Difficile in Sardegna il cammino della civiltà di Gigi Ghirotti

Difficile in Sardegna il cammino della civiltà IL FENOMENO DEI. UUIliWIMÌ1SH) ALL'ESAME DEI TECNICI Difficile in Sardegna il cammino della civiltà I contadini e i pastori delle zone più arretrate non credono alla Giustizia e preferiscono amministrarla da sè - Il bandito Tandeddu, già condannato all'ergastolo, intende costituirsi (Dai nostro inviato speciale) Nuoro, 2 dicembre. <I1 grano quando è maturo chiama i contadini; anche la montagna quando il destino è maturo chiama i suoi uomini >. A cavallo, snello e altero, chiuso nel suo giubbone di pelliccia, i calzoni di velluto, la bi• saccia a tracolla, gli arnesi del lavoro assicurati alla sella, è •un taglialegna di Barbagia che ci parla cosi. Lo abbiamo incontrato a una svolta di strada mentre compiamo gli itinerari della caccia ai banditi. Che ne pensa dei briganti il nostro taglialegna? « Ognuno nasce col suo destino; io vado nel bosco a fare il mio mestiere, quelli ci vanno per il loro. Fare il latitante è difficile', può andar bene e può andar male >. Apparizioni frequenti Apparizioni come queste sono frequenti sulle strade della provincia di Nuoro e anche risposte così: ricche di fatalismo, antiche di fierezza e di misurata prudenza. Nelle aule giudiziarie, come teste e come imputato, il nuorese sa districarsi dalle situazioni difficili, evade con scaltrezza dal giro delle domande. Non è per lui disonore la bugia davanti alla giustizia, quando c'è da strappare qualcuno al castigo o di scalzare col dubbio la prova. < Mi sono allontanato con la impressione che fosse costui, ma gli occhi sono d'acqua, signor giudice >, risponde il teste chiamato a confermare un riconoscimento importante. Tomaseddu, barbiere di Orgosolo, in un lontano processo, negò di avere mai visto facce che aveva per anni insaponato e rasato. A Cagliari alcuni mesi fa una grossa causa contro un gruppo di orgolesi accusati di omicidi e rapine fu privata del principale pilastro di accusa, perchè uno si era impiccato preso dal rimorso di aver parlata. Per preparare il processo il giudice istruttore dovette ricorrere .a un espediente davvero geniale. Soltanto in via confidenziale un maresciallo otteneva dichiarazioni dal capo della banda: < Al processo non dirò nulla. Stia attento, maresciallo! ». E 11 giudice istruttore dovette celarsi con il cancelliere dietro un paravento e ascoltare, non visto, il mea culpa del brigante. Il quale, in aula, mantenne fede alla sua promessa: si finse pazzo e muto, e cosi i testi — 200 — furono smemorati e taciturni. In tre mesi di udienze non uscì dalle loro labbra più di qualche monosillabo, c Anche Gesù ebbe bisogno di testimoni >, si scagiona il nuorese quando prli osservano la facilità con cui un imputato trova dozzine d' persone che gli inventano l'alibi. Accade poi che, per non denunciare il vero colpevole, anche l'innocente paga talvolta a caro prezzo il proprio silenzio davanti alla legge. II sardo delle regioni più arretrate nreforisce amministrarsi da sè: chi ha subito il torto non deleea il carabiniere per le indagini Si chiude in se stesso, riflette, studia il fatto e le persone, dichiara infine il suo sospetto e chiede solennpmente rinarazione: t. Giura che non hai fatto, che non hai consigliato, che non hai visto», è la formula sacramentale. L'offeso si rivolge con auesto ritr al presunto resnonsahile in nome di un antico codice mai scritto, ma vivn ancor oggi co me fondamento della tradizione. E' rarissimo che un giuramento roso sulle basi di questo codice d'onore si riveli falso, poiché il sardo della Barbagia è anche superstizioso: teme l'ernia doppia, il malocchio e teme infine il disprezzo del paese, se sarà colto in mendacio. « Se ha fatto, consigliato, o visto», il colpevole si arrende riconosce il proprio torto, restituisce la refurtiva e la ver tenza sì chiude senza molte di lazioni. Il maggior lavoro di un Pretore in Sardegna è decide re il torto o la ragione in un così confuso intrico di malizie e di tradizioni antiche. Vn reato inedito Recentemente la Corte d Cassazione si è dovuta occupa re di un reato assolutamente inedito negli annali della criminalità. E' nato qui nel Nuo rese e fiorisce da pochi anni, conseguenza di una recente riorganizzazione dell'anagrafe del bestiame Ecco di che cosa si tratta: sulle pecore 3ono marcati i segni della proprietà: inoltre è stato istituito recentemente anche un marchio di fuoco diverso per ogni Comune Il pastore ha l'obbligo di por tare sempre con sè una specie di « libretto di circolazione » in cui è registrata, capo per capo l'esatta composizione del suo gregge. Avviene allora che do po aver patito il furto, il pasto re riceve la visita di un miste rioso individuo: « Io so dove so no le tue pecore: se le vuoi di ritorno devi sborsare ». Convie ne senza dubbio accettare l'of ferta: il derubato mette la ma no nel portafoglio, con la ri serva di restituire il danno « tempo opportuno. < Non c'è bisogno di leggi speciali, il Codice è abbastanza «evero. Si dovrebbe invece rendere più svelta l'amministra¬ zione della giustizia», ci ha detto un magistrato nuorese. Il t Codice del Gennargentu », insomma, che con procedura rusticana e sulle basi del giuramento d'onore scioglie le controversie tra i pastori, presenta dunque ancora molti vantaggi rispetto alla giustizia ufficiale, agli occhi dei sardi. E ciò spiega come soltanto una piccola parte dei reati venga denunciata. Difficile è il cammino della civiltà tra questa gente: per avanzare deve aprirsi strade giuste e persuasive. Oggi la Commissione di studi dei problemi della provincia di Nuoro è andata in sopraluo. go ad Orgosolo. Sono state ■iiiHiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiniiiiiiiiiiiiii ascoltate diverse personalità del paese ma non, con disappunto di molti, il presidente del famoso comitato della pacificazione, dott. Leonardo Monni. Il dott. Monni ci ha dichiarato di aver appreso che il famoso bandito Tandeddu intende costituirsi ai carabinieri dopo il processo dlappello di Cagliari, che sarà celebrato tra qualche mese. Nel processo di primo grado il Tandeddu fu condannato all'ergastolo. E' pure rientrato a Nuoro il dott. Scribano, con le nuove istruzioni del Ministero degli Interni per la repressione del banditismo, Gigi Ghirotti iiiiiiiiniiiiiitiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Gesù, Leonardo Monni, Monni, Scribano

Luoghi citati: Cagliari, Nuoro, Orgosolo, Sardegna