Omaggio di italiani alla tomba dell' ex-regina

Omaggio di italiani alla tomba dell' ex-regina NEImIm'JL&NI versar io DEImÌmA. morte Omaggio di italiani alla tomba dell' ex-regina Messa bassa per Elena di Savoia nella cattedrale di Montpellier - Visita al sepolcro sotto la pioggia Breve colloquio con Umberto che smentisce il fidanzamento di Maria Pia col principe Ranieri di Monaco (Dal nostro inviato speciale) Montpellier, 28 novembre. Non era stato tenuto conto della pioggia. Le onoranze ad Elena di Savoia, nell'anniversario della sua morte, dovevano essere contenute nei (imiti d'una cerimonia strettamente familiare. Su questo desiderio Umberto dovette però fare una concessione, ed accettò che la funzione venisse svolta in due tempi: il Z7 la traslazione della salma nella nuova tomba, con assoluta esclusione di estranei; oggi la cerimonia religiosa, nella cappella del cimitero, alla presenza di quanti erano venuti dall'Italia a rendere omaggio alla memoria di lei. Sono stati più di trecento gli italiani arrivati a Montpellier fra ieri e questa mattina. La piccola cappella non poteva ac. coglierne che meno della metà. Ma da ieri piove senza sosta; rovesci d'acqua e sferzate di vento si susseguono ininterrottamente. Il programma ha dunque dovuto subire una modifica all'ultimo momento. Niente più rito religioso nella esigua cappella del cimitero. La funzione è stata apostata nella Cattedrale. Tuttavia alle 11 alla folla dei convenuti — delegazioni e rap-\Hpresentarne giunte da ogni] acentro d'Italia, in treno, in j smacchina, in pullman — è sta-\ sto dato convegno al cimitero] per una visita d'omaggio alla tomba. Disposti in duplice fila lungo il viale, con bandiere e gonfaloni, essi hanno fatto ala al passaggio di Umberto e Maria José seguiti dai congiunti. Disceso dalla macchina, egli è stato accolto da' un triplice squillo: era un imprevedibile « attenti n, e ne è stato autore il trombettiere Alberto Borricllo, di Sanremo. Sotto la pioggia sferzante che gli intervenuti, impreparati e perciò senza ombrelli, mostravano di non avvertire, Umberto e Maria José hanno mosso i primi passi. Ma ecco al loro apparire sbocciare una foresta di ombrelli, e tutti sollecitare l'onore di proteggere la coppia \ regale. Umberto ha tentato di schermirsi, ma ha dovuto cedere; gli ombrelli più arditi si sono contesi il privilegio di ripararlo. Hanno però dovuto cedere di fronte a quello, più autorevole e doveroso, del marchese Falcone Lucifero, ministro della Real Casa. Lentamente il corteo ha percorso il breve viale che dal cancello d'ingresso corre parallelo alla cinta; in fondo è stata eretta la tomba. Il ripiano semicircolare, il sarcofago di travertino, la bassa parete di sfondo, si sono rapidamente coperti di fiori. Mazzi, cuscini, piccole ghirlande, scatole di cellofane; dai garofani alle rose, dalle orchidee alle viole: soprattutto viole, i fiori preferiti da Elena; e sacchetti e sacchetti colmi di terra italiana, y "'e Umberto ed i congiunsi slittavano in raccoglimento, la tomba è diventata un Divido olezzante angolo d'Italia. Proprio in quegli attimi la pioggia si scatenava con la sua maggior violenza. Qualche ten'itivó di trasformare quella raccolta cerimonia familiare in una manifestazione d'intonazione patriottica, è stato soffocato, con un cenno deciso, dallo stesso Umberto. La cerimonia si è quindi spostata nella Cattedrale, dedicata a St. Pierre; un immenso tempio gotico a navata unica, del Quattrocento, di cui i numerosi intervenuti — agli italiani si erano aggiunti parecchi cittadini di Montpellier — han lrlPrtèmuIno