La fuga di uno scolaro por una nota di biasimo

La fuga di uno scolaro por una nota di biasimo La fuga di uno scolaro por una nota di biasimo Da Tivoli a Roma a piedi, tutto affamato "Non sopporto gli scapaccioni: ho 13 anni,, Roma, 2 dicembre. « Avevo una nota di biasimo sul diano e non volevo che papà mi sgridasse », ha detto il tredicenne Felice Cadrigalà, studente della seconda media, per giustificare la sua fuga da casa. Egli abita a Tivoli con il padre e la madre, in via San j Vincenzo 5, ed è stato trovato stanco ed affamato dinanzi al « Festival del fanciullo », una specie di «paese dei balocchi» sorto da qualche giorno per deliziare i ragazzi, in fondo a via Nomentana, alla periferia della città. Felace Cadrigalà aveva percorso a piedi i trentatrè chilometri Che dividono Tivoli dalla capitale. Quando con aria smarrita egli si è fermato a guardare gli altri coetanei che stavano giocando, il gestore del « festival » gli si è fatto vicino chiedendogli se voleva entrare. La risposta di Felice è stata negativa e l'uomo, accorgendosi che il ragazzo guardava con troppa insistenza alcuni bambini che stavano maagiando. gli ha chiesto allora se aveva fame. Dopo essersi sfamato, Felice ha raccontato la sua storia. Ieri mattina aveva salutato il padre e la madre e presa la cartella aveva finto di avviarsi a scuola. Imboccata invece la strada che porta a Roma, vi si incamminò decisamente. Felice non ama 1 fumetti, preferisce giocare a carte alla sera con babbo e mamma. «Io sono ormai un uomo e paccioni non tollero che mi si tratti, mi si parli, come ad un fanciullo. Papà vuole che la sera io vada a letto presto. E io non voglio. Così quella nota di biasimo sul mio diario mi è dispiaciuta soltanto perchè papà mi avrebbe dato degli scaNon li sopporto; ho tredici anni ». E questa è la pena del ragazzo che si ritiene ormai maturo, un ometto. Per questa volta però tutto è finito bene. Il gestore del festival del fanciullo :» ha avvisato la polizia e Felice se ne è tornato a casa in macchina, pentito della sua scappatella e, sembra, senza scapaccioni.

Luoghi citati: Roma, Tivoli