Iniziato a Montecitorio l'esame del nuovo progetto di amnistia

Iniziato a Montecitorio l'esame del nuovo progetto di amnistia Iniziato a Montecitorio l'esame del nuovo progetto di amnistia Romu, 19 novembre. Il progetto di amnistia annunciato da Pella il giorno stesso in cui assunse la presidenza del nuovo governo e presentato al Parlamento il 22 settembre scorso, è venuto oggi alla pubblica discussione della Camera dei deputati. In questi due mesi la proposta di legge ha percorso sui tavoli della commissione un cammino cosi tormentato che il primo relatore, fon. FRANCESCO CONCETTI (d. e), ad un certo momento credette di dover declinare il mandato sicché oggi il progetto viene in aula accompagnato da una relazione puramente tecnica La commissione, attraverso i deliberata della maggioranza, ha notevolmente ampliato la portata del provvedimento. Nell'originaria stesura governativa la clemenza copriva complessivamente 207 dei de litti previsti dal Codice Penale e tutte le contravvenzioni; oggi, secondo la proposta della commissione (su cui la Camera è chiamata a deliberare) rientrano nel beneficio della amnistia 241 reati. Tra 1 34 nuovi ammessi figurano i reati di « uso di atto falso », « falsità materiale commessa da privato », « istigazione alla corruzione », « boicottaggio aggra vato », « istigazione alla prosti tuzione », ecc. In particolare le innovazioni più rilevanti apportate dalla commissione al testo governativo sono queste: 1) abolita la distinzione fra « reati elettorali» e «reati comuni»; 2) elevata la pena edittale (vale a dire il limite di pena abbracciato dall'amnistia) per i delitti dolosi da tre a quattro anni, e per quelli colposi a cinque anni; 3) elevata la pena edittale per i minori fino a sei anni; 4) compresi nell'amnistia la « detenzione abusiva delle armi », ed i reati di « vilipendio alla Repubblica », « vilipendio alla Nazione, alla bandiera», ecc.; 6) inclusi pure i reati finanziari di lieve entità come quelli in violazione delle leggi sulle dogane e sulle imposte di fabbricazione per i quali sia comminata l'ammenda non superiore a 50 mila lire. Nel complesso, con le modifiche proposte, si è notevolmente ampliata la portata del provvedimento e si sono eliminate alcune incongruenze del testo governativo, come quella di ritenere escluso dalla clemenza il reato di usura, che è punito con un massimo di due anni, ed inclusa invece la corruzione di minorenni, che è punita più gravemente. Ma non tutti i membri della commissione e non tutti i deputati della stessa maggioranza governativa sono concordi sulla opportunità di un tale allargamento. Il gruppo democristiano è invece quasi tutto contrario. L'on. RICCIO, che ha aperto oggi il dibattito parlando ap- punto dai banchi democristia-ni, sebbene «a titolo persona- le», na detto che « soltantoiuna amnistia contenuta e di-|gnitosa sarà effettivo e valido strumento di pacificazione ». Egli ha affermato che troppo si è abusato e troppo si vuole abusare delle amnistie « rendendo co3Ì un pessimo servizio alla difesa della vita collettiva e scuotendo la stessa certezza del diritto. Comunque dev'essere respinto il criterio di estendere l'amnistia ai delinquenti abituali, mentre parimenti debbono essere esclusi dal beneficio i reati di vilipendio alla Bandiera e alle Istituzioni costituzionali ». Il liberale on. BOZZI, secondo oratore, ha espresso anche egli perplessità per una eccessiva estensione del provvedimento. «In Italia negli ultimi 88 anni — ha detto — sono stati emanati 195 decreti di amnistia per reati comuni, politici e finanziari e di essi ben 33 sono stati emanati nei nove anni dal 1944 ad oggi ». L'oratore ha parlato di ricorrenti « baccanali della delinquenza » ed ha affermato: «Io sarei più favorevole ad un largo uso dell'istituto di grazia e ad una revisione del processo che dia maggiore discrezionalità al giudice per la concessione del perdono, ma considero l'amnistia come uno strumento da adoperarsi con la massima cautela > Dopo aver dichiarato che il lsuo gruppo è favorevole ad un 'largo provvedimento di cle- imenza per i reati politici, ha, |detto, per quanto riguarda lai a l l a a l proposta generale all'esame, di ritenere che «la commissione] ha allargato eccessivamente i I concetti che avevano ispirato il progetto ministeriale arrivando.ad una vera inflazione di in-dulgenza nei confronti dei rea- ti non politici ». Bozzi ha toccato infine uno dei punti più dolenti del prò- getto quello relativo ai « reati ^a^rT'rua.i%onTLclusl7dall'amnistia. «Fra le esclusio-|ni — ha detto foratore libera-[mle — questa appare la più in-l'giustificata e certamente senzaìfprecedenti». ìcAnche il successivo oratore,]rfon. MADIA del M.S.I., ha pro-|ftestato contro questa esclusio-| ne affermando che essa appare TC£nS& a 2? stampa sotto un regime di ri- gore. Ma per il resto l'on. Ma-|dia ha sostenuto la tesi oppo- sta a quella dei precedenti ! oratori. Secondo il deputato\dei M.S.I., anche dopo la rie-.laborazione della commissione l'amnistia appare troppo v\-\stretta e non risponde appienoalfaspettativa dei cittadini. Inparticolare «essa non apre len - porte del carcere ove ancora dei cittadini condannati per reati politici dovrebbero continuare a languire per lunghi anni ». Con questo intervento ladi-scussione è stata sospesa peroggi. Si riprenderà domani mattina alle 11.

Persone citate: Bozzi, Francesco Concetti, Riccio, Romu

Luoghi citati: Italia, Pella