occupato una piccola parte. USobri paramenti a lutto orna-|vano l'altare. La famiglia reale ha preso posto in una tribuna a sinistra dell'altare. In prima fila Umberto, che aveva sulla destra Maria José e la zia Anna di Battenberg; alla sinistra era la sorella Giovanna e la zia Xenia del Montenegro. Nella seconda fila hanno preso posto, da sinistra, Filippo d'Assia col figlio Maurizio. Maria Pia. la principessa Galizine, la duchessa ed il |'duca rfj Pi^toia ed u dUFa di e o a a a i a o Bergamo. All'assenza di Jolan da — trattenuta in Egitto per un periodo di convalescenza — si è aggiunta quella di Maria di Borbone Parma, che abita sulla riviera francese, e che una improvvisa indisposizione e il maltempo hanno costretto a rinunziare al viaggio. Di fianco si era sistemato il nucleo delle delegazioni, con bandiere e gonfaloni; di fronte, le dame di Corte ed i gentiluomini d'onore: sui banchi del pubblico, il folto gruppo dei fedeli. A mezzogiorno don Vernazobre, vicario della Cattedrale, rivestito dei paramenti funebri, ha dato inxzio alla celebrazione d'una Messa bassa in suffragio di Elena. A lui si è unito, nel recitativo finale, il parroco mons. Raffit, coadiutore del Vescovo. Umberto ha seguito il rito dominando la commozione; non hanno saputo vincerla Maria José e Giovanna, ai cui occhi di continuo è corso il fazzoletto. Ma anche tra le dame di Corte e tra i fedeli — fra questi alcuni hanno fatto la Comunione — le lacrime non hanno jo - Unto essere frenate; e special1 mente al « Tantum ergum» di Haydn, suonato dall'organo, i~d al « Dominus vobiscum, requie scat in pace », pronunziato dal sacerdote. Al pomeriggio e fino a sera \ le varie delegazioni sono state ricevute da Umberto in un salone dell'albergo Métropole. Per domani è annunziato l'arrivo di trecento milanesi. Particolarmente lungo ed affabile è stato l'incontro con la numerosa rappresentanza piemontese. Ho potuto avvicinare Umberto, ed essere trattenuto in un cordiale colloquio, che si è prohtngato per alcuni minuti. — Vedo ogni giorno La Stampa — egli ha subito detto. In Portogallo arriva per aereo, ed a Cascais mi viene recapitata nelja stessa giornata. GH ho chiesto un commento alla recente sentenza della Cassazione sui beni dei Savoja, ed in particolare sulla assegna zione del Castello di Racconigi. Sorridendo, ha risposto: — Quella sentenza non riguarda che le mie sorelle. Io non c'entro. Umberto ha aggiunto che si tratterrà ancora un giorno a Montpellier. — Domani mia tnoglie e mia figlia faranno ritorno a MerHnge, io rientrerò a Cascais. Soprattutto mia moglie ha bisogno di riposo prima di ripartire. La stanca molto dover guardare soltanto davanti a sè. Il suo male agli occhi non è affatto migliorato. Però è stato fermato, e questo può considerarsi un successo e farci sperare che si possa entrare in una fase di guarigione. Per Natale sarò a Mcrlinge, trascorreremo assieme la ricorrenza come negli anni scorsi. Subito dopo ci recheremo a Bourg en Bresse per il matrimonio di Margherita d'Aosta, di cui sono testimone, con l'arciduca Rodolfo d'Absburgo. — A proposito di matrimoni ho chiesto —, cosa c'è di vero nelle voci d'un fidanzamento tra la principessa Maria Pia ed il principe .Ranieri di Monaco t Umberto ha avuto ora un sorriso divertito. — Assolutamente nulla — ha detto. — Non mi sono mai incontrato, nè per questo nè per altri motivi, col principe Ranieri, per il quale ho una sti ma profonda. Nemmeno mia figlia lo conosce. Non so come sia nata questa voce, ed csclu do che abbia un qualsiasi fondamento, anche nel futuro. Giuseppe Farad