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Ragazza tedesca rapita dal mostro dell'autostrada Ragazza tedesca rapita dal mostro dell'autostrada Gli urli della vidima e l'Intervento di un automobilista costringono però alla fuga l'uomo ventidue volte assassino (Dal nostro corrispondente) Bonn, 20 novembre. L'inafferrabile assassino di ben ventidue donne, noto ormai nelle cronache come « 11 mostro dell'autostrada », ha tentato una nuova impresa. Teatro delle sue gesta è stata questa volta la * nazionale » Francoforte-Bad Homburg. la vittima prescelta una graziosa ventiduenne di Essen. Avvicinata l'altra sera da uno sconosciuto, la giovane è stata costretta a salire su una macchina. Dopo una mezz'ora di folle corsa, il «mostro» bloccava l'auto, dietro un fitto Alare di alberi che fiancheggia la strada, e intimava alla malcapitata di spogliarsi. La ragazza, sotto la minaccia di una pistola, dovette obbedire, ma le sue grida disperate richiamavano l'attenzione di un automobilista che si trovava a passare per caso da quelle parti. Mentre la giovane, seminuda, balzava a terra, il * mostro », vistosi ormai perduto, metteva rapidamente in moto la macchina. Sarebbe stato pe¬ rò ugualmente raggiunto se là" fanciulla, stravolta, non avesse gridato al suo soccorritore: « Attento, ha la pistola! ». La prospettiva di ricevere un paio di pallottole nel cranio, raffreddava di colpo gli slanci del provvidenziale automobilista, e così il «mostro» riusciva ancora una volta a dileguarsi. Al posto di polizia di Seulberg la ventiduenne raccontava i particolari della sua disavventura: « Era un signore distinto, alto forse un metro e ottanta, dai capelli brizzolati. Indossava una giacca marrone a quadri. Parlava perfettamente il tedesco ed escludo che fosse uno straniero (questa ipotesi era stata già avanzata a più riprese). L'auto era una D.K.W. scura, ultimo tipo. Ho letto soltanto i primi due numeri della targa: 66 ». La polizia ha diffuso oggi per radio un nuovo appello alle donne tedesche: «Non servitevi dell'autostop — dice fra l'altro il messaggio. — Il " mostro dell'autostrada " è sempre in agguato ». v.