto per!questo enigma me- sarà divenuto così forte eseludere ogni possibilità risolvene dico. Dal bollettino emesso stase-|ra dall'ospedale si apprende jche la madre delle due siame si —- Veronica Davies, una giovane e graziosa negra Bantu — è ora vittima di una «grave crisi nervosa ». provocata dalla grande tensione degli ultimi giorni. La donna è ricoverata nel medesimo ospedale dove si trova Wiriboko ed è sotto le cure di numerosi medici. Mentre il dramma sembra volgere ad una serena conclusione si apprendono oggi più ampi dettagli sul coraggioso intervento operatorio del prof. Aird. Le due bimbe erano congiunte da un < ponte ovale » di trentasei centimetri di circonferenza che univa le parti inferiori dei toraci e quasi tut- ta la parte frontale del due addomi. Nonostante la vastità di questo « ponte », i soli organi vitali che fortunatamente le bimbe avessero uniti erano i due fegati, congiunti da una solida rete di tessuti. Ieri pomeriggio, prima dell'inizio dell'operazione, Wariboko e Tomunotanye veniva no addormentate con gas e os sigeno ed erano successiva ì mente mantenute in tale sta- !t° mediante nuove dosi di os sigeno e di etere; le bimbe sopportavano, senza la mini:ma reazione, l'anestesia, ed il .chirurgo poteva pertanto ope rare senza apprensioni. L'in tervento durava un'ora e mezzo e si divideva in due fasi: disgiungimento delle gemelle e !CniU3UI.a delle pareti addomi ; nali. Sotto la guida di Aird, ben undici chirurghi erano ieri attorno al tavolo operatorio. Fra questi undici specialisti vi erano alcuni chirurghi stranieri, ed anche un certo dott. Alhadess, di origine spagnola, che pur essendo cittadino britannico ha compiuto tutti i suoi studi presso l'Università di Milano. rri. C. | j | |

Persone citate: Iore, Veronica Davies

Luoghi citati: Londra, Milano