Assolti i due imputati con formula ampia

Assolti i due imputati con formula ampia Ita tragedia, di Barge Assolti i due imputati con formula ampia Riabilitata la memoria delle due ragazze : a l i a rn e a i i i n e a (Dal nostro inviato speciale) Cuneo, 24 novembre. Eligio Martino e Mario Abbio sono stati assolti dall'accusa di duplice omicidio aggravato di Rina Re e Lucia Beltramo Essi sono stati dichiarati noi punibili, avendo agito nell'esecuzione di un dovere imposto da un ordine superiore. Sono stati pure assolti dall'accusa di |rapina perchè il fatto non sus'sistc. Rina Re e Lucia Beltramo ! erano dunque spie'.' Il disposi-j tivo della sentenza non si sof-ìferma su tale particolare. Maltutto il processo - non e stato che recriminazione per la loro ingiusta fine e rammarico peri l'avverso destino di cui furono vittime. Le due infelici ragazze , erano innocenti. La riabilita-1 zione della loro memoria, chie-j .sta dalle famiglie, già esplici- i - itamente espressa dallo stessoj- comando partigiano pochi gioì-1 e mi dopo la morte, ha avuto nel | njdibattito una conferma ancor più esplicita e limpida. I La loro morte fu una con-1 seguenza dell'asprezza della ! lotta assunta nelle ultime set-'timane di guerra. Lo ha ripe-jtuto questa mattina l'ultimo i teste del processo, il giudice ■ Giacomo Gambolò del Tribù- j naie di Torino. Quale vice-com- : missario politico della divisione ; Valmaira egli fece parte della j o i : i l s o, a o ls niad o e i a commissione che sottopose a inchiesta il comandante Broccardo. Questi diede risposte reticenti, non ve juali ragioni fo.- ii ve lare da -tato indot-' lo a prendere quella misura. ; Soltanto per i suoi menti par-itigiani fu risparmiato cui pro-cesso, che poteva concluder;-: con una condanna a morte. Fu però rimosso dal grado c tra-sferito. L'avvocato Bourlot, patrono di parte civile della famiglia Beltramo, ha sviluppato la sua concetto che se il ri 'arringa sul , Broccardo diede 1 ordine di l prelevamento delle due ragaznon diede però quello di fu- o i o - cilazione. Questa fu un'arbitraria iniziativa dei due imputati. Ha chiesto pertanto che la Corte li dichiari responsabili del reato di duplice omicidio e a Ili condanni al risarcimento dei danni materiali e morali, concedendo una provvisionale di mezzo milione. Il processo è staio serenamente inquadrato dal Pubblico linistero Boetti, il quale ha oncluso la sua requisitoria .hiedendo un'assoluzione per .nsufflcienza di prove. Il pubbli- co accusatore si e detto ispirato da uno scrupolo di coscienza nel formulare tale richiesta, L'ordine non fu dato dal co- mandante Broccardo. Ma se * ta! fossc sla„, aal0 dal vice-co- j mandante Martinelli? c Con ìtale dubbio, non mi sento dilcniedere la condanna degl'im- putati ». La legge dichiara non punibile chi esegue un ordine i che non possa sindacare. Si può ammettere che Broccardo , abbia loro ordinato di catturare 1 )e due ragazze, e il Martinelli j abbia aggiunto quello di fucii larle. Ai due imputati comunjque non restava che obbedire. 1 In queste condizioni non ri| mane che assolverli per insuf ficienza di prove, ha affermato I j) Pubblico Ministero Boetti. 1 chiedendo analoga formula as! solutoria anche per l'accusa di 'rapina. Ha concluso pronunjciando accorate parole di rami marico per le due vittime in■ nocenti. j Sui terreno che una cosi mite richiesta aveva impensatamen te spianato, i difensori hanno marciato decisamente verso la assoluzione con formula ampia. L'avvocato Serafino, patrono di Abbio. ha sostenuto che l'or dine venne dato esplicitamente dal Broccardo; e ha escluso che i due accusati abbiano agi- :to di loro iniziativa non aven-\do motivi di rancore verso le! vittime che non conoscevano' affatto. ì; L'avvocato Andieis difenso-\re cl,i Martino, con una minu-"ziosa analisi degli elementi della causa, ha dimostrato an- ch'egli che l'ordine è panilo proprio dal Brocca irto "ed hachiesto l'assoluzione per il suocliente. La tesi della difesa è sta'aaccolta dalla Cotte (presidenteBaretti. giudice togato Marca-rino. cancelliere Romano) con a sentenza pronunciata dopominuti di delibera- g. t. qua tanta zione

Luoghi citati: Barge, Cuneo, Gambolò, Torino